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Lampedusa, arrestato pizzaiolo con mezzo chilo di hashish

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A Lampedusa i Carabinieri sono intervenuti in un’abitazione per sedare un alterco, segnalato al 112, tra marito e moglie. I militari si sono insospettiti dell’atteggiamento nervoso dell’uomo, di 30 anni. E hanno perquisito la casa. E tra le stoviglie della cucina, in due contenitori per biscotti nascosti tra alcuni piatti, hanno scoperto 5 panetti di hashish per oltre mezzo chilo di peso complessivo, con un valore di mercato di alcune migliaia di euro. E poi, negli armadietti della cucina sono state sequestrate numerose banconote, per un ammontare complessivo di quasi 1500 euro, di cui l’uomo, un pizzaiolo, non ha giustificato la provenienza. Il lampedusano è ristretto ai domiciliari.

Agrigento, proroga al 20 novembre dell’ex appalto nettezza urbana

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Ad Agrigento non decolla ancora il nuovo appalto della nettezza urbana. Il sindaco Calogero Firetto ha appena firmato una ulteriore proroga del precedente appalto fino al prossimo 20 novembre. E ciò per assicurare la prosecuzione dei contratti per i servizi di gestione dei rifiuti e non provocare gravi pregiudizi per la salute e l’igiene pubblica. Il nuovo appalto, atteso in vigore per luglio, è stato già prorogato in estate, e poi ancora una volta lo scorso 20 settembre.

Hashish a Caltanissetta. Arrestato un nigeriano. Denunciato un connazionale

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A Caltanissetta la Guardia di Finanza ha arrestato uno spacciatore di droga originario della Nigeria e ha denunciato a piede libero un altro nigeriano. Nel centro storico, dopo numerose attività di appostamento, i due africani sono stati sorpresi in possesso rispettivamente di 70 e 10 grammi di hashish. Entrambi hanno tentato una rocambolesca fuga tra gli stretti vicoli del quartiere Provvidenza ma sono stati prontamente intercettati attraverso l’ausilio delle pattuglie disposte sull’intera zona e coordinate dalla sala operativa. Sono state sequestrate anche diverse banconote di taglio piccolo, per un totale di 250 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. Nel corso della ricognizione dei luoghi, teatro dell’attività operativa, sono stati rinvenuti altri 40 grammi di hashish.

Otto panetti di hashish a Caltanissetta, arrestato Gambiano

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A Caltanissetta la Polizia ha arrestato Lamin Colley, 24 anni, originario del Gambia, sorpreso al capolinea degli autobus in via Rochester appena giù dal pullman di linea proveniente da Palermo in possesso di un sacchetto con dentro, occultati tra della carne, 8 panetti di hashish, e 335 euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita. L’arrestato è stato condotto in Questura, dove è stato foto-segnalato dalla polizia scientifica e, dopo gli adempimenti di rito, su disposizione della Procura della Repubblica, è stato trasferito al carcere di Malaspina.

Ok al nuovo contratto dei Forestali in Sicilia

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Dopo 17 anni dall’ultimo rinnovo del contratto di lavoro, gli operai forestali siciliani hanno un nuovo contratto integrativo regionale. Il governo Musumeci ha ratificato l’intesa conclusa ad agosto, dopo tre mesi di confronto, tra gli assessori al Territorio Toto Cordaro e all’Agricoltura Edy Bandiera ed i rappresentanti sindacali del settore. Con l’approvazione della Giunta regionale, il nuovo contratto entra nella fase operativa: sarà valido tre anni e prevede un aumento di 85 euro al mese, con decorrenza dall’uno settembre. La copertura finanziaria necessaria è stata già stata assicurata, per il 2018, dalla Legge di stabilità e per il prossimo biennio dalla riduzione delle spese dovute a pensionamenti di diversi operai. Ed il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “La tutela del territorio e la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio ambientale sono tra i punti programmatici del mio governo. E’ un settore che merita grande attenzione e che presto sarà al centro di una riforma, con l’obiettivo di rendere centrale e strategica l’attività del Corpo forestale della Regione. Ringrazio gli assessori Cordaro e Bandiera per il lavoro fatto in questi mesi e per l’importante risultato raggiunto”.

Nella città siciliana più “araba” d’Italia il candidato sindaco è della Lega

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Giorgio Randazzo

Giorgio Randazzo
A Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, 50mila abitanti, la più “araba” delle città italiane, con la sua Casbah dove da mezzo secolo la popolazione locale vive con la comunità nordafricana, il primo a presentare la candidatura a sindaco alle prossime Amministrative in primavera è il leghista Giorgio Randazzo. A Mazara del Vallo dimorano oltre 2mila tunisini su 3mila stranieri. E per lo più sono marinai che lavorano sui 350 pescherecci di una delle più importanti marinerie di Italia. Il responsabile Enti Locali della Lega in Sicilia, Igor Gelarda, commenta: “Sono particolarmente orgoglioso della scelta che ha fatto la Lega con Giorgio Randazzo. E’ una scelta che nasce da una delle tante intuizioni politiche del nostro commissario Stefano Candiani”. E Giorgio Randazzo afferma: “Scendo in campo perché mi fido di ciò che posso dare alla città: la mia forza, il mio coraggio e la mia alta integrità morale”.

