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La Sicilia al tempo di Salvini (video intervista)

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Il censimento, la disponibilità dei porti siciliani, le Ong e l’accoglienza dei migranti: in proposito un’intervista al presidente della Regione, Nello Musumeci, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“False intimidazioni”, chiesta condanna per Angelo Attaguile

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Angelo Attaguile

La Procura di Catania ha invocato un decreto penale di condanna, per “simulazione di reato continuata”, a carico dell’ex deputato della Lega e già coordinatore in Sicilia, Angelo Attaguile. In tal caso, il decreto penale di condanna prevede l’applicazione di una pena pecuniaria (in sostituzione della detentiva) di 22.500 euro. Attaguile, iscritto nel registro degli indagati da gennaio del 2017, è imputato perché – si legge nel capo d’imputazione – “con più denunce presentate in tempi diversi ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, innanzi alla Polizia ha affermato falsamente di aver ricevuto minacce ed intimidazioni, in modo che si potesse iniziare un procedimento penale a carico di ignoti”. Angelo Attaguile, difeso dall’avvocato Antonio Fiumefreddo, ha 15 giorni di tempo per opporsi, chiedendo il giudizio con rito immediato o abbreviato. Le indagini sono state condotte dalla Digos di Catania.

Moto contro recinzione, feriti due giovani di Favara

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Nei pressi della strada statale 640, tra Racalmuto e Grotte, nella zona del poligono di tiro, un incidente stradale autonomo ha provocato il grave ferimento di due giovani di Favara a bordo di una moto di grossa cilindrata. Per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale, la moto si è schiantata violentemente contro una recinzione. Il conducente, di 21 anni, è rimasto incastrato nella stessa recinzione con la moto, e il passeggero, di 29 anni, è stato invece sbalzato sull’asfalto. Il 21enne è stato ricoverato in ospedale ad Agrigento, al “San Giovanni di Dio”, con prognosi di 40 giorni per vari traumi. Il 29enne invece ha subito ferite più gravi, e i medici dell’ospedale di Canicattì si sono riservati la prognosi.

Respinto dal Cga l’appello di alcuni dipendenti del Consorzio bonifica Ag3

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L’avvocato Girolamo Rubino
Come si ricorderà alcuni dipendenti del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, con in primis l’ex Direttore generale ing. Pieralberto Guarino, avevano proposto un ricorso giurisdizionale davanti ai giudici amministrativi per l’asserita declaratoria di nullità di alcuni provvedimenti afferenti l’approvazione dello schema tipo di Statuto dei Consorzi di Bonifica della Sicilia, l’approvazione delle schema tipo di regolamento di organizzazione, la nomina dei vice direttori generali del consorzio di bonifica Sicilia Occidentale, ed altri atti connessi e conseguenziali. Si era costituito in giudizio davanti al TAR , tra gli altri, il Consorzio di bonifica della sicilia occidentale, rappresentato e difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare avanzata dai ricorrenti; ed il TAR Sicilia,Palermo, sezione Prima, condividendo l’eccezione formulata dall’avvocato Rubino circa l’assenza di danno grave ed irreparabile incombente sui ricorrenti, aveva respinto la richiesta cautelare dagli stessi avanzata. Ma questi ultimi, patrocinati dall’avvocato Leonardo Palagonia del foro di Sciacca, hanno proposto appello cautelare davanti al Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, per chiedere la riforma dell’ordinanza di rigetto della sospensiva emessa dal TAR. Anche in grado di appello si è costituito in giudizio il Consorzio di bonifica della sicilia occidentale, rappresentato e difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto dell’appello cautelare,reiterando l’eccezione inerente l’assenza di “periculum in mora”, atteso che l’accorpamento dei vari consorzi di bonifica insistenti nel territorio siciliano non ha comportato alcuna modifica in merito alle posizioni giuridiche ed economiche di tutto il personale dipendente dei menzionati consorzi di bonifica. Il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana in sede giurisdizionale, condividendo le tesi dell’avvocato Rubino, secondo cui l’impostazione dell’ordinanza cautelare appellata si manifesta condivisibile, ha respinto l’appello cautelare proposto dai dipendenti del Consorzio di bonifica Agrigento 3; pertanto, nelle more del giudizio di merito, resteranno invariati gli assetti amministrativi e burocratici del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale, ed in primis la nomina a direttore generale del dr. Giovanni Tomasino .

