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Michele Sodano su ok a reddito di cittadinanza e quota 100

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Il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, l’agrigentino Michele Sodano, interviene sull’ok a reddito di cittadinanza e quota 100. Michele Sodano afferma: “L’approvazione di Reddito di Cittadinanza e Quota 100 in Consiglio dei ministri segna il raggiungimento di un nuovo livello di politica sociale ed economica per il paese Italia. Stiamo cominciando a liquidare il sistema che si è impadronito di tutti i poteri e li ha usati contro i cittadini, ed a cambiare il modo in cui vengono utilizzate le risorse dello Stato. E’ il risultato della partecipazione attiva dei cittadini nelle istituzioni. Quello che tutti dicevano fosse impossibile, irrealizzabile, utopico, folle è diventato realtà. Uguaglianza e crescita economica dei nostri territori: questa è la giusta direzione da perseguire”.

Il sindaco di Aragona furibondo contro i disservizi postali

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Il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, è furibondo a causa dei perduranti, e ormai cronici, disservizi postali che affliggono la cittadinanza. Pendolino spiega: “Ritardi nella consegna di bollette, lettere e corrispondenza varia, soprattutto nelle contrade. C’e’ chi non riceve posta da un paio di mesi e ha subito il taglio di luce e telefono per morosità. Adesso basta. Le Poste Italiane intervengano subito a rimedio. Hanno improvvisamente interrotto il servizio di consegna della corrispondenza nelle contrade a causa della mancata denominazione della via e dell’assenza del numero civico. Centinaia di famiglie vivono in queste borgate da decenni ed hanno sempre ricevuto la posta. Adesso, invece, c’è chi non riceve più le bollette e la corrispondenza varia. Una situazione non più sostenibile. Lunedì prossimo interpellerò Poste Italiane per capire quali sono i reali motivi del disservizio e per risolverlo al più presto. Dobbiamo mettere la parola fine a questo caos”.

Le Iene (Italia Uno) in onda sull’inchiesta “Disabili” ad Agrigento

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Il palazzo di Giustizia di Agrigento
L’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone, legale di parte civile al processo cosiddetto “Disabili”, che si è appena concluso al Tribunale di Agrigento con due condanne, annuncia che domani sera, domenica 20 gennaio, la trasmissione “Le Iene”, in onda su Italia Uno, si occuperà della stessa inchiesta con ampi servizi e interviste.

Il Tar sospende informativa antimafia a carico di impresa favarese

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
Una donna di Favara, C M sono le iniziali del nome, titolare di una omonima impresa individuale con sede a Favara, nel 2016 ha chiesto alla Prefettura l’iscrizione nella cosiddetta White List, ovvero l’elenco dei fornitori di beni e prestatori di servizi senza macchia. La Prefettura, nonostante solleciti ed anche un ricorso al Tar tramite l’avvocato Girolamo Rubino, ha risposto solo dopo tanto tempo, nel 2017, negando l’iscrizione alla White List, ed emettendo un’informativa interdittiva perché la donna di Favara è figlia di un pregiudicato per mafia, ed è sorella e moglie rispettivamente di due soggetti condannati in primo grado per mafia. La donna di Favara si è rivolta al Tar tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino, che hanno censurato il provvedimento della Prefettura per difetto d’istruttoria e carenza di motivazione. Infatti, il padre della donna è morto nel 2015, il fratello è stato assolto in Appello, ed il marito si è separato legalmente dalla moglie nel 2008. Il Tar ha accolto le censure degli avvocati Rubino e Marino. Pertanto nulla si frappone all’iscrizione dell’impresa della donna di Favara nella White List della Prefettura.

Droga nel centro storico di Agrigento, arrestato Gambiano di 21 anni

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Ad Agrigento la Polizia ha sorpreso un gruppo di immigrati in atteggiamento sospetto nel centro storico. Uno è fuggito lungo via Vallicaldi, e durante la corsa si è disfatto di alcune dosi di hashish. E’ stato raggiunto e arrestato. Si tratta di Yankuba Manons, 21 anni, immigrato dal Gambia, con regolare permesso di soggiorno. Nel corso della perquisizione personale, i poliziotti hanno sequestrato 120 grammi di hashish, e poi un bilancino di precisione e 20 euro verosimilmente provento dell’attività di spaccio. L’arresto in carcere è stato convalidato dal Tribunale di Agrigento.

