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Tentato omicidio a P.Empedocle, Filippazzo resta in carcere

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Fermo non convalidato, ma conferma degli arresti in carcere. Queste le decisioni del gip Luisa Turco all’indomani dell’interrogatorio nel quale il fornaio Vincenzo Filippazzo, 46 anni, accusato di avere cercato di uccidere uno dei titolari di un’attività commerciale a Porto Empedocle, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
I suoi legali Luigi Troja, Alfonso Neri e Salvatore Pennica hanno negato la tesi dell’inceppamento della pistola, chiedendo al giudice di riqualificare l’accusa da tentato omicidio a minaccia. Secondo la giudice, Filippazzo sarebbe capace di riprovare a compiere lo stesso gesto dei giorni scorsi.

Coronavirus in Sicilia, solo 2 nuovi casi e 168 guariti

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Solo due nuovi casi di Covid in Sicilia e boom di guariti, ben 168. Nessun decesso nelle ultime 24 ore. E’ questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola in merito all’emergenza Coronavirus, così come ufficializzato poco fa dalla Protezione civile all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 186.253 (+1.858 rispetto a ieri): di queste sono risultate positive 3.464 (+2 rispetto a ieri), mentre attualmente sono ancora contagiate 637 (-168), 2.547 sono quelle guarite e 280 decedute (0). Degli attuali 637 positivi, 27 pazienti sono ricoverati – di cui 3 in terapia intensiva – mentre 610 sono in isolamento domiciliare

Coronavirus: Dissequestrata la Rsa “Don Bosco” di Caltagirone

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Il Tribunale del riesame di Catania ha annullato il sequestro cautelativo della casa di riposo Don Bosco di Caltagirone in cui erano stati registrati quattro decessi di ospiti con Covid-19 e 41 casi di persone positive, compresi operatori. Nell’inchiesta per epidemia colposa sono indagate cinque persone: il legale rappresentante della struttura, due componenti il Consiglio di amministrazione, la dipendente ‘zero’, che l’azienda aveva messo in ‘quarantena’ a casa dopo avere saputo da lei che il marito era risultato positivo al Covid-19, e un amministrativo dalla Rsa. Per fare luce sui decessi la magistratura ha disposto l’autopsia su 15 ospiti ospiti della casa di riposo, le cui salme sono nell’obitorio dell’ospedale San Marco di Catania. “Siamo convinti – afferma l’avvocato Dario Riccioli che assiste tre dei vertici della Rsa – che la motivazione dissequestro poggerà certamente sulla insussistenza del reato di epidemia colposa, incidendo inevitabilmente anche sull’inchiesta giudiziaria”.

Siad -Cisal: “Rientro al lavoro del 50% dei regionali? Sì, ma in sicurezza”

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“Apprendiamo dalla stampa di una lettera che il presidente Musumeci avrebbe scritto all’assessore alle Autonomie
locali, Bernardette Grasso, per chiedere l’immediato rientro in ufficio di almeno il 50% dei dipendenti della Regione siciliana, a causa di ‘disservizi e ritardi intollerabili’. Una richiesta condivisibile, ma solo se prima saranno garantite le misure necessarie a tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini in tutti gli
uffici, da quelli centrali ai più periferici: guanti, mascherine, gel, sanificazioni, barriere, distanze fra postazioni e sistemi di prenotazione per l’utenza, oltre alla pulizia dei sistemi di climatizzazione. Attendiamo anche che l’Aran Sicilia si decida finalmente a regolare lo smart working, così come sta facendo l’Aran
nazionale”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del sindacato Siad-Cisal. “Ricordiamo a tutti – dicono Badagliacca e Lo Curto – che il ricorso allo smart working non è stato il capriccio di qualche direttore
generale, ma un obbligo imposto dal Governo nazionale per preservare la salute di tutti gli italiani nel bel mezzo di una pandemia che ha provocato migliaia di vittime. Il rientro alla normalità è doveroso, ma ancor prima lo sono il rispetto delle regole e la tutela della salute: ci auguriamo che Musumeci abbia la certezza che in tutti gli
uffici regionali, dai più grandi ai più piccoli, siano state eseguite le sanificazioni e distribuiti i dispositivi di protezione individuale, perché a noi invece non risulta. Per non parlare del fatto che le distanze sociali hanno ridotto gli spazi: gli assessorati hanno stanze così grandi da accogliere tutti i dipendenti e non solo il 50%?”.
“Le norme nazionali prevedono inoltre garanzie precise per disabili, fasce deboli e genitori – concludono i due sindacalisti – Chiediamo all’assessore Grasso la convocazione di un incontro per studiare un protocollo ad hoc che garantisca non solo le percentuali, ma anche il rispetto delle leggi di garanzia vigenti”.