Decolla l’emergenza-urgenza siculo-lombarda

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E’ stato concluso l’accordo siculo-lombardo a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Sicilia, per la gestione del servizio emergenza – urgenza in Sicilia. Il presidente, Nello Musumeci, a termine dell’incontro con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha affermato: “Anche in Sicilia come in Lombardia nascerà l’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza, e la Seus non sarà liquidata ma si occuperà di altro. Portiamo in Sicilia il modello lombardo di gestione dell’emergenza – urgenza. L’accordo durerà due anni con possibilità di estensione, e riguarda l’ambito sanitario e tecnico per la riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza in Sicilia, sul modello dell’Areu lombarda. La collaborazione tra istituzioni è doverosa quando si tratta di migliorare e potenziare l’efficienza di servizi ai cittadini, poi se si tratta di sanità la questione diventa ancora più importante. In materia di emergenza sanitaria la Lombardia è leader nel Paese, per questa ragione abbiamo avviato la collaborazione con il presidente Fontana”.

Tuzzolino a processo preliminare per calunnia a danno della Monterosso

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Giuseppe Tuzzolino

Giuseppe Tuzzolino
Lo scorso 4 settembre la Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, e oggi si è svolta la prima udienza preliminare del processo a carico dell’ex collaboratore della giustizia di Palma di Montechiaro, Giuseppe Tuzzolino, imputato di calunnia a danno di Patrizia Monterosso, ex segretario generale della Regione siciliana ed oggi direttrice generale della fondazione Federico secondo. Nell’agosto del 2016 Tuzzolino raccontò dell’esistenza di una loggia a Castelvetrano che avrebbe incassato il 5 per cento su ogni impianto fotovoltaico costruito nel Trapanese. I soldi sarebbero stati intascati dalla Monterosso che sarebbe stata da tramite fra la massoneria trapanese e l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Giuseppe Tuzzolino è stato già condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione per calunnia a danno del già Procuratore di Agrigento, Ignazio De Francisci.

Spataro: “Apprezzamenti di partito, e disprezzo per Agrigento”

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Pasquale Spataro

Pasquale Spataro
Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, stigmatizza alcuni recenti interventi nel merito del “Bando Periferie” e del “Progetto Girgenti”, che lo stesso Spataro ritiene “colmi di disprezzo gratuito, con pregiudizio, senza alcun fondamento e, ancora peggio, propalati da esponenti politici di livello nazionale eletti ad Agrigento”. Spataro aggiunge: “E’ imbarazzante che un deputato nazionale non si schieri a fianco del sindaco della sua città per difendere fondi che portano sviluppo. E che, invece, porti la bandiera del proprio partito politico anche contro gli interessi degli agrigentini suoi concittadini. È imbarazzante che un deputato nazionale intervenga in prima, e sommaria, analisi affermando che il proprio Comune non è in possesso dei progetti necessari quando invece esistono da tempo. E’ altresì imbarazzante affermare in seconda analisi, sconfessando la prima e prendendosi dei meriti, che sono stati finanziati i progetti, quando in realtà, dopo la mobilitazione nazionale dell’Anci, sono state restituite somme che la città di Agrigento aveva già meritato con un duro lavoro da parte degli amministratori e degli uffici tecnici preposti. La città di Agrigento – conclude Spataro – si cominci a interrogare sul ruolo di tali rappresentanti a Roma: se sono in grado di rappresentarci o se rappresentano solo interessi di partito sganciati dalla realtà che li ha eletti con un sistema elettorale che non premia le persone”.

Tempo di molitura delle olive, tempo di inquinamento dei corsi d’acqua (video)

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Ottobre, autunno, tempo di molitura delle olive e, nell’Agrigentino, tempo anche di inquinamento dei corsi d’acqua con i reflui della lavorazione delle olive. Nonostante i tanti proclami da parte degli organi competenti preposti ai controlli, tale fenomeno si è ripetuto costante gli anni precedenti, quest’anno, e, abbiate fiducia, si ripeterà anche i prossimi anni nonostante i soliti proclami dei ciarlatani di turno. Dunque, l’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, che da anni denuncia tale deprecabile fenomeno, interviene nel merito di quanto appena accaduto al fiume Magazzolo, in territorio di Ribera. Claudio Lombardo, coordinatore di MareAmico, afferma: “Lo scorso 15 ottobre il fiume Magazzolo a Ribera era scuro, per la evidente presenza di acque di vegetazione. Dopo avere ricevuto la segnalazione ci siamo recati alla foce con il drone e dopo aver rilevato la grave situazione abbiamo avvisato le Autorità per gli accertamenti, senza divulgare la notizia per permettere le indagini. Da allora ad oggi, anche grazie alle precipitazioni, il fenomeno non si è più ripetuto. Sarebbe necessario che le Forze dell’ordine effettuassero controlli accurati nei frantoi ed appostamenti per controllare dove viene versato il contenuto delle cisterne, per stroncare definitivamente questa incivile abitudine. Giova ricordare che l’acqua di vegetazione è 200 volte più inquinante delle fogne”.
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