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Tra Sgarbi e Musumeci accordo sulla “separazione consensuale”

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Vittorio Sgarbi

E’ stata sancita ufficialmente la “separazione consensuale” tra il presidente della Regione e l’assessore ai Beni culturali dimissionario Vittorio Sgarbi. Nello Musumeci e il critico d’arte hanno concluso un accordo pacificatore. A Sgarbi sarà assegnato, a titolo gratuito, un incarico come consulente della Regione occupandosi, in particolare, dell’organizzazione di mostre e, quindi, delle attività espositive. Venerdì prossimo, 6 aprile, è atteso l’insediamento di Sebastiano Tusa, il Soprintendente del Mare, all’assessorato ai Beni Culturali al posto di Sgarbi. Tutto ciò rientrerebbe in un patto di condivisione e collaborazione tra Musumeci, dunque “Diventerà Bellissima”, e il coordinatore di Forza Italia e presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, sia in occasione dell’approvazione del bilancio e della finanziaria, sia in riferimento alle prossime Amministrative del 10 giugno.

Inchiesta “Antinoro”, condannato il medico Galati

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A Palermo, al palazzo di giustizia, il Giudice per le udienze preliminari, Nicola Aiello, ha condannato a 3 anni di reclusione il medico Domenico Galati, imputato di voto di scambio politico-mafioso nell’ambito dell’inchiesta in cui è stato inquisito il presunto destinatario dei voti dei clan, l’ex eurodeputato del Pid, Antonello Antinoro, poi assolto, in parte per prescrizione, dal reato di corruzione elettorale. Il medico Galati sarebbe stato tramite tra Antinoro e i boss di Resuttana e Pallavicino, offrendo a disposizione il proprio studio medico per gli incontri fra i mafiosi e il politico. Secondo la Procura di Palermo, nello studio medico di Galati sarebbe avvenuta la consegna del denaro, dai 3 ai 5mila euro, con cui Antinoro avrebbe comprato i voti di Cosa nostra.

Voto di scambio, arrestati Salvino Caputo e il fratello

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Salvino Caputo

I Carabinieri del Comando provinciale di Palermo, coordinati dal colonnello Antonio Di Stasio, hanno arrestato l’ex deputato regionale Salvino Caputo, dirigente della Lega, indagato di voto di scambio. L’ex parlamentare, avvocato di Monreale, commissario straordinario per i comuni della provincia di Palermo della Lega durante le elezioni Politiche, è ristretto ai domiciliari su ordine della Procura della Repubblica di Termini Imerese. I domiciliari sono stati imposti anche al fratello, Mario Caputo, avvocato, candidato non eletto alle Regionali nella lista della Lega. Un terzo provvedimento cautelare è stato emesso a carico di Benito Vercio, 62 anni, di Termini Imerese, ritenuto un procacciatore di voti. Nel corso delle indagini, la Procura di Termini Imerese, diretta da Ambrogio Cartosio, avrebbe accertato 12 episodi di compravendita di voti in cambio di promesse di posti di lavoro o altre utilità. Nel 2013 Salvino Caputo è stato costretto a dimettersi da deputato regionale perché nei suoi confronti fu definitiva una condanna ad 1 anno e 5 mesi per tentato abuso d’ufficio allorchè, da sindaco di Monreale, tentò di annullare alcune multe.

Il giorno di Guazzelli (video interviste)

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Oggi mercoledì 4 aprile, ricorre il 26° anniversario dell’omicidio del maresciallo maggiore Giuliano Guazzelli, originario di Menfi, memoria storica antimafia nell’Agrigentino, conosciuto tra gli investigatori come “Il mastino”, medaglia d’oro al valor civile alla memoria. La cerimonia di commemorazione è iniziata ad Agrigento al Santuario di San Calogero con una Santa Messa a cui hanno partecipato i familiari, le autorità locali civili e militari. Poi è stata deposta una corona d’alloro sul viadotto Morandi, luogo dell’agguato, dove sorge la targa commemorativa.

Le immagini e le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Dalle Politiche alle Amministrative (video)

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Le Amministrative dopo le Politiche sarebbero utile traccia per la formazione del governo nazionale. E in Sicilia banco di prova per i 5 Stelle. I dettagli di rilievo.

