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Recuperate 5 tonnellate di materiale ferroso appena rubate. Due arresti

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I poliziotti della Squadra Volanti di Caltanissetta hanno arrestato due persone per furto aggravato in concorso allorchè sorprese durante il giorno a rubare all’interno di un deposito, in via Rochester, 5 tonnellate di materiale ferroso. Si tratta di Maurizio Emanuel Santoro, 28 anni, e Salvatore Polizzi, 27 anni, entrambi nisseni. Gli arrestati sono stati, inoltre, denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Santoro e Polizzi sono giunti sul posto a bordo di un camion Fiat Daily Iveco cassonato, colto già carico di materiale ferroso. Il materiale rubato dal cantiere, circa 5 tonnellate tra morsetti, ganci di ancoraggio per ponteggi e altro, ammonterebbe a un valore di circa 5mila euro. Al proprietario è stato riconsegnato tutto il materiale trafugato.

“Rifiuti”, novità per San Leone e siti turistici della città

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Nello Hamel

In occasione dell’avvento della stagione balneare e turistica, ad Agrigento, nell’ambito della raccolta differenziata, l’assessore all’ambiente, Nello Hamel, annuncia che la raccolta dell’umido prodotto dagli esercizi commerciali della zona balneare e dei siti turistici della città di Agrigento sarà effettuata tutti i giorni. “Inoltre – aggiunge Hamel – è stata avviata la pulizia delle spiagge di San Leone con la prima rastrellatura. Dal prossimo fine settimana in poi saranno a lavoro quotidiano i mezzi pulisci-spiagge. E, tramite una convenzione sottoscritta con l’associazione Acuarinto, saranno impiegati 10 corsisti extracomunitari che cureranno il decespugliamento e l’eliminazione dei residui sulle spiagge”.

Agrigento, Iacolino e Falzone: “Riproponiamo i Parchi Robinson”

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Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone

Ad Agrigento i consiglieri comunali Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone propongono all’amministrazione comunale di rendere utilizzabili i locali delle scuole primarie della città durante l’estate a fini ludici e aggregativi. Iacolino e Falzone affermano: “Oggi più che mai serve una politica comunale solidale nei confronti delle famiglie che spesso hanno l’esigenza di reperire spazi e luoghi per i propri figli durante la pausa estiva. E’ quindi proponibile una versione rinnovata dei Parchi Robinson che negli anni ’90 rappresentarono un momento ludico e di intrattenimento in molte scuole primarie della nostra città nel periodo di pausa estiva. D’intesa con i dirigenti scolastici, sia aperta la scuola primaria agli stimoli culturali ed artistici del territorio, offrendo nuove opportunità di svago e divertimento ai ragazzi ed alle famiglie anche durante l’estate”.

Molestie e violenze all’ex moglie, a giudizio un uomo di Favara

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Francesco Provenzano, accogliendo quanto richiesto dalla pubblico ministero, Paola Vetro, ha rinviato a giudizio un uomo di Favara, A L sono le iniziali del nome, 46 anni, imputato di avere perseguitato l’ex moglie per 5 anni, dal 2012 in poi, con maltrattamenti, appostamenti, pedinamenti e minacce di morte. La prima udienza a carico del favarese, difeso dall’avvocato Daniela Posante, è in calendario il prossimo 25 settembre. Le sue molestie avrebbero coinvolto anche i tre figli minori. Tra l’altro, il 28 maggio del 2013 l’uomo avrebbe picchiato al volto la donna procurandole un trauma facciale con prognosi di 7 giorni.

Chiusura discarica Siculiana, Trizzino: “La Regione è responsabile”

