Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha confermato gli arresti domiciliari a carico dell’imprenditore alberghiero di Agrigento, Fabrizio La Gaipa, 42 anni, arrestato lo scorso 14 novembre per presunta estorsione a danno di alcuni dipendenti del suo albergo. Il giudice ha risposto no alla richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai difensori, gli avvocati Diego Galluzzo e Calogero Petix. Secondo il giudice Zammuto “le esigenze cautelari sono immutate, e gli assunti difensivi sono deboli e non provati”. Confermato anche il divieto di dimora ad Agrigento imposto al fratello Salvatore La Gaipa, 46 anni.
Palma di Montechiaro, due cartucce recapitate a un bracciante agricolo
A Palma di Montechiaro un bracciante agricolo di 51 anni ha scoperto due cartucce calibro 7,65 all’interno della cassetta della posta della sua abitazione. L’uomo ha presentato denuncia ai Carabinieri, impegnati adesso nelle indagini. Le cartucce sono state poste sotto sequestro.
Mafia, maxi blitz a Palermo
Oggi martedì 21 novembre è stato il giorno di un maxi blitz antimafia dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Palermo. Sono 27 gli arresti eseguiti contro altrettanti presunti affiliati alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia presso la Procura, hanno svelato i presunti vertici della cosca, nominati dagli appartenenti al clan tramite un vero e proprio meccanismo elettorale. Nelle misure cautelari si ipotizzano i reati di associazione mafiosa, estorsione, esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa, traffico di stupefacenti, e trasferimento fraudolento di valori. L’inchiesta ha consentito di accertare il processo di riorganizzazione interna della ‘famiglia’ e la capacità di infiltrazione del tessuto economico locale, ricostruendo l’organigramma degli associati e individuando i capi attuali.
Palermo, il busto di Falcone restituito allo Zen
Dopo il grave danneggiamento vandalico compiuto lo scorso luglio, il busto di Giovanni Falcone è stato restituito al quartiere Zen a Palermo. La cerimonia di riconsegna si è svolta nella scuola intitolata al giudice vittima della strage di Capaci. Alla manifestazione, in via Marchese Pensabene, hanno partecipato, oltre alla sorella del magistrato Maria Falcone, il prefetto, Antonella De Miro, il questore, Renato Cortese, il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Di Stasio, il comandante della Guardia di Finanza Giancarlo Trotta, e il sindaco Leoluca Orlando. All’indomani del raid che decapitò l’opera, il segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia, assunse l’impegno del restauro dell’opera, eseguito da quattro giovani della facoltà di “Conservazione e restauro dei beni culturali” dell’Università di Palermo. I giovani hanno lavorato in alcune stanze del commissariato San Lorenzo. A restaurare il busto sono stati Gianluca e Jessica Di Paola, Martina Palermo e Giuseppe Contiguglia.
Quarto incidente mortale in Sicilia in due giorni
Ancora un incidente stradale mortale in Sicilia. Lungo la Palermo-Catania, nei pressi di Villabate, è morto Santo Alessi, 46 anni, di San Cataldo ma residente a Caltanissetta. Alessi, a bordo di un camion Iveco Turbo Daily, è stato intento a superare un altro tir, e, per cause in corso di accertamento, si è schiantato contro il guard rail. La barriera è entrata nella cabina, uccidendo il camionista. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, la Polstrada, due ambulanze del 118 e il personale Anas.
Ars, indagato anche Riccardo Savona
Oltre Cateno De Luca ed Edy Tamajo, un terzo deputato regionale eletto lo scorso 5 novembre è indagato, sotto inchiesta alla Procura di Palermo. Si tratta di Riccardo Savona, 65 anni, eletto nella lista di Forza Italia, con 6554 voti. A Savona sono contestate le ipotesi di reato di truffa e appropriazione indebita, in concorso con la moglie, Cristina Maria Bertazzo, nell’ambito di una serie di compravendite immobiliari ritenute dagli inquirenti fittizie, simulate, e strumentali alla consegna, da parte di investitori facoltosi, di somme di denaro in contanti. Si tratta di somme, circa mezzo milione di euro, che non sarebbero più rientrate, o rientrate solo in parte, ai legittimi titolari.
