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In Sicilia soffia il vento di scirocco, Pasqua tra 24° e 25°

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In prossimità della festa di Pasqua e del ponte di Pasquetta sono molto attese le previsioni meteo. In Sicilia a Pasqua dovrebbe soffiare il vento di scirocco, e sono previste temperature anche intorno ai 24 e 25 gradi. A Pasquetta un vortice iberico dovrebbe raggiungere l’Italia soprattutto nella seconda parte della giornata tra nubi e qualche pioggia al centro nord e sulla Sardegna, e non in Sicilia, dove si registrerebbe solo una leggera diminuzione della temperatura.

Ricalcolo pena, libero dopo 25 anni il boss Mico Farinella

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Mico Farinella

Mico Farinella
Un ricalcolo della pena ha consentito al boss mafioso delle Madonie, Mico Farinella, 57 anni, di evitare l’ergastolo che gli è stato inflitto per la somma di alcune condanne. Farinella è libero dopo quasi 25 anni di carcere. Il provvedimento della Corte d’assise d’appello di Palermo è stato confermato dalla Cassazione. Mico Farinella, difeso dall’avvocato Valerio Vianello, appena fuori dal carcere di Voghera ha dichiarato che non tornerà in Sicilia, se non occasionalmente. E’ il figlio di Peppino Farinella, componente della commissione di Cosa Nostra ed a capo del clan di San Mauro Castelverde, morto il 5 settembre 2017 nel carcere di Parma. Mico Farinella è stato condannato per un omicidio, per associazione mafiosa ed estorsione.

Femminicidio a Palermo, arrestato tunisino reo confesso

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A Palermo un uomo originario della Tunisia, Moncef Naili, 54 anni, ha strangolato la sua convivente, una donna italiana, Elvira Bruno, di 53 anni, e subito dopo ha telefonato alla Polizia per costituirsi. L’ennesimo femminicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia, in via Antonino Pecoraro Lombardo, a poca distanza dalla stazione Notarbartolo. Il tunisino è cuoco e vive da anni a Palermo. La vigliaccata omicida è stata commessa al mattino di oggi, intorno alle ore 11, al culmine di una lite. La vittima è madre di due figlie. I sanitari del 118 hanno provato a rianimarla, ma l’intervento si è rivelato inutile.

Salvini su arresto “lupi solitari” ad opera della Polizia di Palermo

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Salvini a Catania
Il ministro dell’Interno è intervenuto a seguito dell’arresto di due presunti aspiranti terroristi ad opera della Polizia a Palermo. Matteo Salvini afferma: “Grazie a forze dell’ordine e magistratura per la brillante operazione che ha portato all’arresto di due estremisti islamici. È l’ennesima conferma che è necessario, visto che abbiamo già in casa alcuni potenziali terroristi, non farne arrivare altri via mare. Il problema è che in Libia ci sono migliaia di terroristi islamici: il rischio di infiltrazioni sui barchini è una certezza. Per questo devo ribadire che in Italia non si sbarca. Non si arriva senza permesso. Il ministro dell’Interno è l’autorità nazionale di pubblica sicurezza e deve autorizzare lo sbarco. Ho tutta l’autorità di decidere. Il porto lo assegna il ministro dell’Interno, può piacere o no, gli italiani mi pagano per difenderli e questo sto facendo”.

Gestione idrica nell’Agrigentino, InterCoPa: “Meno forma e più sostanza”

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Franco Zammuto

Franco Zammuto
Il comitato InterCoPa (Inter-comunale per l’acqua pubblica) di Agrigento, coordinato da Franco Zammuto, interviene a seguito di numerosi incontri informali che si susseguono nel merito della gestione del servizio idrico e fognario in provincia di Agrigento. Zammuto afferma: “Bisogna fare meno di comunicati stampa o incontri estemporanei e promuovere, invece, più incontri, con criteri dell’ufficialità, per giungere a una soluzione solidale di gestione del servizio idrico, lontana da strumentalizzazioni politiche e da interessi parcellizzati. A tal proposito, ribadiamo che la forma migliore per la gestione pubblica dell’acqua non può che essere la costituzione dell’Azienda Speciale Consortile, la quale assicurerebbe una gestione solidale e garantirebbe da eventuali successive modifiche societarie e, soprattutto, dal ritorno alla gestione privata”.

