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Agrigento, Iacp e stabilizzazione precari (video intervista)

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Manlio Cardella

Manlio Cardella
Il segretario provinciale del sindacato Confael di Agrigento, Manlio Cardella, è appena reduce da un incontro con i vertici dello Iacp, l’Istituto autonomo case popolari, di Agrigento, nel merito della stabilizzazione dei precari.

In proposito un’intervista allo stesso Cardella è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Tutela ambientale, apprezzamento ai Carabinieri agrigentini (video intervista)

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Nello Hamel

Nello Hamel
L’assessore comunale all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, esprime apprezzamento verso l’operato dei Carabinieri, appena protagonisti di una massiccia attività di tutela ambientale, con denunce e sequestro di diverse discariche con tonnellate di rifiuti di ogni genere.

L’intervista ad Hamel è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Udienza di convalida dell’arresto per Leo Sutera

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A Palermo, nel carcere Pagliarelli, innanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, si è svolta al mattino di oggi l’udienza di convalida dell’arresto di Leo Sutera. Il boss di Sambuca di Sicilia, assistito dall’avvocato Carlo Ferracane, tra l’altro ha affermato: “Non volevo affatto fuggire all’estero. Quella frase è stata solo uno sfogo con un ragazzo tunisino che mi stava accompagnando in udienza a Palermo, visto che non avevo l’auto. E questa frase senza senso l’ho pronunciata nel marzo del 2017. Sono passati 19 mesi. Non mi sono affatto occupato di vicende di Cosa Nostra, mi sono solo premurato di fare lavorare delle maestranze e degli imprenditori che conosco da tempo. Cosa Nostra non c’entra”. Il giudice si pronuncerà entro le prossime 48 ore.

Espulsi due stranieri “pericolosi”, uno è sbarcato a Lampedusa

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Il ministero dell’Interno annuncia che due cittadini stranieri, un algerino e un tunisino, sono stati espulsi con accompagnamento alla frontiera in quanto ritenuti pericolosi “per la sicurezza dello Stato” per la loro contiguità ad ambienti dell’estremismo islamico. Il tunisino, 25 anni, è sbarcato a Lampedusa lo scorso luglio. E’ stato riconosciuto da un suo connazionale, anch’egli nella stessa struttura, che lo ha identificato come un combattente jihadista in Siria. E’ stato accompagnato al Cpr di Torino, ed è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Palermo. Sono 346 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi, di cui 109 nel 2018. Nel 2017 sono stati eseguiti 105 allontanamenti.

Il Vigile del fuoco (Uil) Di Malta sospende la protesta a Lampione

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A Lampione, isolotto ad ovest di Lampedusa, è stata sospesa la protesta del Vigile del fuoco di Agrigento Antonello Di Malta, segretario provinciale della Uil Pa Vigili del fuoco, che da venerdì 26 ottobre si è isolato nell’isola deserta di Lampione per protestare contro il trattamento riservato ai Vigili del fuoco nonostante le ricorrenti promesse, mai mantenute, dopo le ennesime tragedie. Lo stesso Di Malta, rientrato in elicottero a Lampedusa, afferma: “Siamo soddisfatti per l’invito al dialogo del Sottosegretario Candiani, che ci ha convocato a Roma l’8 novembre per discutere i problemi esposti nella protesta. Siamo convinti e fiduciosi di trovare un punto d’incontro con questo governo, ed in caso contrario non ci resterà di riaprire la lotta”.

Cantieri 640 in stallo, ispezione della Regione

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Gli ispettori dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture si sono recati oggi in visita ai cantieri della strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, nell’ambito del monitoraggio delle opere pubbliche dell’Isola avviato dall’assessore Marco Falcone. Dalla ispezione è emerso che il cantiere è in stallo e non si riscontra alcun progresso per l’opera rispetto a tre mesi addietro. Lo stesso assessore Falcone afferma: “La situazione sulla Caltanissetta-Agrigento è preoccupante. Malgrado le rassicurazioni avute sino a venerdì scorso a Roma, abbiamo accertato una ingiustificata battuta d’arresto nei lavori che si ripete in maniera inspiegabile. A questo punto l’Anas deve stare al fianco della Regione e dei siciliani: faccia rispettare un contratto più volte mortificato, mandando via un’impresa che sta offendendo non solo il proprio prestigio ma anche la dignità dell’intera Isola”.

