Ad Agrigento il Sert, il Servizio per le tossicodipendenze, è stato trasferito dalla sede di via Imera, dove i Carabinieri del Nas hanno riscontrato carenze igieniche, alla sede centrale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, quindi al Viale della Vittoria 321, la cosiddetta “Cittadella della salute”. Nella stessa sede centrale operano anche, oltre il Sert, il Centro salute mentale e il Centro diurno per i servizi socio-assistenziali ai soggetti deboli. Nelle more del trasferimento, ormai in fase di ultimazione, alcuni servizi sono garantiti ancora nella sede di via Imera.
Ad Agrigento il Sert trasferito da via Imera alla sede centrale dell’Asp
Il traffico interno al “San Giovanni di Dio” in conferenza
Ad Agrigento, mercoledì prossimo, 17 ottobre, nei locali della direzione dell’Azienda sanitaria provinciale, al Viale della Vittoria, alle ore 10:30, sarà presentata in conferenza l’attivazione della convenzione tra la stessa Azienda sanitaria provinciale ed il Comune di Agrigento per disciplinare il traffico veicolare e le modalità di sosta delle autovetture nell’area interna dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Saranno spiegati gli aspetti tecnici e le modalità operative, comprese le sanzioni previste. Saranno presenti il commissario dell’Azienda sanitaria, Gervasio Venuti, l’assessore alla Polizia municipale del Comune di Agrigento, Gabriella Battaglia, ed il comandante della Polizia municipale di Agrigento, Gaetano Di Giovanni.
L’Azienda sanitaria di Agrigento si dota dei vaccini per i prossimi tre anni
L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha speso circa 13 milioni di euro per dotarsi di tutti i vaccini necessari per sostenere le annuali campagne di vaccinazione. E ciò per i prossimi tre anni. Dunque, oltre i tradizionali vaccini antinfluenzali, l’Azienda sanitaria agrigentina dispone anche dei vaccini contro l’encefalite da zecca, l’anti-meningococco, l’encefalite giapponese, il vaccino epatitico, l’haemophilus e difterico, la varicella, il trivalente, tra morbillo, parotite e rosolia, e poi febbre gialla e altro. Entro la settimana in corso sarà avviata la campagna antinfluenzale 2018-2019.
Il Centro per l’istruzione degli adulti approda a Naro
Indebiti contributi da Agea, due arresti
Una coppia di coniugi, C.L.G ed S.A sono le iniziali dei nomi, è stata arrestata a Messina dalla Guardia di Finanza perché avrebbe percepito indebitamente dal 2013 al 2016 contributi per oltre 100 mila euro dall’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per dei terreni agricoli. L’uomo è il fratello di un presunto boss della zona di Montalbano Elicona. I militari hanno eseguito nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Tribunale di Messina per percezione illecita di finanziamenti. E’ stato disposto anche il sequestro preventivo per equivalente dei loro beni immobili. Secondo quanto accertato, gli indagati avrebbero dichiarato di essere proprietari di terreni e di averli in affitto senza averne la disponibilità. I contratti indicati nelle domande uniche di pagamento presentate all’Agea sarebbero stati falsi in tutto o in parte. In alcuni casi avrebbero posto in essere condotte estorsive nei confronti di alcuni proprietari di terreni obbligandoli a stipulare con loro contratti di affitto pluriennali.
ConfCommercio Sicilia ha incontrato Musumeci
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha incontrato i vertici di Confcommercio Sicilia, tra il presidente Francesco Picarella ed il vice presidente vicario Gianluca Manenti. Si è discusso del credito alle imprese e della velocizzazione dell’iter per la gestione dei fondi comunitari, con l’utilizzo di altre risorse per garantire competitività alle aree interne e semplificazione amministrativa. Lo stesso presidente di Confcommercio Sicilia, l’agrigentino Francesco Picarella, commenta: “Abbiamo proposto la velocizzazione dell’iter sulla gestione dei fondi comunitari che possono rappresentare un valore aggiunto per la crescita territoriale. Abbiamo, quindi, insistito sull’attuazione della fiscalità di vantaggio per le zone montane oltre alla necessità di individuare al più presto possibile le zone economiche speciali, cosiddette Zes. Le attività economiche imprenditoriali già operative o quelle che si insedieranno nelle zone economiche speciali potranno beneficiare di speciali condizioni in relazione alla natura degli investimenti e delle attività realizzate”.
417mila euro per il costone di Scala dei Turchi
La Scala dei Turchi e la Riserva di Cassibile saranno oggetto a breve di un piano di recupero. Infatti, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella qualità di Commissario del governo nazionale contro il dissesto idrogeologico, ha annunciato la decisione della Giunta di governo di destinare quasi quattro milioni di euro, provenienti da una rimodulazione del Fondo di sviluppo e coesione, a tre interventi urgenti nelle province di Agrigento, Siracusa e Catania. In particolare, si tratta di lavori, per 417mila euro, da effettuare nel Comune di Realmonte per mettere in sicurezza il costone roccioso che sovrasta la spiaggia di Scala dei Turchi, meta ogni anno di decine di migliaia di turisti. E poi altri 2 milioni di euro sono stati destinati per la Riserva naturale orientata di Cavagrande, che ricade a cavallo di due comuni del Siracusano, Avola e Siracusa, inclusa la frazione di Cassibile. E l’ultimo finanziamento, per 1 milione e 500mila euro, riguarda il consolidamento del costone roccioso a difesa del centro abitato di piazza De Gasperi nel Comune di Vizzini. Tutti gli interventi saranno gestiti dagli uffici del Commissario coordinati dal soggetto attuatore Maurizio Croce.
Mancato ritiro differenziata a Maddalusa, ecco perchè
Ad Agrigento, l’impresa Sea, che si occupa del servizio di raccolta differenziata in contrada Maddalusa, risponde ai residenti che venerdì scorso si sono lamentati della mancata raccolta differenziata nei due giorni precedenti. La Sea spiega: “La raccolta parziale dell’umido di mercoledì scorso non è addebitabile agli operatori ecologici. Mercoledì scorso, per motivi logistici legati alla presenza nella zona di alcuni mezzi pesanti che stavano eseguendo dei lavori lungo le strade della zona, abbiamo dovuto invertire il giro, iniziando proprio da Maddalusa, e ritirando ovviamente tutti i mastelli e i sacchetti con l’umido che erano già stati esposti. Evidentemente, alcuni residenti hanno uscito i mastelli dopo le 6 del mattino e gli operatori ecologici non hanno di conseguenza potuto svuotarli. Ricordiamo che ci sono precise disposizioni che fissano nelle 21 della sera precedente l’orario in cui i mastelli possono essere esposti, e le stesse disposizioni fissano il limite alle 6 del mattino. Chi non si attiene a queste disposizioni non può poi lamentarsi se gli operatori ecologici passano e non trovano i mastelli esposti”.
Quattro arresti per furto di energia elettrica nell’Agrigentino
I Carabinieri hanno effettuato oltre una decina di accessi ispettivi contro i furti di energia elettrica, in collaborazione con tecnici competenti. A Campobello di Licata è stato arrestato un bracciante agricolo romeno, C V, sono le iniziali del nome, 58 anni, per allaccio abusivo della propria abitazione alla rete elettrica. Così anche un altro romeno, di 31 anni, M C, domiciliato a Campobello di Licata. A Sambuca di Sicilia sono stati arrestati un marocchino di 58 anni, D K, ed un romeno di 29 anni, T B, anche loro sorpresi ad alimentare la propria abitazione di residenza con un allaccio abusivo alla rete elettrica. Risponderanno di furto aggravato.
Droga coltivata in casa, arrestata coppia a Ravanusa
I Carabinieri della Compagnia di Licata e della Stazione di Ravanusa, al termine di una breve attività investigativa, sono irrotti all’interno di un’abitazione e hanno sorpreso moglie e marito, entrambi di 32 anni, in possesso di una mini piantagione artigianale di marijuana. Sul terrazzo della loro casa, nascoste da una rete metallica, sono state rinvenute varie piante di canapa indiana quasi pronte per essere raccolte. Ed in uno stanzino adiacente sono state sequestrate altre piante, già in fase di essiccazione, per un peso totale di circa mezzo chilo. I Carabinieri, inoltre, hanno provveduto a sequestrare tutto il materiale utile alla crescita della piantagione, come fitofarmaci, vasi e siringhe per iniettare reagenti chimici alle piante, circa 200 semi di cannabis e tre bilancini di precisione. G F e C L, sono le iniziali del nome dei due, sono ristretti agli arresti domiciliari.