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Giampiero Trizzino

Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, componente della Commissione regionale antimafia, interviene nel merito della perdurante chiusura della discarica di Siculiana. Trizzino afferma: “Una nuova e più grande emergenza rifiuti è alle porte. La mancata richiesta per tempo al governo nazionale della proroga dell’ordinanza ministeriale che ha consentito a 66 Comuni fino al 31 maggio di conferire nella discarica Catanzaro di Siculiana rischia di mettere in ginocchio questi Enti locali. Sappiamo che solo da poco tempo la Regione avrebbe richiesto una proroga, quando invece avrebbe dovuto muoversi con anticipo. Questo ennesimo episodio di immobilismo rischia di compromettere il servizio di raccolta di 66 Comuni delle province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta, per una massa di rifiuti pari a circa 500 tonnellate al giorno. E’ del tutto evidente che il prorogarsi della condizione emergenziale, causata dalla carenza degli impianti, si stia riflettendo sui Comuni che sono le principali vittime del sistema. Per quanto essi si sforzino di raccogliere i rifiuti, non hanno mai la certezza del luogo di conferimento, a causa di una Regione incapace di ripristinare un sistema ordinario. Non solo: per i Comuni oltre al danno si aggiunge la beffa. La stessa Regione, che a loro continua a mettere i bastoni tra le ruote, ha previsto pesanti misure per quelli che non superano il 35 per cento di raccolta differenziata, condannandoli a pagare le spese di trasferimento dei rifiuti fuori Regione. Siamo alla follia”.

Omicidio Anello, sequestrati i beni di Marturana

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La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato il sequestro conservativo dei beni, disposto dalla Corte d’Assise di Caltanissetta, a carico di Gaetano Marturana, il possidente di 52 anni di Canicattì condannato all’ergastolo per l’omicidio di Angelo Anello, ucciso il 19 luglio 2005.
Il sequestro dei beni è stato richiesto dalle parti civili e dall’ufficio del pubblico ministero per sostenere il risarcimento danni riconosciuto già nei primi gradi di giudizio. Il sequestro conservativo comprende conti bancari, appartamenti e terreni, tra cui anche i beni che sarebbero stati la causa scatenante del delitto. Marturana è stato condannato il 4 aprile 2017 dalla Cassazione all’ergastolo perché ritenuto colpevole dell’omicidio del possidente Angelo Anello che avrebbe preteso il saldo della vendita di un vasto terreno per il quale avrebbe ricevuto solo un anticipo.

Nella Valle dei Templi presenze da record

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Nella Valle dei Templi presenze turistiche da record: in occasione della prima domenica del mese di giugno, ad ingresso gratuito, sono stati contati 5.973 visitatori. E la prima domenica del giugno 2017 sono stati 5.100. A maggio scorso sono stati 125.300, a fronte dei 108.000 del maggio 2017. Da gennaio ad aprile 2018 sono stati 328mila, e nello stesso periodo del 2017 sono stati 275mila. A fine 2017 gli accessi sono stati 885mila, oltre 150mila in più rispetto al 2016.

La cassa del Parco dei Templi alla Banca Sant’Angelo

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La Banca Popolare Sant’Angelo si è aggiudicata il bando per la conduzione del servizio tesoreria dell’ente Parco della Valle dei Templi di Agrigento. La Banca sarà a lavoro nell’amministrare tutta la parte economica e contabile dell’ente. La direzione della Banca, tramite Ines Curella, afferma: “È per noi motivo di vanto entrare a far parte della macchina gestionale ed organizzativa di un luogo così importante, che ogni anno richiama centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutte le parti del mondo”.

Successo per “Mangia e passia” a Joppolo Giancaxio (video intervista)

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A Joppolo Giancaxio, in provincia di Agrigento, successo di pubblico, partecipazione e consensi in occasione della rinomata manifestazione gastronomica “Mangia e passia”. L’iniziativa è compresa nell’ambito della festa dei piccoli comuni “Voler Bene all’Italia”, promossa da Legambiente.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista a consuntivo alla direttrice regionale di Legambiente, Claudia Casa.

“Messina Denaro”, perquisizioni a raffica e 17 indagati

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Ancora terra bruciata intorno al superlatitante Matteo Messina Denaro. La Polizia è stata impegnata dall’alba di oggi in numerose perquisizioni disposte dalla Procura antimafia di Palermo in diversi comuni della provincia di Trapani, tra Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Santa Ninfa, Salaparuta e Campobello di Mazara. Gli indagati complessivamente sono 17, e sono tutti sospettati di agevolare la latitanza del capomafia. Si tratterebbe di persone che, nel corso degli anni, sono state arrestate per associazione mafiosa, che hanno mantenuto collegamenti e frequentazioni con Cosa nostra, e alcuni di loro sono stati, storicamente, in stretti rapporti con Messina Denaro. Nel corso delle perquisizioni, gli investigatori della Polizia hanno utilizzato anche attrezzature speciali per verificare l’esistenza di cavità o nascondigli all’interno degli edifici.