L’associazione Onlus Volontari di Strada di Agrigento, presieduta da Anna Marino, annuncia che sabato prossimo a Villaseta, all’ex centro commerciale, alle ore 10:30 sarà inaugurato, in un locale donato da Mariella Lo Bello, la nuova sede dei Volontari di Strada a Villaseta. La stessa Anna Marino aggiunge: “Si tratta di un obiettivo centrato grazie alla sensibilità di Mariella Lo Bello e della sua famiglia che, raccogliendo il nostro pressante appello, circa la possibilità di una presenza attiva e fattiva dei Volontari di Strada a Villaseta, hanno voluto concedere, a titolo gratuito, un locale di loro proprietà sito all’interno del centro commerciale della frazione. Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione eseguiti da diversi volontari del quartiere e, grazie anche alla fattiva collaborazione del Rotary Club Agrigento, sabato sarà inaugurata la sede. Un forte e sentito ringraziamento va, ovviamente, alla famiglia Lo Bello per avere offerto, in concessione gratuita, il locale. La sede dei Volontari di Strada sarà centro di aggregazione per donne, mamme, giovani, bambini ed anziani, un punto di riferimento stabile per chi vuole costruire una comunità sana attraverso la condivisione di interessi anche ricreativi, che facciano da traino per il miglioramento della qualità di vita dei residenti. E, ovviamente, la sede sarà anche il luogo dove verranno distribuiti gli alimenti alle numerose famiglie di Villaseta che i Volontari assistono ormai da tanti anni, molti dei quali non hanno i mezzi necessari per venirli a ritirare nella nostra sede centrale del Viale della Vittoria, ad Agrigento”.
I Volontari di Strada inaugurano la nuova sede a Villaseta
Agrigento, Firetto: “Si restituiscano ad Agrigento 252.684 euro”
“Fragalà”: nuove accuse contro boss
Un nuovo collaboratore di giustizia, Francesco Paolo Lo Iacono, arrestato a luglio per traffico di droga, avrebbe riferito ai magistrati della Procura di Palermo che a volere la morte del penalista Enzo Fragalà sarebbe stato il boss di Porta Nuova Gregorio Di Giovanni. Il nome di Di Giovanni, come mandante dell’omicidio, è stato già usato da un altro collaboratore di giustizia, Francesco Chiarello, ma, essendo l’unica accusa nei confronti del presunto capomafia, la Procura non ha raccolto indizi sufficienti per procedere a suo carico. Il neo pentito, Francesco Paolo Lo Iacono, tra l’altro ha dichiarato: “Quando lavoravo al bar Bobbuccio, nei pressi del tribunale, ho consegnato una ordinazione in una abitazione dove c’era Di Giovanni. E ho sentito Di Giovanni dire ad un altro interlocutore che si doveva dare una lezione a Fragalà”.
Siete sovra-indebitati? Novità all’Ordine Commercialisti di Agrigento e Sciacca
L’Ordine dei Commercialisti di Agrigento, presieduto da Paola Giacalone, informa che, nell’ambito delle procedure di sovra-indebitamento, il Ministero della Giustizia ha iscritto l’Organismo di Composizione della crisi dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Agrigento e Sciacca nella sezione A del Registro degli organismi deputati a gestire i procedimenti di composizione della crisi da sovra-indebitamento. Tale organismo sarà deputato a gestire, sul territorio di competenza delle Circoscrizioni dei Tribunali di Agrigento e Sciacca, le situazioni di crisi da sovra- indebitamento dei soggetti non fallibili. Consumatori, debitori civili, piccole imprese, aziende agricole e professionisti iscritti agli albi che versano nella condizione di non potere più fronteggiare le richieste dei creditori, si potranno rivolgere direttamente all’Ordine per presentare istanza e gestire la procedura da sovra-indebitamento.
Ad Agrigento un numero telefonico per i disservizi nella differenziata
Mangione (Agronomi): “Evitabile l’abbattimento di tanti alberi ad Agrigento” (video intervista)
La presidente dell’Ordine degli Agronomi e dottori Forestali di Agrigento, Maria Giovanna Mangione, ritiene che tanti alberi abbattuti ad Agrigento avrebbero potuto essere salvati. La Mangione spiega: “La sicurezza dei cittadini può e deve coincidere con la tutela del patrimonio arboreo, che è a tutti gli effetti parte ‘viva’ di una città.