Mafia e massoneria deviata a Licata, Dda chiede 20 rinvii a giudizio

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La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 20 persone coinvolte nelle operazioni “Halycon” e “Assedio” – oggi riunite in un unico filone – che avrebbero fatto luce su intrecci pericolosi tra mafia, imprenditoria, politica e massoneria. La prima udienza preliminare è stata fissata, davanti il gup del Tribunale di Palermo Claudia Rosini, il prossimo 6 luglio alle ore 16 presso l’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.

Licata
Ecco l’elenco completo degli indagati: Angelo Bellavia, 66 anni di Licata; Vincenzo Bellavia, 36 anni di Licata; Giacomo Casa, 66 anni di Licata; Antonino Cusumano, 44 anni di Licata; Giuseppe Galanti, 62 anni di Licata; Angelo Graci, 33 anni di Licata; Angelo Lauria, 56 anni di Licata; Giovanni Lauria, 80 anni di Licata; Vito Lauria, 50 anni di Licata; Lucio Lutri, 61 anni di Mistretta; Antonino Massaro, 61 anni di Licata; Marco Massaro, 36 anni di Licata; Giovanni Mugnos, 64 anni di Licata; Angelo Occhipinti, 66 anni di Licata; Salvatore Patriarca, 42 anni di Vittoria; Giuseppe Puleri, 41 anni di Campobello di Licata; Alberto Riccobene, 53 anni di Palma di Montechiaro; Giuseppe Scozzari, 48 anni di Licata; Raimondo Semprevivo, 48 anni di Licata; Gabriele Spiteri, 47 anni di Licata; Vincenzo Spiteri, 53 anni di Licata.

Scala dei Turchi, “saltata” la trattativa tra Comune e il privato

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E’ ufficialmente saltato il tentativo di accordo e mediazione tra il Comune di Realmonte e Ferdinando Sciabarrà, l’uomo che reclama la proprietà di una corposa particella della Scala dei Turchi.
Ieri mattina davanti al giudice della sezione civile del tribunale di Agrigento Margiotta, s’è tenuta l’udienza nata dal contenzioso fra l’amministrazione comunale e il privato. Dopo mesi di trattativa, tutto sembra dunque essere sfumato. Ieri s’è costituita parte civile Legambiente che ha aderito alla posizione del Comune di Realmonte.
Il giudice ha preso atto della situazione ed ha concesso alle parti una trentina di giorni per il deposito delle rispettive deduzioni.

“Niente peculato allo spaccio del carcere di Catania”, assolta

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Il palazzo di Giustizia di Catania

La prima sezione del Tribunale di Catania ha assolto con ampia formula, per non avere commesso il fatto, l’ex assistente capo della polizia penitenziaria Carmela Scuderi, 56 anni, dall’accusa di peculato. La donna, assistita dall’avvocato Mirella Viscuso, nel 2010 aveva avuto in gestione lo ‘spaccio’ del carcere Piazza Lanza, ed era accusata di essersi appropriata di 32.886 euro dall’incasso, reato contestato fino al 2 marzo del 2012, omettendo di registrare gli incassi. Il Pm Anna Trinchillo aveva chiesto l’assoluzione dell’imputata con la formula equivalente all’ex mancanza di prove.
Era stata Carmela Scuderi a sollevare il caso degli ‘ammanchi’, con una relazione di servizio, spiegando di avere trovato altri precedenti ‘buchi’ e di averli coperti con dei soldi che aveva ottenuto con prestiti personali, con documenti poi allegati al fascicolo del processo.
“E’ una donna provata – spiega il suo legale, l’avvocato Mirella Viscuso – da anni di stress e angoscia, pur sapendo di essere innocente, come ha confermato, con la formula più ampia possibile, la sentenza del Tribunale. Arrivata dopo le prove portate in aula, come il mancato corso di formazione per la registrazione telematica dei dati e i prestiti personali che si era fatta fare per sanare ammanchi assolutamente non imputabili a lei”.

