A seguito del rigetto del ricorso da parte del Tar Lazio contro il provvedimento di revoca della protezione, l’imprenditore di Bivona, testimone di Giustizia e presidente della relativa associazione nazionale, Ignazio Cutrò, ha scritto un messaggio-appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ignazio Cutrò, tra l’altro, afferma: “Chiedo al Capo dello Stato di fare tutto il possibile per proteggere la mia famiglia e sopratutto di fare chiarezza su come sia stato possibile che la commissione centrale del ministero degli Interni abbia revocato le speciali misure di protezione, mettendo così a grave rischio di vita la mia famiglia. Quello che fa più male sta proprio nelle parole intercettate dai carabinieri nel corso delle indagini: un capomafia confida nel fatto che lo Stato si stancherà di proteggere la famiglia Cutrò. Anzi per il capomafia questa è una certezza. Il nocciolo sta proprio nell’assoluta consapevolezza del capomafia che basterà semplicemente attendere che lo Stato si stufi di Ignazio: che lo faccia per risparmiare danaro e quindi per ridurre i costi della sua protezione oppure per il suo temperamento, per le sue proteste, poco importa. Il capomafia sa bene che deve soltanto attendere questo momento e potrà uccidere Ignazio Cutrò e la sua famiglia. Noi, se siamo uno Stato civile che vuole veramente sconfiggere le mafie e sostenere gli onesti cittadini che denunciano, dobbiamo infrangere, spezzare questa granitica certezza del capomafia che mai e poi mai lo Stato smetterà di proteggere i testimoni di giustizia”.
Canicattì, rapinata una farmacia
A Canicattì due malviventi, travisati al volto e armati di pistola, hanno rapinato la farmacia in via Antonino Sciascia. I rapinatori hanno arraffato il denaro in cassa e sono fuggiti. Bottino da quantificare. Indagini in corso.
Maltrattamenti e lesioni, arresto a Sciacca
A Sciacca è stato arrestato D C, sono le iniziali del nome, 52 anni. L’uomo risponde di maltrattamenti e lesioni a danno della moglie e del genero. Lui avrebbe, tra l’altro, colpito e ferito al volto il genero col remo di una barca. Lo scontro sarebbe insorto per questioni economiche. Moglie e genero sono stati soccorsi entrambi in ospedale.
Omicidio Vinci a Canicattì, giudizio immediato per Lodato
La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha disposto il giudizio immediato a carico di Daniele Lodato, 34 anni, di Canicattì, imputato dell’omicidio, il 18 giugno scorso, di Marco Vinci, 22 anni, anche lui di Canicattì. Il delitto è stato commesso in piazza Dante, nei pressi della chiesa di San Domenico. La prima udienza del processo, innanzi alla Corte d’Assise di Agrigento, è in calendario il 9 marzo. Il difensore di fiducia di Lodato, l’avvocato Luisa Di Fede, ha facoltà di scegliere eventualmente riti alternativi. La parte civile nel processo sarà rappresentata dall’avvocato Santo Lucia.
“Dimissioni Fontana”, l’intervento di Cardella (video intervista)
Il segretario provinciale della Confael di Agrigento, Manlio Cardella, interviene a seguito delle dimissioni dell’assessore all’Ambiente del Comune di Agrigento, Mimmo Fontana.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Cardella.
Blitz “Montagna” e Scorsone: nessuna connessione con concessionaria al Villaggio Mosè
Nell’ambito della maxi inchiesta antimafia, e non solo, “Montagna”, sono stati imposti anche quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I destinatari dei provvedimenti sono Vincenzo Valenti, 24 anni, di Favara, Nazarena Traina, 47 anni, di Cammarata, Viviana La Mendola, 39 anni, di Cammarata, ed Antonio Scorsone, 53 anni, di Favara. Pertanto, a scanso di equivoci, in riferimento a Scorsone, non si tratta affatto, e non vi è alcun riferimento o connessione, con la concessionaria di automobili Scorsone al Villaggio Mosè di Agrigento.
“Dimissioni Fontana”, l’intervento della consigliere Palermo
La consigliere comunale di Agrigento, Nuccia Palermo, interviene a seguito delle dimissioni dell’assessore all’Ambiente, Fontana. La Palermo, consigliere indipendente, afferma: “Critico l’opportunità temporale della conferenza stampa di Fontana e Hamel, perché si è svolta durante una seduta del consiglio comunale, mancando quindi di rispetto al consiglio comunale. Inoltre, sarebbe stato più opportuno che le dichiarazioni di Fontana e di Hamel fossero state rese al consiglio comunale. Il consiglio comunale ha diritto di conoscere quali siano le strategie e le tabelle di marcia che il nuovo assessore Nello Hamel intende portare avanti in tema di ambiente, acqua, depurazione, verde pubblico, riqualificazione dei quartieri e rifiuti. Attendiamo riscontri”.
“Dimissioni Fontana”, l’intervento del consigliere Borsellino
Successo per la tre giorni di “E più facile far piangere…che ridere”
Ad Agrigento, al Teatro Posta Vecchia, in via Atenea, ha riscosso ampio successo di pubblico e di consensi la tre giorni dello spettacolo “E’ più facile far piangere…che ridere”, scritto e diretto da Simona Carisi, e rappresentato in scena dagli “Scapellati”, tra la stessa Carisi, come un’Anna Marchesini in veste siciliana, Angelita Butera, Giugiù Gramaglia e Tonino Migliaccio. Tutto esaurito tra i posti disponibili, e applausi scroscianti a termine dello spettacolo, leggero e divertente.
Oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un contributo video, a conclusione di una serata, quando anche il primario medico agrigentino Salvatore Bennici è stato protagonista sul palco.