La manutenzione del verde ad Agrigento da troppo tempo non è oggetto di una seria e rigorosa programmazione che tuteli le piante, le quali non rispondono ai cicli dei bilanci comunali, ma solo al corso delle stagioni. Questo continuo ricorso a forme di potatura molto invasive come le capitozzature, realizzate per di più in qualunque momento dell’anno, mette alla lunga a rischio la salute e la naturale crescita delle piante.
Abbiamo assistito con sconcerto all’utilizzo praticamente sistematico di sistemi particolarmente aggressivi di potatura che spesso non potranno che avere come esito la morte della pianta.
Così come abbiamo registrato numerosi abbattimenti, magari sospinti dalla richiesta di privati che poi sostenevano anche i costi connessi alle operazioni stesse, proponendo magari la sostituzione di alberi trentennali con piante di pochi anni, che probabilmente potevano essere evitati.
Per questo l’Ordine ha già nei mesi scorsi avviato una interlocuzione con l’Amministrazione comunale che entro breve termine porterà alla stipula di una convenzione che possa avviare un percorso coraggioso sul tema, per anni ignorato, del patrimonio verde della città, al fine di contemperare a pari livello la tutela dei cittadini e degli alberi, in modo da verificare se l’abbattimento, troppo spesso invocato, fosse realmente l’unica possibilità o soltanto una delle scelte.
Quello che è necessario è un nuovo percorso di recupero, ove possibile, e di rifacimento del patrimonio arboreo ed ecologico della città dei templi nella direzione della lotta alla desertificazione ed ai cambiamenti climatici.
Alle amministrazioni comunali, a partire da quella di Agrigento, ricordiamo che esiste una legge, la 165 del 2001, la quale consente ai Comuni l’inserimento nel piano triennale di figure professionali specifiche per la gestione del verde”.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista alla stessa Maria Giovanna Mangione.
A Gela per la prima volta l’assemblea nazionale antiracket della Fai
A Gela, in provincia di Caltanissetta, giovedì prossimo, 17 ottobre, al Teatro “Eschilo”, alle ore 10:30, si svolgerà l’Assemblea nazionale delle associazioni antiracket aderenti alla Fai. E’ la prima volta che l’Assemblea nazionale si riunisce in città. L’iniziativa , patrocinata dal Comune, si intitola “Nessuno di noi cammina da solo” e intende essere un’occasione di sostegno e solidarietà di tutte le associazioni italiane ai colleghi dell’associazione antiracket “Gaetano Giordano”, presieduta da Renzo Caponetti, dopo il recente blitz “Stella cadente”. Interverranno il Prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani, ed il Prefetto Annapaola Porzio, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura. Sono previsti anche vari interventi, e testimonianze di vittime di mafia. Parteciperanno inoltre delegazioni di studenti delle Scuole superiori.
“Trattativa”, ha deposto Giovanni Ciancimino
Ceraolo smentisce Antoci
Droga ad Aragona, denunciati due nigeriani
Ad Aragona i Carabinieri della locale stazione, coordinati dal maresciallo Paolino Scibetta, nel corso di un mirato servizio finalizzato al contrasto allo spaccio di droghe, soprattutto nelle zone frequentate dai ragazzi, hanno denunciato due giovani nigeriani, domiciliati nel Comune di Aragona. Accortisi dei Carabinieri i due immigrati hanno manifestato disagio e hanno tentato di dileguarsi. I due sono stati raggiunti e perquisiti. I Carabinieri hanno scoperto e sequestrato alcune confezioni in cellophane contenenti marijuana. Altre dosi di marijuana sono state rinvenute nella loro abitazione, già confezionate, per un peso totale di oltre 5 grammi. I militari hanno inoltre sequestrato circa 900 euro in contanti, presunto provento dell’attività illecita di spaccio. I due nigeriani sono stati denunciati e risponderanno all’Autorità Giudiziaria del reato di detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente.