La Guardia di Finanza ha sequestrato al porto di Palermo un tir appena sbarcato e diretto nell’Agrigentino, carico di migliaia di confezioni contraffatte di fondotinta Deborah. Si tratta, in particolare, di 6mila cofanetti di prodotti cosmetici. Sarebbe stato così sgominato un canale commerciale di cosmetici contraffatti tra Bergamo e Canicattì. Con il coordinamento delle Procure di Bergamo e Agrigento, i Finanzieri hanno ricostruito i flussi commerciali dal 2016 in poi, che ammontano a più di 180mila pezzi, in relazione ai quali sarebbero stati conseguiti proventi illeciti per circa 90mila euro. Dieci persone, fra amministratori di società e altri soggetti coinvolti in concorso e a vario titolo nella vicenda giudiziaria, sono stati segnalati alle Procure competenti.
Merce contraffatta diretta a Canicattì, maxi sequestro della GdF
Adas, raccolta sangue a Camastra
La settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà dalle ore 8 alle 12:30 domenica prossima 8 luglio a Camastra innanzi alla Chiesa Madre. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
Vitellaro su “stato di salute” differenziata ad Agrigento (video intervista)
Lo stato di salute della raccolta differenziata ad Agrigento. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al capogruppo di “Agrigento cambia”, Pietro Vitellaro.
Agrigento, decremento turistico rilevante tra febbraio e marzo negli ultimi 3 anni
Il periodo del “Mandorlo in fiore” ad Agrigento è caratterizzato dalla fioritura precoce di tanti alberi di mandorlo e dalla Festa del “Mandorlo in fiore”, manifestazione locale e internazionale del Folclore con annesse iniziative collaterali. Tutto ciò non si traduce però in una “fioritura” di presenze turistiche e quindi di sviluppo dell’indotto economico e ricettivo che il “Mandorlo in fiore” intende, come suo fine precipuo, conseguire. Infatti, come testimoniato dai dati del Dipartimento turismo, sport e spettacolo dell’Osservatorio turistico regionale, dal 2016 ad oggi si è riscontrata una graduale e significativa riduzione delle presenze turistiche ad Agrigento nel periodo febbraio e marzo. Nel dettaglio, per il mese di febbraio, nel 2016 6182 arrivi e 10.043 presenze, nel 2017 5986 arrivi e 9405 presenze, e nel 2018 5551 arrivi e 8146 presenze. E poi a marzo nel 2016 12513 arrivi e 19573 presenze, nel 2017 11121 arrivi e 17358 presenze, e nel 2018 10058 arrivi e 15719 presenze. Si tratta di cifre che evidenziano e consolidano nel tempo un trend negativo, e che saranno, o dovrebbero essere, oggetto di valutazione da parte dell’Ente Parco dei Templi, che da due anni organizza la Festa del Mandorlo in fiore, in una prospettiva di correzione e di rilancio dell’evento.
Discarica abusiva a Cianciana, due denunciati
I Carabinieri della Compagnia di Cammarata hanno compiuto un’intensa attività di controllo in vari comuni dell’area montana della provincia di Agrigento per contrastare reati di natura ambientale. Al setaccio sono state diverse officine auto-meccaniche ed autodemolitori. E’ stata sequestrata una discarica abusiva a Cianciana. Due responsabili di una impresa di autodemolizioni, P G, sono le iniziali del nome, 70 anni, e P D, 45 anni, sono stati denunciati perché avrebbero utilizzato uno dei loro terreni, di circa 400 metri quadri, come discarica abusiva. Nell’attività di controllo, infatti, i militari hanno rinvenuto nell’area, adesso sottoposta a sequestro, numerosi pezzi di autoveicoli interrati ed altri rifiuti di vario genere.
Per evitarne il sequestro sotterrano i soldi
Il Tribunale di Marsala ha condannato a 2 anni di carcere ciascuno, pena sospesa, Antonio e Giovanbattista Sfraga, padre e figlio, entrambi di Marsala e grossisti nel settore del commercio dell’ortofrutta. I due avrebbero nascosto una ingente somma di denaro (68.950 euro) sottoterra nel giardino dei vicini di casa per evitarne il sequestro da parte dello Stato nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniali scattate a seguito dell’indagine sulla cosiddetta “mafia nel trasporto dell’ortofrutta”. Il Tribunale ha disposto la confisca della somma.
