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Incendio hotspot Lampedusa, arrestati quattro tunisini

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I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, capitanati da Giovanni Minardi, hanno arrestato quattro tunisini, presunti responsabili di avere appiccato, giovedì 8 marzo, un incendio al centro d’accoglienza a Lampedusa, adesso chiuso temporaneamente dal ministero dell’Interno. I quattro africani, secondo gli investigatori, avrebbero incendiato la struttura al fine così di essere trasferiti altrove, sulla terraferma, e potersi di conseguenza dileguare. L’inchiesta a carico dei quattro tunisini, tutti ventenni, è coordinata dalla sostituto procuratore di Agrigento, Paola Vetro. Peraltro, i migranti hanno tentato finanche di impedire l’intervento dei Vigili del fuoco, così da aggravare ancor più i danni. Sono reclusi nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento.

A Sciacca in cantiere il mercato del pescatore

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A Sciacca sono state avviate le procedure per l’attivazione del mercato del Pescatore, una struttura nel molo di levante del porto, nell’ambito dei finanziamenti ottenuti col Gac, il gruppo di azione costiera “Il sole e l’azzurro – tra Selinunte, Sciacca e Vigata”, frutto di una convenzione stipulata nel 2013 con la Regione Siciliana. Il dirigente del settore patrimonio del Comune di Sciacca ha diramato un “avviso esplorativo e consultazione preliminare per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’affidamento del servizio di gestione”. La manifestazione di interesse dei soggetti interessati è attesa entro le ore 12 del 28 marzo.

Truffa all’Agea, la GdF di Caltanissetta sequestra 1,6 mln euro

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La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha sequestrato beni per 1 milione e 600mila euro a Maurizio Giuseppe Nicosia, 45 anni, di Enna, ritenuto affiliato all’omonimo clan di Villarosa di Cosa Nostra, già arrestato per traffico di droga, tentativo di omicidio e indebita percezione di contributi pubblici nel settore agricolo, e sottoposto, dal 2003 al 2007, all’obbligo di soggiorno. Maurizio Giuseppe Nicosia avrebbe ceduto 80 ettari di terreno al fratello, Fabrizio Michelangelo, e alla cognata, Carmela Stagno, con un atto di vendita per 400mila euro stipulato nel 2011, e che la Procura antimafia di Caltanissetta ritiene fittizio, per continuare a chiedere e ottenere ingenti contributi comunitari dall’Agea. A Nicosia, al fratello e alla cognata, indagati per intestazione fittizia di beni e truffa aggravata con l’aggravante di avere agevolato la mafia, le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni, compreso il terreno ‘incriminato’, per un valore complessivo stimato in 1,6 milioni di euro.

Agrigento, all’Immacolata il Precetto Pasquale interforze

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Precetto Pasquale interforze Agrigento 2017

Ad Agrigento, domani, venerdì 16 marzo, nella Basilica dell’Immacolata, alle ore 11, si svolgerà la celebrazione del Precetto Pasquale Interforze, in presenza delle autorità istituzionali, civili, religiose e militari della Provincia. La celebrazione sarà presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento, il Cardinale Francesco Montenegro, e concelebrata dal Cappellano Militare Capo della Guardia di Finanza (Don Mario Raneri), dal Cappellano Militare dell’Arma dei Carabinieri (Don Salvatore Falzone), dal Cappellano della Polizia di Stato (Don Antonio Lalicata) e dal Parroco della Basilica dell’Immacolata di Agrigento (Don Giuseppe Veneziano). Parteciperanno le rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia.

Intensa attività della Polizia Provinciale agrigentina

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La Polizia Provinciale di Agrigento, agli ordini del comandante Vincenzo Giglio, nell’ambito dei controlli contro la cartellonistica pubblicitaria abusiva, dall’inizio del 2017 ha controllato a tappeto 31 strade provinciali al fine di scoprire e sanzionare insegne e cartelloni pubblicitari installati senza la preventiva autorizzazione della Provincia di Agrigento, con il pagamento dei relativi oneri. Sommando l’avanzo di cassa del 2016 e gli introiti del 2017, la Provincia di Agrigento, dagli oltre 2mila verbali emessi, ha ricavato circa 170mila euro, di cui oltre 143mila euro sono stati poi destinati all’incremento della sicurezza sulle strade, in particolare alla manutenzione ordinaria del manto stradale, l’adeguamento a norma e la sostituzione delle barriere, e l’aggiornamento della segnaletica.