Tenta di entrare in Tribunale armata di coltello

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Caltanissetta, il palazzo di giustizia

Una donna è stata bloccata prima che accedesse nel Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta armata di coltello a serramanico. Il tentativo è fallito grazie al presidio di vigilanza nella cittadella giudiziaria di via Don Minzoni, che ospita anche la Procura minorile. La donna di 47 anni, residente a Piazza Armerina, in provincia di Enna, ha superato i controlli di sicurezza, e quando ha lasciato scorrere la borsa nel varco bagagli il vigilante dell’impresa Europolice, attraverso il monitor, ha individuato la presenza di un oggetto appuntito nella borsa, risultato un coltello a serramanico, che la donna ha poi consegnato al vigilante. Dopo l’allarme al 113, i poliziotti della squadra Volanti hanno sequestrato l’arma. A carico della donna è scattata una denuncia per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Nei mesi scorsi, altre tre persone sono state sorprese in possesso di armi bianche all’ingresso degli uffici giudiziari minorili di Caltanissetta.

Beni per 2,3 milioni di euro sequestrati ad un imprenditore di Gela

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Beni per un valore di 2 milioni e 350mila euro sono stati sequestrati e confiscati dalla Guardia di Finanza, su ordine della sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, ad un imprenditore di Gela, Fabio Paolo Fasulo, consulente aziendale, coinvolto in procedimenti penali soprattutto di natura finanziaria. Il procuratore di Gela, Fernando Asaro, spiega: “Il provvedimento, richiesto dal pubblico ministero Antonio D’Antona, è il frutto di accertamenti capillari che hanno consentito di ricostruire i coinvolgimenti in illeciti di oltre un decennio di attività di Fasulo, appurandone la sua abituale dedizione ai traffici delittuosi nonchè la sproporzione delle ricchezze accumulate rispetto ai redditi dichiarati”. I beni confiscati consistono in 27 unità immobiliari adibiti a civili abitazioni e ad uffici, l’intero capitale sociale di due aziende immobiliari (una a Gela e l’altra a Parma dove l’imprenditore nel frattempo ha trasferito la sua attività) 6 autoveicoli (tra cui una Maserati) e 3 moto di grossa cilindrata. Il tutto è stato affidato ad un amministratore giudiziario. Il tribunale nisseno ha inoltre applicato a Fasulo il provvedimento della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 4 anni nella città di residenza.

Lia Sava si è insediata come Procuratore Generale a Caltanissetta

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Lia Sava si è insediata come nuovo procuratore generale di Caltanissetta. La cerimonia si è svolta nell’aula magna “Saetta e Livatino” del palazzo di giustizia di via Libertà. Lia Sava assume il posto di Sergio Lari, in pensione dallo scorso 4 marzo. Negli ultimi 5 anni ha lavorato sempre a Caltanissetta come procuratore aggiunto. In occasione dell’insediamento, Lia Sava, tra l’altro, ha affermato: “Il mio impegno sarà quello di organizzare al meglio gli uffici requirenti del distretto. Si tratta di un territorio ad alto tasso criminale che comprende zone, oltre a quella di Caltanissetta, come Gela ed Enna. E le Procure devono sempre far fronte a carenze di organico che riguardano sia i magistrati che il personale amministrativo. Non è nemmeno possibile pensare, ad esempio, che la Procura minorile nissena, che ha competenza sull’intero distretto, possa reggersi solo sull’impegno del procuratore e dell’unico sostituto in organico”.