Arrestato imprenditore edile ritenuto contiguo a Messina Denaro
La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha arrestato per associazione mafiosa l’imprenditore edile Nicolò Clemente, 50 anni, e ha sequestrato le società “Calcestruzzi Castelvetrano” e “Clemente costruzioni”. L’operazione rientra nell’ambito delle iniziative investigative condotte dalla Dia, coordinata dalla Procura antimafia di Palermo, per disarticolare la rete dei consociati mafiosi ritenuti contigui al latitante Matteo Messina Denaro, attraverso l’individuazione e l’eliminazione dal mercato delle imprese mafiose che costituiscono le principali fonti di approvvigionamento finanziario dell’organizzazione mafiosa di Castelvetrano. Le indagini sono scaturite dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Lorenzo Cimarosa e Giuseppe Grigoli che indicano Clemente come una delle più attive espressioni imprenditoriali del sodalizio, attivo nei settori dell’edilizia pubblica e privata e nel commercio del conglomerato bituminoso, per assicurare risorse finanziarie alla famiglia mafiosa.
Confermati 30 anni di reclusione a carico di Veronica Panarello
La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna, emessa dal Tribunale di Ragusa in abbreviato il 17 ottobre del 2016, a 30 anni di reclusione a carico di Veronica Panarello, per l’uccisione e l’occultamento del cadavere del figlio Loris, 8 anni, assassinato con delle fascette di plastica il 29 novembre del 2014 nella loro casa di Santa Croce Camerina. Il padre di Loris, Davide Stival, ha commentato: “La riconferma della condanna non mi ridarà mio figlio. Ma Loris un minimo di giustizia doveva averla. Mio figlio rimane sempre nel mio cuore”. E il difensore di Veronica, l’avvocato Francesco Villardita, ha commentato: “La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna di primo grado e sarà interessante leggere le motivazioni e in particolar modo per vedere perché non hanno concesso le circostanze attenuanti generiche, una sorta di semi infermità, e di non dovere rifare la perizia psichiatrica e il confronto col suocero. Valuteremo il ricorso in Cassazione”.
Agrigento, opere di riqualificazione alla stazione centrale
Tra tutte le stazioni ferroviarie siciliane, Agrigento Centrale è tra le più belle e curate. L’impresa Artemide Global service, che ha in appalto il servizio di manutenzione, pulizia e decoro, ha provveduto, su richiesta di Rete Ferroviaria Italiana, a riqualificare le aree verdi attigue ai binari piantumando fiori e altre specie tipiche dell’area del Mediterraneo. Il risultato è un tripudio di colori che trasforma la principale stazione del capoluogo in un luogo accogliente per i turisti, numerosi nell’attuale periodo, e i tanti pendolari che quotidianamente utilizzano il servizio ferroviario. La Artemide Global Service ha eseguito analoghi interventi anche nelle stazioni di Agrigento Bassa e Aragona Caldare.
L’operazione “Husky” in mostra ad Agrigento
Ad Agrigento, a Porta di Ponte, nei locali dell’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia, su iniziativa del settore Beni culturali della stessa Provincia, in collaborazione con il Comune di Agrigento, è stata allestita ed è visitabile una mostra sulla “Operazione Husky”, che dal luglio 1943 in poi condusse alla progressiva liberazione della Sicilia e dell’intero Paese. Sono esposte una cinquantina di foto d’epoca, in bianco e nero, realizzate dai reporter al seguito dell’esercito americano, tra lo sbarco a Licata, la liberazione e la bonifica dell’intero territorio agrigentino, i marines che sfilano ad Agrigento al Viale della Vittoria devastato dai bombardamenti, l’ex Caserma Crispi di Agrigento divorata dalle fiamme, e il saccheggio della caserma di Agrigento. E poi, i carri armati, i mezzi anfibi e le truppe americane che sfilano a Licata, Sciacca, Naro, Canicattì e Porto Empedocle accolti dalla popolazione.