Il palazzo di Giustizia di Catania

Trasporti, Olanda e Francia più vicine a Catania…

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Dopo aver ripreso, nelle scorse settimane, i primi collegamenti con l’Italia, Klm riattiverà il collegamento Catania-Amsterdam a partire dal 19 giugno, e Air France il Catania-Parigi Charles de Gaulle a partire dal 4 luglio. Le due compagnie aeree aumenteranno gradualmente le frequenze: entro la fine di luglio Air France collegherà tutti i giorni l’aeroporto di Catania Fontanarossa a quello di Parigi Charles de Gaulle, mentre Klm opererà 4 voli settimanali alla volta di Amsterdam.
“Ritornare a volare a Catania è per noi motivo di grande orgoglio – afferma Stefan Vanovermeir, direttore generale Air France-Klm East Mediterranean – e conferma l’importanza della Sicilia e del mercato italiano per il nostro gruppo. Nelle ultime settimane abbiamo messo in campo tutte le misure necessarie per volare in sicurezza e siamo ora pronti a ripartire in vista della stagione turistica” “Siamo soddisfatti per la ripresa dei voli da parte di Klm e di Air France, per la riattivazione dei collegamenti da Catania verso Amsterdam e Parig – commenta l’amministratore delegato di Sac, Nico Torrisi – il ritorno di due così importanti compagnie aeree, insieme alle altre che, nel mese di luglio, riattiveranno i collegamenti, ci dà fiducia nella ripresa del comparto aereo che ha molto sofferto il lockdown e che sono certo riprenderà vigore”.

Agrigento, la Tua installa la prima “palina intelligente” (galleria foto)

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Ad Agrigento è stata presentata oggi la prima palina intelligente installata dalla Tua, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici urbani in città. Al termine della presentazione è già iniziatala sperimentazione di tale nuovo pannello elettronico al servizio informativo dei passeggeri. Hanno partecipato all’inaugurazione il sindaco Lillo Firetto, l’assessore comunale alla Mobilità, Gabriella Battaglia, e il presidente della TUA e amministratore delegato di SAIS Trasporti, Samuela Scelfo.

“L’amministrazione comunale – commenta l’assessore alla Mobilità, Gabriella Battaglia – utilizzando i fondi di Agenda urbana destinati anche all’infomobilità, sta per avviare la procedura per dotare di ulteriori paline elettroniche le fermate strategiche di Agrigento. Per consentire anche lontano dalle fermate di accedere comodamente ai dati visualizzati sulla palina, tutte le informazioni saranno contemporaneamente disponibili anche sull’App TUA Agrigento”.

Secondo il sindaco Lillo Firetto “l’installazione delle paline intelligenti è un ulteriore tassello verso una mobilità sempre più smart e al passo con l’innovazione tecnologica ad Agrigento. Un percorso a tappe intrapreso da questa amministrazione insieme alla TUA che riserverà ulteriori ed importanti vantaggi e benefici per i cittadini, per i turisti e per la valorizzazione del territorio”.

Da domani venerdì la raccolta differenziata “porta a porta” a Zingarello

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Nello Hamel

Nello Hamel
L’assessore all’Ecologia, Nello Hamel, informa che da domani, venerdì 19 giugno, sarà avviato il servizio di raccolta “porta a porta” nella frazione di Zingarello ad Agrigento. Secondo il calendario della differenziata, vigente nel Comune di Agrigento, gli abitanti di Zingarello sono invitati ad esporre il mastello della plastica che sarà ritirato dalle ore 6 di venerdì. E così di seguito per gli altri rifiuti differenziati. Si dovrà provvedere al conferimento con mastelli proseguendo con l’umido e il vetro nella giornata di sabato, umido e pannolini il lunedì, plastica nuovamente il martedì, umido e carta il mercoledì, e secco residuo il giovedì. L’assessore Hamel raccomanda la massima attenzione nell’effettuare la differenziazione dei rifiuti e nel conferimento corretto dei mastelli.