Cocaina per uso personale, assolto favarese

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A Favara lo scorso 29 agosto 2018 i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato Emilio Nobile, 23 anni, sorpreso in possesso di circa 10 grammi di cocaina. Adesso la giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Wilma Mazzara, ha assolto Nobile accogliendo le argomentazioni del suo difensore, l’avvocato Salvatore Cusumano, secondo il quale la droga è stata detenuta a fine di consumo personale e non vi sono elementi che inducano a ritenere che fosse destinata allo spaccio.

Rete idrica Agrigento, appello di Firetto all’Ati per 6 milioni di euro

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Calogero Firetto

Calogero Firetto
Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, che, come tutti i sindaci della provincia agrigentina è componente dell’Ati, l’Assemblea territoriale idrica, ha scritto una lettera alla presidente dell’Ati, la sindaca di Sciacca, Francesca Valenti, invitandola ad adottare le iniziative necessarie e urgenti affinchè non siano sottratti ad Agrigento i fondi per la ricostruzione della rete idrica. Firetto spiega: “Bisogna rimodulare lo stralcio del progetto da trasmettere all’assessorato regionale ai Servizi primari affinchè sia emesso il decreto di finanziamento. E poi l’Ati deve assumere il ruolo di soggetto attuatore inserendo nel proprio piano finanziario circa 6 milioni di euro. Infatti, il progetto ammonta complessivamente a circa 31 milioni di euro, di cui 25 milioni sono fondi europei, e gli altri 6 milioni li avrebbe dovuti anticipare il gestore Girgenti Acque, recuperandoli poi nelle tariffe. Adesso pero la risoluzione del contratto con Girgenti Acque, e il caso “interdittiva antimafia”, impediscono ciò. Ecco perché l’Ati deve assurgere a soggetto attuatore, investendo i 6 milioni di euro mancanti all’appello, altrimenti si rischia di perdere anche i 25 milioni di euro di fondi europei”.

Incidente Chiara La Mendola, “Il Comune avrebbe potuto evitare la tragedia”

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Chiara La Mendola

Chiara La Mendola
Lo scorso 12 luglio 2018 il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha condannato ad 1 anno di reclusione ciascuno il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Agrigento, Giuseppe Principato, 62 anni, ed il funzionario, Gaspare Triassi, 53 anni, responsabile del servizio strade comunali, imputati di omicidio colposo a seguito della mancata riparazione, o di un’adeguata segnalazione, di una profonda buca stradale in via Cavaleri Magazzeni, ad Agrigento, tra San Leone e Cannatello, che intorno alle ore 18 del 30 dicembre 2013 ha provocato un incidente stradale e la morte di Chiara La Mendola, 24 anni di età. Ebbene, adesso sono state depositate le motivazioni della sentenza di condanna. Il giudice Miceli, tra l’altro, scrive: “Al di là della fin troppo dichiarata mancanza di fondi, il Comune di Agrigento disponeva comunque di quelli necessari, oltre che del personale, della struttura e dei mezzi, per compiere quanto meno i piccoli lavori di manutenzione ordinaria, quali la copertura di una buca sull’asfalto o quanto meno anche solo, appunto, per segnalare l’insidia agli utenti della strada”.

Ad Agrigento un presidio antifascista

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Ad Agrigento, sabato prossimo, 26 gennaio, a Porta di Ponte, dalle ore 17 in poi, si svolgerà un presidio intitolato “Mai più fascismi, mai più razzismi, restiamo umani”, promosso da Anpi partigiani, Arci, Legambiente, Libera, Cgil, Cisl, Uil, Caritas, Mondo Altro, Legacoop, Laici Comboniani, Centro Pasolini, Istituto Marrone, Unione degli Studenti, e Associazione Dino Varisano. Nel corso del presidio vi saranno interventi musicali e culturali. Gli organizzatori sottolineano: “Siamo convinti che nel nostro Paese si stia diffondendo ad arte un clima di paura teso a fomentare intolleranza. Ed è un clima che mal si concilia con la storia democratica dell’Italia del dopoguerra”.

Dalla Provincia di Agrigento una sanzione a carico di Girgenti Acque

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La Provincia di Agrigento ha emesso una sanzione amministrativa a carico della società Girgenti Acque in riferimento ad alcune anomalie e irregolarità connesse al depuratore di Siculiana. Nel 2014 l’Arpa protezione ambiente ha rilevato la mancanza dell’autorizzazione allo scarico, perché scaduta nel 1988, il superamento dei limiti degli scarichi e la non depurazione in alcuni ambiti. Girgenti Acque ha opposto delle contro-deduzioni, che non hanno però orientato diversamente la Provincia che adesso pretende 10.500 euro.