Processo “Montante”, la giudice Luparello subentra a Salvucci ricusato

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A Caltanissetta, al palazzo di giustizia, è Graziella Luparello la Giudice per le udienze preliminari che presiede l’udienza preliminare al processo sul cosiddetto “Sistema Montante”. Il presidente del Tribunale, Davide Marraffa, ha accolto la richiesta di ricusazione dell’ex gup, Davide Salvucci, presentata dall’avvocato Marco Giunta, legale degli imprenditori Andrea e Salvatore Calì, perché “in sede di indagini ha autorizzato la proroga di un’intercettazione di uno degli imputati”. I termini di custodia cautelare per Antonello Montante, detenuto dallo scorso 14 maggio, scadono il 14 novembre: se entro tale data l’udienza non sarà conclusa, l’ex presidente di Confindustria Sicilia sarà scarcerato.

Il 2 novembre ad Aragona

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Ad Aragona in occasione della commemorazione dei Defunti, venerdì 2 novembre, l’Amministrazione comunale ha organizzato alcune iniziative. Alle ore 9:30 deposizione corona di fiori al Largo Caduti Nassiriya ed alle ore 10 al monumento del Milite Ignoto in piazza Umberto primo. Alle 10:30 in via Roma omaggio ai minatori morti durante i lavori nelle miniere e la deposizione di fiori al monumento dei Caduti in miniera. Alle 10:50 al cimitero comunale altri fiori alla tomba del signor Carmelo Buscemi, ultimo aragonese morto in miniera. Alle 11 ancora al cimitero la celebrazione della Santa Messa. Saranno presenti il sindaco Giuseppe Pendolino, gli assessori della giunta comunale, il presidente del Consiglio comunale, Gioacchino Volpe, i consiglieri comunali, i cittadini e le autorità civili, militari e religiose che sono state invitate a partecipare.

Agrigento, crisi, Monella: “Impegno comune per reperire risorse”

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Rita Monella

Rita Monella
La consigliere comunale di Agrigento, Rita Monella, di “Diventerà Bellissima”, interviene nel merito delle perduranti precarietà finanziarie al Comune di Agrigento. Rita Monella lancia un appello alla ricerca e alla raccolta di tutte le risorse disponibili, e afferma: “La città di Agrigento ha bisogno di avviare un percorso virtuoso che consenta di raccogliere tutte le risorse disponibili per superare la crisi e rilanciare l’apparato amministrativo e la funzionalità dei servizi. E’, pertanto, indispensabile che si crei un raccordo operativo costante con il governo regionale per sfruttare tutte le risorse disponibili e le progettualità che, sia nel settore ambiente che in quello dei servizi sociali, sono ancora percorribili e dotate di risorse utilizzabili. Nel settore dell’ambiente bisogna puntare sulla possibilità di realizzare gli impianti di cui la città è sfornita quali i centri comunali di raccolta e i sistemi di compostaggio comunali o comprensoriali. Nel settore dei servizi sociali occorre utilizzare al meglio i numerosi immobili sequestrati alla mafia e già assegnati al Comune, e per i quali sono disponibili importanti risorse necessarie per la ristrutturazione e l’utilizzo in favore delle famiglie sfrattate, delle associazioni di volontariato o per la pubblica utilità. E’ evidente che la mancanza di risorse finanziarie di cui soffre il Comune di Agrigento impone uno sforzo di fantasia e un impegno vigoroso per recuperare flussi di finanziamento esterni. Per tale motivo sono fortemente impegnata a lavorare per il bene della città di Agrigento, per valorizzarne le risorse e per dare una speranza e una nuova prospettiva alle nuove generazioni. Mi impegno a realizzare occasioni di confronto nelle quali potranno essere approfonditi i temi e le iniziative da portare avanti in raccordo con il governo regionale”.

Condannato per stalking a 91 anni

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A Castelvetrano, in provincia di Trapani, ad 84 anni si sarebbe invaghito della badante romena della moglie, di 40 anni più giovane, e le avrebbe proposto di intrecciare una relazione sentimentale. Lei ha risposto no, e lui l’ha perseguitata e molestata per tre anni dal 2011 al 2014. Adesso Giovanni Libia, 91 anni, è stato condannato, anche in appello, per stalking, ad 1 anno di reclusione, nonché al pagamento di un risarcimento danni di 15mila euro alla donna, che si è costituita parte civile. Libia avrebbe molestato la badante “con continue, e non corrisposte, dichiarazioni di amore e richieste di intraprendere una relazione sentimentale”. Poi, avrebbe iniziato a pedinarla, fin quando, l’8 marzo 2014, l’ha minacciata con un coltello.