La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 151mila euro all’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, nell’ambito di un’inchiesta in cui l’ex magistrato è indagato per peculato. Si tratta di un sequestro per equivalente disposto dal Tribunale su richiesta della Procura di Palermo. Ingroia, da amministratore unico di Sicilia e-Servizi, la società a capitale pubblico che gestisce i servizi informatici della Regione siciliana, avrebbe percepito indebitamente rimborsi di viaggio per 34mila euro e si sarebbe liquidato un’indennità di risultato sproporzionata rispetto agli utili della società: 117mila euro. Nelle indagini è coinvolto anche Antonio Chisari, già revisore contabile della stessa società. Ingroia, prima liquidatore della società (dal 23 settembre 2013), è stato successivamente nominato amministratore unico dall’assemblea dei soci, ed è stato in carica dall’8 aprile 2014 al 4 febbraio 2018.
Droga a Porto Empedocle, scarcerato Fratacci
Canicattì, rapina a mano armata a danno di un distributore di carburanti
A Canicattì, in via Giudice Saetta, in periferia, due banditi, travisati e armati di pistola, hanno rapinato il distributore di carburanti “Db”. I due, a bordo di una Fiat Uno di colore verde, hanno minacciato un dipendente e gli hanno rubato l’incasso della giornata, oltre 600mila euro. Indagano Polizia e Carabinieri.
Ad Agrigento si inaugura la sede del Tribunale del Consumatore
Ad Agrigento, oggi, venerdì 16 marzo, dalle ore 18:30 in poi, in via San Francesco d’Assisi 15, gli avvocati Adele Falcetta ed Eva Di Betta inaugureranno la sede di Agrigento del Tribunale del Consumatore, del patronato Cesap-Fapi, e del Caf. Tra gli obiettivi del Tribunale del Consumatore vi sono la difesa dei diritti e degli interessi individuali e collettivi degli utenti nei confronti di enti pubblici e privati, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, e lo sviluppo di una cultura del consumo responsabile ed eco-compatibile.
Agrigento, “Adele” al Posta Vecchia (video interviste)
Ad Agrigento, al teatro Posta Vecchia, in via Atenea, domani, sabato 17 marzo, alle ore 21, la Compagnia “Maschere Nude” rappresenterà in scena “Adele”, per la regia di Giovanni Marchione.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste allo stesso Marchione e all’attrice Angela Cusumano.
No al blocco raccolta, Agrigento scarica i rifiuti anche a Lercara
L’impresa Iseda, capogruppo del consorzio di imprese che ad Agrigento si occupa della gestione del servizio di nettezza urbana, annuncia che è stato risolto il rischio del blocco della raccolta dei rifiuti, in ragione delle difficoltà di accesso alla discarica di Siculiana, ormai satura e al collasso. Infatti, il Comune di Agrigento ha autorizzato il conferimento della frazione secca residua a Lercara Friddi, in un deposito di proprietà dell’impresa Seap. A Siculiana la discarica raggiunge il limite giornaliero di rifiuti trattabili già intorno alle ore 11 del mattino e la conseguenza è che tutti gli altri autocompattatori trovano i cancelli chiusi.
Favara, celebrati i funerali di Emanuele Ferraro
A Favara sono stati celebrati nella chiesa di San Giuseppe artigiano i funerali di Emanuele Ferraro, 41 anni, il muratore vittima di un agguato a colpi di pistola giovedì 8 marzo in via Armando Diaz, innanzi alla sua abitazione, sorpreso intento ad entrare dentro il suo Fiat Fiorino bianco. La salma è stata ricomposta nella sala mortuaria del cimitero di Piana Traversa a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha proceduto, tramite un medico legale, all’autopsia. Dopo l’esame autoptico, e non essendo più necessari ulteriori accertamenti, il magistrato ha disposto la restituzione della salma ai familiari per la celebrazione delle esequie. Subito dopo il rito religioso la salma è stata accompagnata al cimitero di Piana traversa per la sua tumulazione.
L’avvocato Gaziano: “Sinatra chiarirà la sua estraneità ai fatti contestati”
“L’imprenditore Enzo Sinatra risponderà alle domande del Giudice per le indagini preliminari, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, e chiarirà la sua estraneità ai fatti di abuso d’ufficio e di falso che gli sono contestati”. Così afferma il difensore di Sinatra, l’avvocato Nino Gaziano, a seguito dell’arresto ai domiciliari dello stesso Sinatra per l’acquisto, oltre l’estensione consentita, di un terreno del Demanio nell’area intorno a Villa Genuardi. Tale area è stata sottoposta a sequestro preventivo dal Gip Provenzano, ed è stata affidata provvisoriamente all’Ente Parco della Valle dei Templi. Ad occuparsi del procedimento sarà la Procura di Palermo allorchè l’abuso e il falso sarebbero stati commessi a Palermo.
Liborio Militello sceglie il giudizio abbreviato
Dopo il co-imputato, Antonio Massimino, 51 anni, di Agrigento, anche Liborio Militello, 50 anni, agrigentino, sarà giudicato in abbreviato. Militello è stato arrestato, insieme a Massimino, l’8 novembre del 2016 dalla Squadra Mobile di Agrigento per presunte tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso. I suoi difensori, gli avvocati Giovanni Castronovo e Carmelita Danile, hanno chiesto al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Fabrizio Molinari, l’ammissione al giudizio abbreviato. Attualmente Militello è libero, e osserva il solo divieto di dimora in provincia di Agrigento. E lo scorso 12 gennaio, la Procura presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha proposto l’applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale a suo carico in quanto ritenuto socialmente pericoloso.
Smaltimento illegale rifiuti, cinque operai arrestati a Ravanusa
I Carabinieri della stazione di Ravanusa hanno arrestato cinque operai, un licatese di 56 anni, un catanese di 53 anni e tre originari di Barcellona Pozzo di Gotto, impiegati in una impresa di costruzioni, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto. I cinque sono stati sorpresi intenti a bruciare rifiuti pericolosi, in particolare materiali plastici, all’interno di una scuola materna a Ravanusa, anziché smaltirli affidandoli a imprese specializzate. I cinque operai risponderanno di combustione illecita di rifiuti pericolosi, con l’aggravante di aver agito nell’esercizio di un’impresa, ottenendo un notevole abbattimento dei costi.