“Impianti chiusi”, modifiche a calendario differenziata a Favara

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Favara

Favara
La chiusura degli impianti di conferimento dei rifiuti fuori la provincia di Agrigento, e di cui non è dotata la provincia di Agrigento, provoca modifiche al calendario della raccolta differenziata anche a Favara, impossibilitata a conferire il rifiuto organico, quindi l’umido, a Lercara Friddi in provincia di Palermo ed a Belpasso in provincia di Catania. Dunque, ecco il provvisorio calendario di raccolta dei rifiuti a Favara:
Giovedì 18 aprile Vetro / Pannolini e Pannoloni
Venerdì 19 aprile Carta e Cartone
Sabato 20 aprile Secco Residuo
Lunedì 22 aprile Secco Residuo
Martedì 23 aprile Plastica e Metalli
Mercoledì 24 aprile Secco Residuo.

Sciopero del commercio in Sicilia: “Durante i festivi non si lavora”

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(foto d'archivio)

I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero regionale del commercio per le giornate del 21 aprile, 22 aprile, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. I lavoratori incroceranno le braccia per 8 ore durante l’intero turno di lavoro. I segretari regionali delle tre sigle sindacali, Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto, spiegano: “Alla base dello sciopero c’è la volontà di garantire a tutte le lavoratrici e ai lavoratori del settore il diritto al riposo festivo nel rispetto di un giusto significato e valore delle festività del nostro Paese. Le norme contrattuali vigenti in materia concedono il libero arbitrio di ogni lavoratrice e lavoratore del settore commercio, che volontariamente possono decidere di prestare la propria opera lavorativa nelle giornate festive. Ricordiamo quindi ai lavoratori in servizio durante i festivi quelli che sono i loro diritti: le ore di lavoro dovranno essere retribuite come lavoro straordinario festivo, ovvero con una erogazione pari al 130 per cento in aggiunta alla normale retribuzione. La prestazione lavorativa è basata esclusivamente sulla volontarietà sia per i full-time sia per i part-time. E qualora non dovessero prestare la propria attività, nessuna trattenuta e riduzione potrà essere effettuata in busta paga”.

Europee, è rottura tra Partito Democratico e Sicilia Futura

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Giuseppe Picciolo

Giuseppe Picciolo
E’ ufficialmente rottura tra Partito Democratico e Sicilia Futura dell’ex ministro Salvatore Cardinale. Il Pd, infatti, ha già presentato la lista dei candidati: Caterina Chinnici, Pietro Bartolo, Andrea Soddu, Michela Giuffrida, Attilio Licciardi, Virginia Puzzolo, Mila Spicola e Leonardo Ciaccio. “Sicilia Futura” esclusa replica tramite il segretario regionale, Beppe Picciolo, che dichiara: “Da parte nostra un nuovo inizio che rafforzi la presenza nei territori e ribadisca la vicinanza di ‘Sicilia Futura’ a quanti vogliono veramente il bene della propria terra andando oltre le sterili barricate e guardando ad una prospettiva veramente meridionalista. Il Partito Democratico sembra mettere davvero in discussione l’identità moderata, pluralista e liberale che Sicilia Futura aveva condiviso. In verità non abbiamo capito cosa voglia fare il Pd siciliano in futuro, mentre oggi appare troppo confuso nelle istituzioni e sul territorio”.

Le prossime festività nella Valle dei Templi

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Ad Agrigento, durante le festività di lunedì 22 e giovedì 25 aprile, e poi mercoledì 1 maggio e domenica 2 giugno, dalle ore 9:30 alle 18:30, il Giardino della Kolymbethra, bene del Fai (Fondo ambiente italiano) nella Valle dei Templi, offrirà ai visitatori la possibilità di trascorrere la giornata come da tradizione immersi nella natura e nel patrimonio archeologico, in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi.

Armao: “Rischio disavanzo da pagare in 4 anzichè in 30 anni”

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Il governo nazionale sarebbe intenzionato a non concedere alla Regione Sicilia la possibilità di rateizzare in 30 anni il residuo del disavanzo di 400 milioni di euro, che sarebbe invece da pagare in 4 anni, e quindi 100 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2019. Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha informato l’Assemblea Regionale, e ha spiegato: “Il ministero dell’Economia, facendo leva su una recente sentenza della Corte costituzionale, non intende concedere alla Regione la possibilità di spalmare il disavanzo in 30 anni, ma di farlo nell’arco dell’attuale legislatura. Aspettiamo la proposta formale del ministero, che comunque su queste basi non può soddisfarci. Inoltre, per le ex Province, in condizioni finanziarie disastrate, il ministero ha proposto al governo Musumeci, in sede di negoziato, di attingere 100 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione riservato agli investimenti, con l’impegno di rimpinguarlo”.