Il ministero dell’Interno ha deciso la temporanea chiusura dell’hotspot, il centro d’accoglienza per migranti a Lampedusa, già teatro di disordini e intemperanze degli extracomunitari ospiti legate, soprattutto, alla permanenza nella struttura parecchio tempo prima di altre destinazioni. In proposito interviene il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, che afferma: “Le decisioni assunte al Viminale sulla chiusura temporanea dell’Hotspot di Lampedusa per consentire i lavori di ristrutturazione confermano quello che sosteniamo da tempo, e cioè che la struttura così com’é è inadeguata: evidentemente l’allarme che abbiamo lanciato più volte nel corso degli ultimi mesi era fondato. Durante il periodo di chiusura dell’Hotspot gli sbarchi saranno dirottati altrove, ed i migranti che raggiungeranno ugualmente l’isola saranno trattenuti il tempo necessario per l’identificazione e subito dopo trasferiti. L’amministrazione comunale seguirà da vicino questa fase e garantirà, come ha sempre fatto, la massima collaborazione con le istituzioni e le forze dell’ordine e di soccorso impegnate su questo fronte. Credo anche che si debba utilizzare questa fase per correggere gli errori del passato e per dare una nuova impostazione alla vocazione all’accoglienza della nostra isola”.
Giudice del Lavoro di Agrigento a favore di ex dipendente Guardia Finanza
Accogliendo le istanze del difensore, l’avvocato Alberto Cutaia, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Agrigento ha riconosciuto ad un ex dipendente della Guardia di Finanza, A B sono le iniziali del nome, transitato nei ruoli civili del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il diritto all’attribuzione del maggior trattamento economico retributivo, già goduto presso l’Amministrazione di provenienza. Infatti, all’atto del passaggio, il dipendente aveva subito una decurtazione del proprio stipendio che ha ritenuto illegittima. Per tale ragione, tramite l’avvocato Cutaia, si è rivolto al Tribunale di Agrigento. Il Giudice del Lavoro ha riconosciuto il diritto a percepire un assegno personale riassorbibile con i successivi aumenti contrattuali. In tal modo, è stato confermato l’orientamento giurisprudenziale che riconosce il mantenimento del maggior trattamento economico, per effetto del trasferimento. Al dipendente saranno pagati gli arretrati stipendiali con decorrenza dal 2012, oltre agli interessi legali.
“Inquinamento oleario”, assolto imprenditore di Sciacca
Il Tribunale di Sciacca ha assolto l’imprenditore oleario Mario Russo, 70 anni, di Sciacca, imputato di avere effettuato un’attività non autorizzata di stoccaggio di reflui industriali e di sversamento abusivo delle acque di vegetazione generate dalla molitura delle olive. La Procura saccense ha invocato la condanna al pagamento di un’ammenda di 15mila euro. Il difensore di Russo, l’avvocato Giuseppe Brancato, commenta: “E’ sempre gratificante veder riconosciuta da un tribunale l’oggettiva correttezza dell’operato di un’azienda che, peraltro, nel territorio si è sempre contraddistinta per la produzione di prodotti di altissima qualità nel rispetto delle leggi e dei regolamenti”.
Assolto commerciante di olio di Sciacca dall’accusa di frode
Il Tribunale di Sciacca ha assolto, perché il fatto non sussiste, dall’imputazione di frode in commercio, l’imprenditore Michele Bono, 51 anni, di Sciacca. Un suo quantitativo di olio, per un valore di circa 100mila euro, fu bloccato a La Spezia il 23 novembre del 2010 perché ritenuto non commestibile. Le perizie processuali hanno provato che proprio la lunga sosta in Liguria e l’esposizione alle escursioni termiche avrebbero trasformato l’extra vergine in lampante, quindi non commestibile. Cinque certificati di analisi del laboratorio delle dogane di Palermo hanno attestato che si trattava di extra vergine.
“Due” al teatro Pirandello, il cast in conferenza (video interviste)
Ad Agrigento, al Teatro Pirandello, ha debuttato ieri sera alle ore 21, e si replica oggi mercoledì 14 marzo alle 17:30, la commedia romantica “Due”, con Raoul Bova e Chiara Francini. Il cast al mattino di oggi in conferenza, insieme al sindaco, Calogero Firetto.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
La morte di Pierluigi Pirandello, la testimonianza del professor Agnello (video intervista)
La morte di Pierluigi Pirandello: in proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una testimonianza del professor Gaspare Agnello.
Respinto ricorso per dissequestro depuratore Sant’Anna
La Cassazione ha respinto il ricorso e ha confermato il sequestro del depuratore di Sant’Anna ad Agrigento disposto dal Tribunale, su richiesta della Procura, il 13 luglio del 2017. Il ricorso è stato presentato da Girgenti Acque, sotto inchiesta “per – si legge nelle contestazioni di reato – inquinamento ambientale in ragione del presunto costante e indebito sversamento di fanghi dall’impianto di depurazione delle acque nei corpi idrici recettori, nel fiume prima ed in mare aperto in seguito, con il superamento dei limiti tabellari”.
Sabato 24 e domenica 25 marzo le Giornate di Primavera del Fai
Sabato 24 e domenica 25 marzo si svolgerà la 26esima edizione delle Giornate di Primavera del Fai, il Fondo Ambiente Italiano. In proposito, sabato prossimo, 17 marzo, a Palermo, nella sala consiliare di Palazzo delle Aquile, alle ore 10:30, è in programma la conferenza di presentazione dell’evento. Interverranno il presidente del Fai Sicilia, Giulia Miloro, il capo delegazione di Palermo, Sabrina Milone, i presidenti della Regione e dell’Ars, Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè, il sindaco Leoluca Orlando e il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando.
Ars, il voto sul ddl Genovese conferma la crisi della maggioranza
Si aggrava la crisi politica all’interno di Forza Italia all’Assemblea Regionale. A Sala d’Ercole, in occasione del voto sul disegno di legge firmato da Luigi Genovese sul terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino a 3mila abitanti, i deputati azzurri Marianna Caronia, Rossana Cannata, Tommaso Calderone e Riccardo Gallo sono usciti fuori dall’aula, affossando la maggioranza all’Assemblea e provocando la bocciatura della proposta del capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, di esaminare il disegno di legge. In particolare, contro il rientro in Commissione del disegno di legge hanno votato 27 deputati, e 17, invece, sono stati i voti a favore. Dunque, ciò conferma le difficoltà della maggioranza all’Ars in attesa di un incontro-confronto con il coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè, annunciato ma che ancora non è stato programmato.