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“Padre Pio e l’inchino che apre nuovi scenari” secondo Matteo Collura

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In controtendenza rispetto a quanto accaduto in passato in altri luoghi e circostanze, a Palermo, nel quartiere Zen, l’associazione Padre Pio e i fedeli, durante la processione con il simulacro del Santo, hanno inteso manifestare un segnale di legalità con un “inchino” di Padre Pio innanzi alla Stazione dei Carabinieri. I fedeli, che da dieci anni celebrano in processione Padre Pio nell’anniversario della morte, hanno rispettato anche il divieto della Questura di non sparare i fuochi di artificio. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha rivolto un plauso per il gesto dei fedeli e ha telefonato al parroco dello Zen per esprimergli la vicinanza e il sostegno da parte dell’Amministrazione comunale nella sua battaglia quotidiana per la riaffermazione della legalità. In proposito, sul “Messaggero” in edicola ieri domenica 29 settembre, l’editorialista e scrittore agrigentino, Matteo Collura, ha firmato un suo intervento intitolato “Quell’inchino che apre nuovi scenari”.

Ecco il testo:

Una piccola notizia per la stampa, una grande notizia per le comunità
afflitte dalle mafie. L’inchino fatto fare, mercoledì scorso, alla statua di
padre Pio davanti alla caserma dei carabinieri del quartiere Zen di Palermo,
è un evento che deve far rizzare le orecchie a quanti sono interessati a
comprendere, per meglio combatterle, le organizzazioni criminali che
infestano il nostro Sud. Non era mai accaduto che il simulacro di un santo
(di una santa, di Gesù Cristo o della Madonna) portato in processione fosse
fatto sostare davanti a un edificio che rappresenta lo Stato, la forza che ne
difende i principi, i valori, la legittimità, la supremazia su ogni altra forma
di potere comunque costituito. Che sia il segno di un cambiamento davvero
epocale?
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sembra esserne convinto, dal
momento che ha espresso il suo compiacimento a nome della città.
Tuttavia, da osservatore che un po’ conosce la Sicilia, mi chiedo perché
l’inchino davanti alla caserma dei carabinieri sia stato fatto fare a Padre
Pio, il “meno santo”, mi verrebbe da dire, dei santi; o meglio, il santo fatto
tale dal popolo prima che dalla Chiesa. Mi faccio questa domanda perché –
per esempio – ad Agrigento, città dove sono nato, Padre Pio è stato scelto
come loro protettore dai proprietari delle case abusive (una folla di individui assai interessante sul piano elettorale). E nell’intera Sicilia il culto di cui gode il santo di Pietrelcina sembrerebbe espressione di una religiosità dai connotati eversivi, una devozione che vuole i propri santi costantemente al proprio servizio, se non in lotta anche loro contro uno Stato ritenuto ingiusto e comunque sempre lontano, sempre irraggiungibile.
Fatte queste riflessioni, l’inchino (o la semplice sosta) del simulacro di Padre Pio davanti alla caserma dei carabinieri dello Zen, uno dei quartieri più difficili del capoluogo dell’isola, apre scenari del tutto inediti, da studiare.

Matteo Collura

Matteo Collura

A San Giovanni Gemini in abbandono la piazzetta “Vittime della mafia”

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Il coordinatore nazionale dell’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione”, Giuseppe Ciminnisi, segnala e documenta in fotografia che la piazzetta “Vittime della mafia”, luogo della memoria a San Giovanni Gemini, versa in grave stato di degrado e di abbandono, “frutto – afferma Ciminnisi – dell’incuria delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni, ignorando il valore della memoria, perché ciò che è successo non debba più accadere. Era il 29 settembre del 1981 – ricorda Ciminnisi – quando a San Giovanni Gemini furono uccisi mio padre, Michele Ciminnisi, e Vincenzo Romano, due vittime innocenti di una strage che aveva come obiettivo un boss mafioso. In occasione dell’anniversario, il luogo è in totale stato di abbandono. La pavimentazione divelta, gradini sconnessi, crepe nei muri. Evidentemente, il ricordo di chi ha versato il proprio sangue innocente per vile mano mafiosa, per una classe politica distratta non meritava neppure un minimo di decoro e di pulizia. La Sicilia, purtroppo, continua a essere anche questa…”.

Prosegue il rodaggio “amichevole” della Seap Dalli Cardillo Aragona

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La squadra di pallavolo femminile Seap Dalli Cardillo Aragona, prossima al campionato di B1 con esordio il 19 ottobre al PalaNicosia di Agrigento alle ore 15:30 contro Chieti, è impegnata a giocare partite amichevoli di rodaggio. Dopo la vittoria 3 a 1 a Marsala, che milita in A2, la squadra allenata da Luca Secchi domani, martedì 1 ottobre, gioca un’altra amichevole in trasferta, contro il Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina, formazione neo promossa in serie B1, alle ore 19 al “Palabucalo”. E poi venerdì prossimo, 4 ottobre, la Seap Dalli Cardillo è attesa in casa al PalaNicosia contro il Modica di B1 alle ore 19.

L’Akragas pareggia in casa. Risultati e classifica della giornata d’Eccellenza

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E’ stata giocata la terza giornata del campionato di calcio di Eccellenza, girone A. Ecco i risultati:

C. U. S. Palermo – Canicatti 1-1
Geraci – Marineo 2-0
Parmonval – Sancataldese 2-2
Akragas – Castellammare 1-1
Misilmeri – Monreale 1-1
Mazara – Dattilo Noir 0-3
Sporting Vallone – Cephaledium 2-1
Pro Favara – Alba Alcamo 5-1

CLASSIFICA
Dattilo Noir 9
Geraci 9
Akragas 7
Pro Favara 6
Cephaledium 6
Sporting Vallone 6
Cus Palermo 5
Canicattì 4
Parmonval 4
Castellammare 4
Misilmeri 2
Sancataldese 2
Monreale 1
Mazara 1
Marineo 0
Alcamo 0

Domenica prossima 6 ottobre l’Akragas gioca in trasferta a Marineo.

