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Caltanissetta, interventi antidroga GdF

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I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Caltanissetta, nel corso di un servizio predisposto per la repressione ed il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno proceduto al controllo di numerosi soggetti nelle vie cittadine del centro storico nisseno. Tra l’altro sono stati identificati e segnalati all’Autorità prefettizia un italiano ed un extracomunitario intenti a consumare droga. E un cittadino originario del Ghana è stato denunciato per spaccio. Sono stati sequestrati 75 grammi di droga tra hashish e marijuana, divisi in 40 dosi, e circa 10 grammi del cosiddetto “Kahl”, un tabacco lavorato estero di commercializzazione vietata in Italia, tipicamente usato in Pakistan come tabacco da masticare.

Agrigento, due presunti ladri a giudizio abbreviato

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Due giovani agrigentini, arrestati in flagranza per avere, lo scorso gennaio, rubato e trasportato degli infissi dell’istituto scolastico Ipia, hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Si tratta di Salvatore Avarello, difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, e di Gioacchino Ripellino, difeso dall’avvocato Maria Santangelo.

L’avvocato Fabio Inglima Modica

Sbarchi di migranti nell’Agrigentino

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Due imbarcazioni in poche ore hanno raggiunto le coste siciliane. Una barca in vetroresina è approdata a Cala Palme a Lampedusa con a bordo 19 uomini, di cui due minorenni. I migranti sono stati condotti in una parte dell’hotspot dell’isola ancora fruibile dopo la chiusura causata da un incendio e i lavori di ristrutturazione in corso. E poi, tra le spiagge di Bova Marina e di Torre Salsa, nell’Agrigentino, alcuni cittadini hanno segnalato ai carabinieri la presenza di alcuni migranti lungo la statale. I militari hanno rintracciato e condotto in caserma una decina di persone. L’imbarcazione utilizzata per il viaggio è stata trovata a 50 metri dall’arenile, e la Guardia di Finanza l’ha trainata al porto di Porto Empedocle.

Sei arresti a Palermo, divieto di dimora ad un poliziotto

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A Palermo un’operazione congiunta condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza ha provocato l’arresto di sei persone e l’imposizione di un divieto di dimora. I sette sono indagati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione aggravata, reati contro la pubblica amministrazione e frode fiscale. Nell’ambito dell’inchiesta, che comprende anche la compravendita di preziosi, sarebbero coinvolti alcuni negozi di compro oro. I provvedimenti sono stati emessi a carico di Lorenzo D’Arpa, 58 anni, Paolo Dragna, 64 anni, Pietro Formoso, 69 anni, Francesco La Bua, 68 anni, Pietro Morgano, 70 anni, e Vincenzo Meli, 66 anni. A carico di Francesco Paolo Migliaccio, un ispettore della Polizia di Stato in servizio al commissariato Porta Nuova di Palermo, il Tribunale di Palermo ha imposto il divieto di dimora nel territorio del Comune di Palermo e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Bimbo morto di tumore, il padre picchia i medici

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A Palermo, all’ospedale pediatrico “Di Cristina”, il padre di un neonato ha aggredito e picchiato quattro medici dopo la morte del piccolo, operato subito dopo la nascita a causa di una grave forma di tumore. Uno dei medici aggrediti ha riportato un trauma cranico. In proposito interviene il direttore del Civico-Di Cristina, Giovanni Migliore, che afferma: “L’escalation di aggressioni ai medici e agli operatori degli ospedali non è più una questione di singoli e sporadici casi, ma sta assumendo sempre più i contorni di un fenomeno che non è più tollerabile, perché oltre a minacciare il lavoro di tanti professionisti, rischia di inficiare il diritto alla salute di tutti. Saremo parte civile per chiedere giustizia e tolleranza zero nei confronti di chi risponde con la violenza ingiustificata al quotidiano impegno di competenza e sacrificio dei nostri professionisti in difesa dei bambini”.

Ladri ancora a lavoro a San Leone

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Ad Agrigento ancora ladri a lavoro a San Leone. Dopo il recente colpo in Via del Sole, adesso è stata svaligiata una villetta in Via dei Garofani. Tra l’altro i malviventi si sono impossessati di una preziosa bicicletta da corsa appesa ad una parete, il cui valore si aggirerebbe intorno ai 4mila euro. Indaga la Polizia.

Agrigento, a scuola con il “Piedibus”

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Ad Agrigento è stato concretizzato da oggi un progetto di educazione alla salute, promosso dall’Azienda sanitaria provinciale, in collaborazione con il Comune e la Polizia Municipale di Agrigento. Si tratta del “Piedibus”, ovvero i bambini diretti a scuola che marciano a piedi in fila indiana verso la propria scuola accompagnati da due adulti, spesso genitori, uno alla guida, quindi come autista, e l’altro invece dietro tutti. Il “Piedibus” compie un percorso a soste, raccogliendo lungo la strada altri bambini diretti verso la stessa scuola. Oggi è stata la volta degli alunni diretti alla scuola “Maria Montessori” a San Leone, e domani invece sarà la volta del Villaggio Peruzzo, con il “Piedibus” verso la scuola “Manhattan”. E’ un’iniziativa che intende sensibilizzare i più giovani verso l’attività fisica.

Agrigento, tre denunciati per furto aggravato d’acqua

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Ad Agrigento i Carabinieri hanno denunciato a piede libero, per furto aggravato, tre persone di Porto Empedocle, sorprese in contrada Fondacazzo, tra Agrigento e Villaseta, a rubare acqua dalla rete pubblica. I tre, tramite un allaccio abusivo alla condotta pubblica e con delle tubature, hanno dirottato l’acqua potabile in una cisterna posta sopra un autocarro di loro proprietà. Il mezzo è stato sequestrato.

Guida in stato di ebbrezza, 7 mesi ai domiciliari

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A Porto Empedocle, i poliziotti del locale Commissariato, coordinati dal vice Questore, Cesare Castelli, hanno arrestato un uomo di 38 anni . Su ordine del Tribunale di Sorveglianza di Palermo, l’empedoclino sconterà 7 mesi di reclusione ai domiciliari per il reato di guida in stato di ebbrezza.

Diffamazione, Angelo Cutaia: “Petrotto non è stato assolto pienamente”

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L’ex sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, assolto dalla Corte d’Appello di Palermo dall’imputazione di diffamazione a danno dell’ingegnere racalmutese Angelo Cutaia? Non è esattamente così secondo lo stesso Angelo Cutaia che replica: “Non si tratta di un’assoluzione piena. La Corte ha pronunciato assoluzione per due soli dei numerosi episodi diffamatori, mentre ha dichiarato la prescrizione, ovvero non doversi procedere per il lungo tempo trascorso dalla commissione dei fatti che hanno leso la mia onorabilità. Solo le lungaggini processuali hanno consentito a Petrotto di non essere condannato per le diffamazioni contro di me sino al febbraio 2010. Inoltre, la Corte d’Appello ha confermato la sentenza del tribunale di Agrigento per il risarcimento del danno subito da me, parte civile con il patrocinio dell’avvocato Giuseppe Bongiorno, a cui conferirò mandato anche per il recupero delle spese di risarcimento che Petrotto dovrà pagare per le due condanne subite. La condotta penale, per effetto della prescrizione, non è più sanzionabile, ma in sede civile chiederò la condanna del Petrotto a risarcire i danni arrecatimi. Inoltre, Petrotto è stato condannato a rifondere le spese legali”.