In prossimità della festa di Pasqua e del ponte di Pasquetta sono molto attese le previsioni meteo. In Sicilia a Pasqua dovrebbe soffiare il vento di scirocco, e sono previste temperature anche intorno ai 24 e 25 gradi. A Pasquetta un vortice iberico dovrebbe raggiungere l’Italia soprattutto nella seconda parte della giornata tra nubi e qualche pioggia al centro nord e sulla Sardegna, e non in Sicilia, dove si registrerebbe solo una leggera diminuzione della temperatura.
In Sicilia soffia il vento di scirocco, Pasqua tra 24° e 25°
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Femminicidio a Palermo, arrestato tunisino reo confesso
A Palermo un uomo originario della Tunisia, Moncef Naili, 54 anni, ha strangolato la sua convivente, una donna italiana, Elvira Bruno, di 53 anni, e subito dopo ha telefonato alla Polizia per costituirsi. L’ennesimo femminicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia, in via Antonino Pecoraro Lombardo, a poca distanza dalla stazione Notarbartolo. Il tunisino è cuoco e vive da anni a Palermo. La vigliaccata omicida è stata commessa al mattino di oggi, intorno alle ore 11, al culmine di una lite. La vittima è madre di due figlie. I sanitari del 118 hanno provato a rianimarla, ma l’intervento si è rivelato inutile.
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Giovedì 18 aprile Vetro / Pannolini e Pannoloni
Venerdì 19 aprile Carta e Cartone
Sabato 20 aprile Secco Residuo
Lunedì 22 aprile Secco Residuo
Martedì 23 aprile Plastica e Metalli
Mercoledì 24 aprile Secco Residuo.
Sciopero del commercio in Sicilia: “Durante i festivi non si lavora”
I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero regionale del commercio per le giornate del 21 aprile, 22 aprile, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. I lavoratori incroceranno le braccia per 8 ore durante l’intero turno di lavoro. I segretari regionali delle tre sigle sindacali, Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto, spiegano: “Alla base dello sciopero c’è la volontà di garantire a tutte le lavoratrici e ai lavoratori del settore il diritto al riposo festivo nel rispetto di un giusto significato e valore delle festività del nostro Paese. Le norme contrattuali vigenti in materia concedono il libero arbitrio di ogni lavoratrice e lavoratore del settore commercio, che volontariamente possono decidere di prestare la propria opera lavorativa nelle giornate festive. Ricordiamo quindi ai lavoratori in servizio durante i festivi quelli che sono i loro diritti: le ore di lavoro dovranno essere retribuite come lavoro straordinario festivo, ovvero con una erogazione pari al 130 per cento in aggiunta alla normale retribuzione. La prestazione lavorativa è basata esclusivamente sulla volontarietà sia per i full-time sia per i part-time. E qualora non dovessero prestare la propria attività, nessuna trattenuta e riduzione potrà essere effettuata in busta paga”.
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Le prossime festività nella Valle dei Templi
Ad Agrigento, durante le festività di lunedì 22 e giovedì 25 aprile, e poi mercoledì 1 maggio e domenica 2 giugno, dalle ore 9:30 alle 18:30, il Giardino della Kolymbethra, bene del Fai (Fondo ambiente italiano) nella Valle dei Templi, offrirà ai visitatori la possibilità di trascorrere la giornata come da tradizione immersi nella natura e nel patrimonio archeologico, in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi.
Armao: “Rischio disavanzo da pagare in 4 anzichè in 30 anni”
Il governo nazionale sarebbe intenzionato a non concedere alla Regione Sicilia la possibilità di rateizzare in 30 anni il residuo del disavanzo di 400 milioni di euro, che sarebbe invece da pagare in 4 anni, e quindi 100 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2019. Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha informato l’Assemblea Regionale, e ha spiegato: “Il ministero dell’Economia, facendo leva su una recente sentenza della Corte costituzionale, non intende concedere alla Regione la possibilità di spalmare il disavanzo in 30 anni, ma di farlo nell’arco dell’attuale legislatura. Aspettiamo la proposta formale del ministero, che comunque su queste basi non può soddisfarci. Inoltre, per le ex Province, in condizioni finanziarie disastrate, il ministero ha proposto al governo Musumeci, in sede di negoziato, di attingere 100 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione riservato agli investimenti, con l’impegno di rimpinguarlo”.