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Al Circolo Empedocleo “Dalla Nigeria alla Sicilia”

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Agrigento, il Circolo Empedocleo

Ad Agrigento, oggi, martedì 17 aprile, al Circolo Empedocleo, in via Atenea, dalle ore 17 in poi, l’Ande, l’Associazione nazionale donne elettrici, sezione di Agrigento, presieduta da Carola De Paoli, sarà impegnata in un convegno sul tema: “Dalla Nigeria alla Sicilia”. Interverranno il docente universitario Michele Sabatino, la psicologa Caterina Melai, la mediatrice culturale Veronica Modica, Federico Spagnesi, della Caritas Diocesana, e Ina Inglima, della Commissione Protezione Internazionale presso la Prefettura di Agrigento.

Hashish per uso personale, assolto agrigentino

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L’avvocato Daniele Re
Accogliendo le istanze del difensore, l’avvocato Daniele Re, il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Antonio Genna, ha assolto dall’imputazione di detenzione ai fini di spaccio l’agrigentino Francesco Catania, 35 anni, arrestato il 24 novembre scorso all’interno di un’abitazione di Siculiana dove fu sorpreso dalla Polizia in possesso di 67,6 grammi di hashish e 1,5 grammi di marijuana nascosti all’interno di un barattolo per i biscotti. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione. Il giudice ha assolto Catania perché il fatto non costituisce reato allorchè il quantitativo dell’ hashish rientra nella categoria “uso personale”.

Sciacca, arresto per 100 grammi di hashish

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L’Arma dei Carabinieri è stata impegnata in un’operazione di controllo del territorio a Sciacca. I militari della locale Compagnia, a lavoro anche in borghese, tra l’altro, hanno arrestato un ragazzo di 20 anni sorpreso nel centro storico in possesso di circa 100 grammi di hashish. A casa del giovane i Carabinieri hanno sequestrato, inoltre, 1000 euro in contanti e un bilancino di precisione. Risponderà di detenzione di droga ai fini di spaccio. La droga, al dettaglio, avrebbe potuto fruttare alcune centinaia di euro.

Annullata l’ordinanza di custodia cautelare a carico di Enzo Sinatra

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Enzo Sinatra
Accogliendo le istanze dei difensori, gli avvocati Antonino Gaziano e Lillo Fiorello, il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari e ha restituito la libertà all’imprenditore di Agrigento, Enzo Sinatra, 82 anni, ristretto al proprio domicilio dallo scorso 15 marzo nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti connessi alla compravendita di un terreno tra Villa Genuardi e l’Hotel della Valle ad Agrigento. Nel ricorso, la difesa ha ribadito l’inesistenza di alcuna collusione con funzionari della Regione Sicilia, e che si è trattato di una normale trattativa, mediata da professionisti e avvocati, per acquisire un terreno adiacente all’albergo dello stesso Sinatra. Prossimamente saranno depositate le motivazioni del provvedimento scagionante.

Celebrato il 33° anniversario dell’omicidio di Alfonso Principato

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L’Arma dei Carabinieri ha celebrato la ricorrenza del 33° anniversario dell’uccisione dell’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, assassinato a seguito di conflitto a fuoco occorso in servizio nel territorio di Racalmuto. Al cimitero “Bonamorone” di Agrigento è stata deposta una composizione floreale sulla tomba del militare vittima del dovere, in presenza dei familiari e delle massime Autorità civili e militari provinciali. Poi, nella Chiesa di San Diego a Canicattì è stata celebrata una Messa da parte del Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Sicilia”, Don Salvatore Falzone, insieme al locale parroco, Don Salvatore Casà, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i familiari di Principato, il fratello Giuseppe e le sorelle Concetta e Palma, il Comandante provinciale dei Carabinieri, tenente colonnello Giovanni Pellegrino, il prefetto, Dario Caputo. Presente anche una rappresentanza di circa 60 studenti di scuola media inferiore (Istituto Comprensivo “S. Gangitano”) e di scuola media superiore (Istituto Tecnico Commerciale per Geometri “G. Galilei”) di Canicattì e rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo delle Sezioni di Agrigento, Palma di Montechiaro e Santo Stefano Quisquina.