E’ trascorso un mese dalle elezioni Politiche, e tra due mesi sarà la volta delle Amministrative, in un contesto politico ribollente di incertezze e del tutto imprevedibile, per colpa della legge elettorale che ha innalzato troppo l’asticella del premio di maggioranza, al 40%, provocando l’attuale ingovernabilità, a meno di fidanzamenti teoricamente improponibili. In tutta Italia, dopo le Regionali in Molise il 22 aprile e in Friuli Venezia Giulia il 29 aprile, il prossimo 10 giugno saranno 797 i Comuni alle urne per rinnovare i consigli comunali ed eleggere i sindaci. In Sicilia sono 137 i Comuni interessati dal voto, quindi uno su tre, tra cui cinque capoluoghi di provincia, Catania, Messina, Siracusa, Ragusa e Trapani. E nell’Agrigentino sono 16 i Comuni in campagna elettorale: Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano di Quisquina. E sono tutti Comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti, e dunque dove si vota con il sistema maggioritario a turno unico: sarà eletto sindaco colui che ottiene il maggior numero di voti, e la lista collegata si aggiudica i 2/3 dei seggi del consiglio comunale. A Licata, invece, che ha più di 15mila abitanti, si vota con il doppio turno: se al primo turno nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta (50% più 1 dei voti), si procede al ballottaggio nella seconda domenica successiva tra i due più votati. Probabilmente i risultati alle Amministrative saranno una traccia utile per formare il governo nazionale, almeno così è secondo il leader della Lega, Matteo Salvini, che, prossimo alle consultazioni, ha dichiarato: “Una bella vittoria del centrodestra lancerebbe un bel segnale al Quirinale”. E, ovviamente, le Comunali in Sicilia rappresenteranno un banco di prova per il Movimento 5 Stelle che alle Politiche del 4 marzo ha sbancato tutti i seggi con un “cappotto” da ko. Particolare attenzione è riservata ai tre Enti Locali di maggiore peso, Trapani, Catania e Messina. A Trapani il Comune è commissariato dopo le elezioni dello scorso anno quando al ballottaggio non è stato raggiunto il quorum dei votanti necessario per eleggere l’unico candidato in corsa dopo il ritiro dell’inquisito Girolamo Fazio. Il Partito Democratico ricorre alle Primarie, forse domenica 15 aprile. Il centrodestra è diviso tra Giuseppe Guaiana, in sintonia con l’ex senatore Antonino D’Alì, e Giuseppe Maurici, gradito a Gianfranco Micciché. Il Movimento 5 Stelle ha indicato, non ancora ufficialmente, Giuseppe Mazzonello. E poi, a Catania, il Partito Democratico ricandida l’attuale sindaco Enzo Bianco. E il centrodestra lancia in corsa l’eurodeputato Salvo Pogliese, di Forza Italia. E il Movimento 5 Stelle propone il docente Giovanni Grasso. Infine a Messina si ricandida il sindaco uscente Renato Accorinti, e poi competono il deputato regionale Cateno De Luca, di Sicilia Vera, e Marina Trimarchi per la Lega Salvini. Il candidato del centrodestra è il professore Dino Bramanti. E il Partito Democratico non ha deciso se votare alle Primarie per la scelta del candidato oppure candidare Felice Calabrò o Antonio Saitta. Il Movimento 5 Stelle scommette sul capo dell’Ispettorato del Lavoro, Gaetano Sciacca. E i centristi di Casini sarebbero pronti a confermare la candidatura a sindaco di Giovanni Ardizzone, ex presidente dell’Assemblea Regionale.

Agrigento, multati 22 “lanciatori” di rifiuti in strada in due giorni

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Il Comune di Agrigento informa che appena nelle ultime ore, tra le giornate di Pasqua e di Pasquetta, 22 persone sono state scoperte e multate dagli agenti della Polizia Municipale di Agrigento, bloccati o fotografati, dopo aver abbandonato sacchetti di spazzatura in strada. Dunque, prosegue, 24 ore su 24, l’operazione di controllo dei Vigili urbani in città e nelle periferie, al fine di scoraggiare l’incivile usanza di abbandonare i sacchetti della spazzatura anziché differenziare come è d’obbligo e come differenzia la maggior parte delle persone. Agenti della Polizia Locale su auto-civetta da giorni presidiano alcune zone della città a caccia di incivili. E sono in funzione alcune telecamere nascoste che “fotografano” quanti si disfano delle immondizie abbandonandole ovunque. Ai ventidue “pescati” in flagranza sono stati elevati verbali da 600 euro ciascuno. L’operazione di controllo del territorio contro le discariche abusive e gli incivili che abbandonano i rifiuti proseguirà a tempo indeterminato.