Ricettazione, arrestati tre romeni a Ribera. Refurtiva per 50mila euro
A Ribera i Carabinieri della Compagnia di Sciacca, della Tenenza di Ribera e della stazione di Calamonaci hanno scoperto un magazzino-covo colmo di refurtiva, tra tre costose selle da cavallo, casse musicali, apparecchiature elettroniche varie, computers, taniche di olio e di gasolio, un fucile ad aria compressa, trapani e utensili da lavoro, per un valore stimato di circa 50mila euro. Sono stati arrestati tre romeni, che risponderanno all’Autorità giudiziaria di ricettazione. Si tratta di Costalau Gheorghe, 24 anni, Ciobanu Mihaita Vladt, 22 anni, e Costalau Neculaie Alexandru, 23 anni, adesso reclusi nel carcere di Sciacca. I Carabinieri invitano i cittadini vittime di furti a recarsi alla caserma sede della Tenenza di Ribera, per il riconoscimento della refurtiva.
Agrigento, “Scellerata la scelta dell’area rifiuti differenziati a Villaseta”
Ad Agrigento, con ordinanza sindacale numero 226 del 31 ottobre 2017, il sindaco Firetto ha scelto un’area a pochi metri dalla piscina comunale a Villaseta per il conferimento dei rifiuti della raccolta differenziata. Ebbene, a seguito della segnalazione dei gestori della piscina, la quinta Commissione consiliare, presieduta dal consigliere comunale Pasquale Spataro, e composta dai consiglieri Civiltà, Sollano, Galvano e Fantauzzo, ha compiuto un sopralluogo. Il presidente Spataro, coordinatore cittadino di Forza Italia, rileva l’assoluta inopportunità di allestire un’area di raccolta di rifiuti a poca distanza non solo dalla piscina ma anche dai campi da tennis e dagli altri impianti sportivi su cui i privati hanno investito tanti soldi per rianimare, a loro spese e sacrifici, la “cittadella dello sport”. Lo stesso Pasquale Spataro aggiunge: “Ma esiste ad Agrigento ancora un assessore allo sport che tuteli gli interessi di queste associazioni che con grande fatica riescono a promuovere le discipline sportive in città? Ma sono mai condivisibili scelte del genere, di allocare una maxi discarica all’ingresso dei campi sportivi? Il sindaco Firetto, essendo manifesta e inconfutabile la scelleratezza di tale decisione, revochi in auto-tutela l’ordinanza. Nel frattempo la Commissione nelle prossime sedute predisporrà una mozione per restituire la giusta attenzione a dei luoghi che bisogna tutelare, a garanzia e rispetto dell’impegno e degli investimenti posti in essere da imprenditori validi e coraggiosi, che ancora credono nello sport, e che non possono essere mortificati e danneggiati in tal modo dall’amministrazione comunale”.
Agrigento, “Il belvedere Modugno sì, ma non a danno di Sinatra” (video intervista)
“Agrigento, il belvedere a Domenico Modugno sì, certo che sì. Ma non a danno del mecenate Francesco Sinatra”: ecco quanto rileva il professor Paolo Cilona, presidente del Cepasa, il Centro di promozione e azione sociale. L’intervista a Cilona è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, la seconda del “Teatro da Camera” (video)
Ad Agrigento al Circolo Empedocleo è stato in scena il secondo spettacolo teatrale della seconda edizione della rassegna “Teatro da Camera” a cura del Circolo Culturale “Empedocleo” presieduto da Giuseppe Adamo e del Pirandello stable festival di Mario Gaziano, entrambi direttori artistici. E’ stato rappresentato “Ettore e Achille, i miti della sfida”. In proposito un servizio è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.