Furto cartelli stradali, inseguito e arrestato

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Gli agenti della Polizia Stradale di Agrigento, capitanati da Andrea Morreale, hanno arrestato un uomo originario del Marocco e residente ad Aragona. H K, sono le iniziali del nome, è stato sorpreso a rubare cartelli della segnaletica stradale in un deposito dell’Anas. Ha tentato la fuga lungo la statale 189 ma è stato inseguito e ammanettato per furto aggravato, e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato d’ebbrezza alcolica perché ubriaco. L’arresto è stato convalidato. Al marocchino è stato imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Porto Empedocle, arresto per 100 grammi di hashish

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A Porto Empedocle i Carabinieri hanno arrestato Pietro Fratacci, 29 anni, sorpreso in possesso, nel corso di una perquisizione domiciliare, di 100 grammi di hashish. Fratacci, che risponde di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, è difeso dall’avvocato Daniele Re ed è ristretto ai domiciliari.

Annullata la sospensione dal servizio del direttore dello Iacp di Agrigento

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La sede dello Iacp di Agrigento

La Cassazione, accogliendo il ricorso dei difensori, gli avvocati Nicolò Grillo e Antonino Manto, ha sentenziato che il direttore dello Iacp, l’Istituto autonomo case popolari, di Agrigento, Ulisse Sajeva, non ha commesso alcun abuso d’ufficio nel calcolo della sua retribuzione. Di conseguenza l’ordinanza precedente che ha sospeso Sajeva per sei mesi dal servizio è stata annullata senza rinvio. Nel frattempo la Procura della Repubblica di Agrigento ha notificato a Sajeva l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, e l’indagato ha 20 giorni di tempo per opporre atti a propria difesa.

Casteltermini, pistolero attende il sindaco, arrestato

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Casteltermini

A Casteltermini un uomo di 62 anni si è presentato al Municipio, affermando di attendere il sindaco per conferire con lui. A fronte dell’atteggiamento nervoso dello stesso, un Vigile Urbano ha telefonato ai Carabinieri, che sono intervenuti sul posto e hanno perquisito il pensionato sorprendendolo in possesso di una pistola a tamburo calibro 38, con matricola abrasa, carica con 5 colpi, pronta a sparare. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per porto illegale di arma da fuoco. E’ recluso in carcere. La pistola e le cartucce sono state sequestrate e saranno oggetto di esame balistico.

Gallo (FI): “Il recupero del funzionamento della diga Gibbesi in Commissione all’Ars”

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La diga Gibbesi

Riccardo Gallo
Il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, ha chiesto al presidente della Commissione Agricoltura, Orazio Ragusa, di convocare in Commissione i soggetti a vario titolo interessati al ripristino del funzionamento della Diga Gibbesi, invitando in audizione, tra gli altri, il commissario del consorzio Gela 5, ente gestore della diga Gibbesi, le organizzazioni dei produttori agricoli di Ravanusa, Campobello di Licata, Licata, Sommatino, Naro e Canicatti, i sindaci dei paesi interessati, i capi dell’ispettorato agrario sia di Agrigento che di Caltanissetta, e gli assessori regionali all’Agricoltura e quello alle Infrastrutture. Pochi giorni addietro l’onorevole Gallo ha compiuto un sopralluogo, su sollecitazione di alcuni produttori agricoli locali e di alcuni amministratori, sulla diga Gibbesi. Gallo ha anche incontrato il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, e ascoltato il capo dell’ispettorato dell’agricoltura della provincia di Agrigento, Aldo Brancato. Lo stesso Riccardo Gallo commenta: “La Diga Gibbesi è un importante invaso costruito tra Ravanusa e Sommatino che potrebbe garantire una fornitura idrica continua alle campagne dell’agrigentino e del nisseno. Mi sono fatto portavoce del grido d’allarme del territorio e degli agricoltori che potrebbero serenamente affrontare la stagione irrigua attingendo dall’invaso Gibbesi ed invece sono costretti a soffrire o, peggio, ad estirpare i vigneti per una inerzia sul completamento della canalizzazione che dura da 25 anni”.