Lo Giudice assolto dall’imputazione di violazione della sorveglianza speciale

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Vincenzo Lo Giudice

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, a conclusione del giudizio abbreviato, ha assolto l’ex deputato e assessore regionale canicattinese, Vincenzo Lo Giudice, dall’imputazione di violazione della misura della sorveglianza speciale a cui è sottoposto. La pubblico ministero Emiliana Busto ne ha invocato, invece, la condanna a 8 mesi di reclusione. Ecco quanto accaduto: la Polizia citofona all’abitazione di Lo Giudice durante la notte per controllare il rispetto delle prescrizioni della misura di prevenzione come, tra l’altro, il non uscire da casa dalla sera al mattino. I poliziotti bussano due volte, prima al citofono, poi all’ingresso dell’appartamento, e poi telefonano a casa, ma nessuno ha risposto. Ebbene, il difensore, l’avvocato Gero Lo Giudice, ha sostenuto che né Lo Giudice né la moglie hanno udito alcunchè, anche perché le loro condizioni di salute sono precarie. Inoltre, la Polizia ha telefonato al numero dello studio legale del figlio di Lo Giudice, non presente a Canicattì per ragioni professionali.

Ospedale Agrigento, chieste tre condanne per omicidio colposo

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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero, Manola Cellura, a conclusione della requisitoria, ha chiesto al Tribunale la condanna di tre imputati di omicidio colposo in servizio all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Si tratta della ginecologa Maria Concetta Rotolo, 60 anni, del pediatra Antonino Cutaia, 61 anni, e dell’infermiere Giovanni Moscato, 50 anni. Il processo è scaturito dalla morte, il 17 giugno del 2011, di un bambino figlio di una coppia di Licata, nato in sofferenza cardiaca e necessitante di un trasporto all’ospedale di Taormina attrezzato per l’intervento chirurgico. Alla ginecologa, per la quale sono stati chiesti 2 anni e 8 mesi di reclusione, si contesta di non avere diagnosticato in tempo la patologia cardiaca di cui avrebbe sofferto il bimbo. Cutaia, per il quale sono stati chiesti 3 anni, e Moscato, per il quale è stato chiesto 1 anno di reclusione, rispondono invece di non avere provveduto a controllare che la culletta termica, a bordo dell’ambulanza in partenza da Agrigento, fosse regolarmente operativa e funzionante.

Il Liceo “Empedocle” a Teleacras (video)

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Liceo Classico "Empedocle"

Il Liceo classico “Empedocle” di Agrigento in visita a Teleacras: in proposito uno Speciale è in onda oggi al termine del Videogiornale.

In Cassazione 14 anni e 6 mesi a Patrizia Messina Denaro

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La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che il 10 ottobre del 2016 ha condannato a 14 anni e 6 mesi di carcere, per associazione mafiosa, Anna Patrizia Messina Denaro, sorella del boss latitante Matteo Messina Denaro. E’ stata inoltre confermata la condanna a 16 anni per il nipote del boss, Francesco Guttadauro. Zia e nipote sono ritenuti colpevoli di associazione mafiosa e anche di tentata estorsione a danno di Rosetta Campagna, una delle eredi di Caterina Bonagiuso, madrina di battesimo di Anna Patrizia. Il processo è frutto dell’operazione antimafia “Eden”, del 13 dicembre 2013. Confermate le condanne, altresì, di Antonino Lo Sciuto, a 13 anni e 6 mesi, e poi, 4 anni, per intestazione fittizia di beni, a Vincenzo Torino.

I 5 Stelle all’Ars (video intervista)

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L’attività parlamentare dei 5 Stelle all’Assemblea Regionale dall’inizio della legislatura: l’intervista al deputato agrigentino, originario di Favara, Giovanni Di Caro, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.