Il Tar smentisce l’Agenzia dei Monopoli, salva una rivendita di tabacchi

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L’avvocato Girolamo Rubino
Il Signor S.G, sono le iniziali del nome, di 45 anni, titolare di un bar, era stato autorizzato alla rivendita secondaria di tabacchi in virtù di apposito patentino rilasciato nel 1968 e da allora sempre rinnovato. Con istanza del 2016 il titolare dell’esercizio chiedeva il rinnovo del predetto patentino; ma l’Ufficio dei Monopoli della sicilia rigettava l’istanza di rinnovo sulla base della circostanza che la zona interessata al rinnovo risultava sufficientemente servita essendovi una distanza di appena 91 metri tra il bar del richiedente ed altra rivendita di tabacchi, e tale distanza risultava inferiore alla distanza minima di metri 100 normativamente prescritta. Il titolare del bar conferiva incarico ad un tecnico al fine di verificare la distanza del proprio bar dalla rivendita più vicina, considerando il percorso minimo pedonale nel rispetto delle norme del codice della strada; veniva così accertato che l’esercizio commerciale in questione distava 125 metri dalla rivendita più vicina. Pertanto il titolare dell’esercizio avanzava un’istanza di riesame all’Agenzia dei Monopoli, che però non recedeva dalla precedente determinazione; ed allora il titolare adiva le vie legali, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, contro l’Agenzia dei monopoli, per l’annullamento del provvedimento di rigetto dell’istanza di rinnovo del patentino. Il Tar Sicilia,Palermo, sezione Prima, su istanza degli avvocati Rubino e Piazza, con apposita ordinanza, ha disposto una verificazione al fine di accertare la distanza tra il bar del ricorrente e gli altri esercizi di rivendita di tabacchi ubicati nelle vicinanze, secondo le direttive impartite dall’Agenzia dei monopoli; in esito alla verificazione è stata depositata una relazione la quale ha concluso nel senso che si aveva il rispetto del requisito della distanza minima di 100 metri, sulla base del percorso più breve, nel rispetto del codice della strada. Pertanto il Tar Sicilia,Palermo,Sezione Prima, ritenendo fondata la censura formulata dagli avvocati Rubino e Piazza inerente l’assenza del presupposto del diniego, ha accolto il ricorso ed ha annullato il provvedimento di rigetto dell’istanza;per effetto delle pronunzia resa dal Tar il titolare del bar potrà continuare l’esercizio della rivendita di tabacchi mentre l’Agenzia dei monopoli pagherà le spese di verificazione.

Agrigento, le condizioni del boschetto Dune (video)

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L’associazione ambientalista “MareAmico” di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, ha diffuso un video che testimonia la condizione di degrado in cui versa il boschetto del Viale delle Dune a San Leone. Recentemente si sono sollevate delle dispute sul soggetto istituzionalmente titolare del boschetto, e quindi competente ad intervenire. Anche lo stesso Lombardo spiega di avere rivolto tale quesito al Comune, e di essere ancora in attesa di una risposta. Ecco il video…
https://www.facebook.com/mareamico.agrigento.5/videos/625406951126482/

Agrigento, fervono i preparativi per San Calogero

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Ad Agrigento fervono i preparativi in occasione della Festa di San Calogero, dall’uno all’otto luglio prossimi. Tra le novità, già annunciate in conferenza al Santuario, vi sarà il carrello con annessa guida al posto del mezzo a motore che finora ha trasportato il simulacro lungo le vie cittadine durante la sera. Dunque, non più il camion ma un carrello di ferro guidato da una persona, con due aste che saranno poggiate alla vara per consentire l’avvicinamento di famiglie e giovani tra la gente. E poi tante fiaccole che serviranno ad illuminare il tragitto fino all’ingresso del Santuario. Tra le altre novità di rilievo vi è il coinvolgimento di altre confraternite e associazioni di Agrigento. Per quanto riguarda il resto del programma è confermata l’uscita del Santo la prima domenica a mezzogiorno e alle ore 13 l’8 luglio. Per il 5 luglio, giovedì, è altresì confermata la preparazione della maxi torta che sarà offerta innanzi al Santuario. Poi protagonisti venerdì 6 luglio saranno l’attore Gianfranco Jannuzzo e i Tammura di Girgenti, con il patrocinio dell’Ente Parco dei Templi.