La Sicilia meta preferita in occasione delle vacanze di Pasqua

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La Sicilia si è rivelata la meta preferita dagli italiani in occasione delle vacanze di Pasqua. Catania è la città italiana prediletta, e Palermo è terza dopo Milano. Cosi è secondo Jetcost, un motore di ricerca di voli e hotel, dove, tra l’altro, si legge: “Attratte da spiagge, sole, temperature miti, ma anche dal fascino del suo patrimonio culturale, le famiglie hanno preferito trascorrere il weekend di Pasqua in terra sicula. Il derby in casa è vinto da Catania, che si piazza prima per preferenze. Il capoluogo etneo è quello prescelto come prima tappa da cui partire per visitare l’Isola non solo per gli italiani, ma anche per gli stranieri. Si rivela infatti la seconda meta preferita dai turisti tedeschi, sesta per inglesi e olandesi, ottava per i britannici ed è tra le dieci città più ricercate dagli spagnoli. Medaglia di bronzo per il capoluogo siciliano, Palermo, la terza città più ricercata dagli italiani, quinta meta per i francesi, sesta per i tedeschi e ottava per gli spagnoli. Non è una sorpresa che sia Catania la prima destinazione scelta dagli italiani per Pasqua 2018 – si legge ancora su Jetcost. È una città che può offrire tante cose insieme. Perfetta anche come punto di partenza per visitare la Sicilia Orientale, fare un’escursione a Taormina, a Siracusa, sull’Etna, oppure per una fuga anticipata al mare, per un primo assaggio prima dell’estate. E Palermo, l’altra grande città della isola, è un’altra meta ideale, piena di tesori”.

Fondi Ue “distratti”, la Sicilia condannata dal Tribunale Europeo

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Il Tribunale Europeo ha condannato l’Italia, che si rivarrà sulla Sicilia, per l’utilizzo illegittimo di 380 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Si tratta del pacchetto di contributi che Bruxelles stanzia per aiutare i disagiati e diminuire il tasso di disoccupazione. Tra il 2005 e il 2006 la Regione Sicilia avrebbe utilizzato parte di tali contributi, 380 milioni di euro, per coprire le spese dei precedenti corsi di formazione professionale. Più in particolare, per evitare il disimpegno dei fondi europei non utilizzati, e per risparmiare somme del bilancio regionale, i dipartimenti Formazione e Programmazione dell’epoca caricarono la spesa dei corsi di formazione professionale nel Fondo sociale europeo. La Regione Sicilia ha presentato appello, attraverso l’ambasciata italiana, ma il Tribunale Europeo lo ha respinto. Adesso la giunta Musumeci ha chiesto all’ambasciata italiana a Bruxelles di valutare un ulteriore appello avverso tale sentenza, nella speranza di poter ancora avere almeno una parte di quelle somme.

Agrigento, modifiche alla tassa di soggiorno

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Ad Agrigento si profilano delle modifiche alla tassa di soggiorno. Una delibera di giunta, appena approvata, dispone che dal prossimo primo giugno la tassa non sarà pagata oltre la quarta giornata di pernottamento in città. La stessa delibera, che incoraggia dunque le permanenze più prolungate, aggiorna le tariffe dell’imposta di scopo. Negli alberghi e residence ad una e due stelle, e in altre strutture turistico-ricettive come affittacamere, case e appartamenti per vacanze, residence, agriturismi e camping, si pagherà 1 euro a persona per i primi quattro pernottamenti, senza ulteriori costi aggiuntivi. Finora, invece, la tassa è richiesta per i primi tre giorni, con l’aggiunta di 10 centesimi a persona per i pernottamenti successivi. Solo per i bed & breakfast, alberghi e residence a 3 stelle, la tassa sarà di 2 euro, sempre per i primi quattro giorni, mentre per gli alberghi a 4 e 5 stelle si pagano 3 euro.

Agrigento, all’Addolorata una conferenza sullo scontro di Capo Matapan

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Ad Agrigento, giovedì prossimo, 5 aprile, alle ore 18:30, nella Cripta della Chiesa dell’Addolorata, la sezione di Agrigento dell’Unuci, l’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, e l’Anmi, l’Associazione nazionale marinai d’Italia, ha organizzato una conferenza sul tema: “Lo scontro di Capo Matapan”. Interverranno gli storici Gaetano Allotta, Salvatore Fucà e Giuseppe Todaro. Modera Carmelo Fenech. La conferenza sarà preceduta, alle 17:30, da una messa in suffragio dei Caduti ad opera di don Salvatore Falzone e don Lillo Argento.