Dalle “navi-madre” ai barchini, Lampedusa assediata

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Ancora sbarchi sulle coste italiane. Nelle ultime 48 ore sono giunti oltre 200 migranti: 33 tunisini soccorsi a largo di Pantelleria, una quarantina di algerini con barchini di 5 metri sulle coste del sud della Sardegna e oltre 150 a Lampedusa, con 7 barchini. Si tratta di mini – sbarchi a conferma di un fenomeno che gli esperti hanno segnalato da mesi, ovvero il traffico con le ‘navi madre’, i grossi pescherecci partiti da Libia e Tunisia carichi di migranti che a poche miglia dalle acque territoriali italiane trasbordano le persone sui barchini diretti poi verso costa. Dei 7 arrivati a Lampedusa, il più grande è un guscio di legno di 8 metri: è impossibile che siano partiti in modo autonomo dalle coste africane.

Casteltermini, una spedizione punitiva costata 6 anni e 4 mesi di carcere

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Casteltermini

La Cassazione ha confermato la condanna a 6 anni e 4 mesi ciascuno di carcere a carico di Calogero Circo, 59 anni, e del figlio Stefano Circo, 33 anni, di Casteltermini, imputati del reato di lesioni aggravate in concorso. Nel 2012, i due, insieme ad altre persone, hanno sfregiato con un coltello il volto dell’ex fidanzato della figlia e sorella dei due condannati. I Carabinieri della Compagnia di Cammarata hanno arrestato i due Circo per l’esecuzione della sentenza definitiva di condanna.

Di Rosa su condizioni isola ecologica al Parco Icori ad Agrigento

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Il coordinatore del movimento Mani Libere di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, segnala e documenta con fotografie che la piazzola di sosta soprastante il Parco dell’Addolorata o Icori, destinata a isola ecologica, “è – a suo avviso – ridotta ad una discarica con tanto di tracce e odore nauseabondo di percolato. Il tutto, peraltro, in una zona con il più elevato rischio di crolli e frane che vi è ad Agrigento. E nessuno se ne preoccupa” – conclude Di Rosa.

Costituito il Direttivo provinciale di Agrigento di “Diventerà Bellissima”

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Savarino Alfano e Catania

Savarino Alfano e Catania
Il consigliere comunale di Agrigento, Gioacchino Alfano, coordinatore provinciale del movimento politico Diventerà Bellissima, annuncia che sono stati nominati i membri del direttivo provinciale che collaboreranno con il coordinatore provinciale nell’organizzazione del movimento nel territorio. Si tratta di Giuseppe Bastillo, vice sindaco di Cammarata, Milko Cinà, sindaco di Bivona, Gioacchino Nicastro, manager e già sindaco di Casteltermini, Vito Ciotta, presidente del consiglio comunale di Ravanusa, Maria Rita Bonetta, insegnante di Campobello di Licata, Maurizio Buggea, avvocato del foro di Agrigento, e Gaspare Marrone, funzionario di banca di Menfi. Lo stesso Gioacchino Alfano commenta: “Sono veramente orgoglioso di poter contare nel sostegno e nella piena collaborazione di persone che da sempre si sono mostrate attive e presenti sul territorio. Con il loro supporto riusciremo a breve a completare l’organizzazione del movimento nella provincia agrigentina con la nomina dei coordinatori cittadini. Sono certo che con l’autorevole voce del nostro deputato di riferimento all’Ars, Giusi Savarino, il territorio agrigentino per troppo tempo abbandonato saprà trovare i riscontri che merita.”

In corso le iscrizioni all’Academy centro danza di Giusi Liberto. In onda il saggio (video)

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Ad Agrigento sono in corso le iscrizioni alla scuola di danza e spettacolo “Asdc Academy centro danza”, in via Gioeni 126, per corsi di danza classica, moderna, contemporanea, hip hop, musical jazz e acrodanza, con maestri qualificati Coni e la direzione artistica di Giusi Liberto, diplomata all’Accademia nazionale di Danza di Roma, una istituzione di diretta dipendenza del Ministero dell’Istruzione. Per informazioni e iscrizioni consultate la pagina facebook dell’Academy centro danza di Agrigento, o telefonate al numero 331 70 84 450, o recatevi in sede in via Gioeni 126 ad Agrigento lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16 alle 20, e giovedì dalle ore 18:30 alle ore 21:30.
E questa sera, lunedì 30 settembre, su Teleacras, in due parti, la prima alle ore 21 e la seconda intorno alle ore 23:15, sarà in onda il saggio spettacolo di fine anno 2018-2019 dell’Academy centro danza.

Agrigento, a lezione di rianimazione (video interviste)

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Ad Agrigento all’Hotel della Valle l’associazione Giovani Farmacisti di Agrigento, presieduta da Silvia Nocera, e FederFarma di Agrigento, presieduta da Claudio Miceli, hanno organizzato un corso Bls-d, ovvero un corso di rianimazione con defibrillatore, rivolto ad operatori laici, quindi non sanitari. Si sono svolte anche delle prove su manichini e a termine è stato consegnato un attestato che riconoscerà la qualifica di operatore. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste a Silvia Nocera, poi Pietro Amorelli, vice presidente FederFarma Agrigento, e poi Diego Vitello, istruttore Bls-d.