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Truffa casa vacanze a Canicattì, tre denunciati

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Tre persone di Alcamo sono state denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Lo scorso agosto diversi canicattinesi hanno denunciato di avere pagato in anticipo l’affitto della casa per le loro vacanze, ma quando sono giunti sul posto si sono accorti di essere stati truffati. I tre hanno pubblicato degli annunci sui principali siti del settore con foto di un’abitazione estiva, di proprietà di una persona ignara di tutto, e poi hanno ottenuto gli acconti sulle prenotazioni su una postepay o tramite bonifici bancari. L’entità della truffa ammonta a circa 37mila euro.

Assenteismo al Comune di Aragona, chieste tre condanne

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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero, Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno a carico di tre impiegati comunali in servizio al Comune di Aragona imputati di assenteismo, tra truffa e peculato. Si tratta di Salvatore Bellanca, Angelo Buscemi e Alfonso Galluzzo.

Disagi imminenti lungo la strada statale 640

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Disagi imminenti, tra deviazioni e probabile confusione, lungo la strada statale 640 “Strada degli Scrittori” Agrigento – Caltanissetta. Lunedì prossimo 13 novembre e poi martedì 14 novembre la statale 640 sarà chiusa al traffico dal chilometro 10,600, che corrisponde allo svincolo Petrusa in territorio di Agrigento, fino al chilometro 16,400 che corrisponde allo svincolo Aragona Caldare-Favara. L’Anas spiega: “Il provvedimento è necessario per consentire al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di svolgere le proprie attività di verifica sull’andamento di opere in corso di realizzazione”.

Firme nell’Agrigentino per due proposte di legge Uil-UilA

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La Uil di Agrigento con Gero Acquisto e la UilA con Giovanni D’Angelo e Peppe Plicato annunciano comunica che anche in provincia di Agrigento è iniziata la raccolta di firme a sostegno di due proposte di legge, una su Naspi e Ape social e l’altra sulla genitorialità per rafforzare i diritti per madri e padri. Acquisto, D’Angelo e Plicato affermano: “Si tratta di due proposte di legge di iniziativa popolare che hanno avuto l’ok dalla Corte di Cassazione. La prima riguarda la Naspi per migliorare le tutele e gli ammortizzatori sociali oggi a forte rischio. E sull’Ape Social che taglia fuori gli stagionali. E l’altra sulla Genitorialità che non vuole snaturare lavoro e tempo da dedicare alla famiglia. Per firmare recatevi presso tutte le sedi del patronato Ital-Uil e del Caf-Uil,da lunedì a venerdì”.

Tentato omicidio a Ribera, sentenza d’Appello

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Il 9 ottobre del 2015, a Ribera, in una sala giochi, si è scatenato un tentato omicidio. I Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari Vincenzo e Stefano Scoma, di 32 e 24 anni. A causa della perforazione di un polmone, provocata dal fendente di un’arma da taglio inferto al dorso, il ferito è stato ricoverato in ospedale. La vittima e i due fratelli Scoma hanno iniziato a litigare attorno a un tavolo di biliardo. La lite, al culmine della discussione, è degenerata nell’accoltellamento. Ebbene, adesso i giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno confermato la sentenza di primo grado: 5 anni di reclusione per Stefano Scoma, e assolto il fratello Vincenzo, per non avere commesso il fatto.

Guasto al “Fanaco”, disagi idrici nell’Agrigentino

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Il Fanaco

Disagi idrici nell’Agrigentino allorchè ricorre un guasto, l’ennesimo, all’acquedotto Fanaco, gestito da Siciliacque, che ha di conseguenza interrotto la fornitura idrica al Comune di Casteltermini e ha ridotto la fornitura ai Comuni di San Giovanni Gemini, nonché a tutti quelli serviti dal partitore di Aragona, ovvero Agrigento, Aragona, Comitini, Favara e Porto Empedocle. Dunque, Girgenti Acque annuncia che a Casteltermini la distribuzione sarà limitata ed effettuata grazie alla fornitura proveniente dalla sorgente Chirumbo. E nei Comuni di Agrigento, Aragona, Comitini, Favara e Porto Empedocle, la distribuzione, seppur con delle limitazioni, sarà effettuata grazie alla fornitura proveniente dall’acquedotto Voltano. Anche nel Comune di San Giovanni Gemini, a causa della riduzione dell’ordinaria fornitura, la turnazione subirà degli slittamenti.

“La madre prostituta per giocare alle slot machine”

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A Siracusa è stato costretto dai Carabinieri in una Comunità giudiziaria per minorenni un ragazzino di 15 anni che avrebbe voluto che la madre si fosse prostituita per ottenere i soldi da giocare nelle slot machine. La Procura contesta al 15enne il reato di maltrattamenti in famiglia e tentativo di estorsione. Il ragazzo avrebbe picchiato più volte la madre, anche con una pietra e un ombrello, impedendole di uscire di casa. E ha spesso preso a botte anche il fratellino di 10 anni che avrebbe voluto difendere la madre. La donna, l’ultima volta, è scappata da casa rifugiandosi da amici, ma il 15enne l’ha rintracciata e ha continuato a picchiarla e a minacciarla.

“Esito Regionali”, l’intervento dei 5 Stelle di Raffadali

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L’attivista del Movimento 5 Stelle a Raffadali, Simona Catalano, interviene a seguito dell’esito delle elezioni Regionali del 5 novembre, e afferma: “Il cinque di novembre per il paese di Raffadali ha rappresentato una data significativamente importante: il Movimento Cinque Stelle ha ottenuto un grande successo ribaltando i dati di quelle che erano le più “quotate” forze politiche della cittadina. All’indomani dello spoglio elettorale per le strade del paese si respira un’aria nuova dettata da una speranza di riscatto per tutta la popolazione raffadalese che ha deciso con un segno particolarmente vigoroso e tangibile di manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti della politica regionale. Il Movimento Cinque Stelle a Raffadali, con 2830 voti a favore di Giancarlo Cancelleri pari al 45%, e con 1766 voti al Movimento pari al 30%, si appresta a diventare una delle più importanti realtà politiche del paese. Il Meetup Amici di Beppe Grillo di Raffadali ringrazia tutta la cittadinanza per l’impegno manifestato durante questa tornata elettorale. Il nostro compito non si ferma con le elezioni regionali, ma continua incessantemente per garantire al cittadino raffadalese un portavoce capace di rappresentare la popolazione 365 giorni all’anno”.

Arresto De Luca, interventi e reazioni

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Interventi e reazioni a seguito dell’arresto del neo deputato regionale, Cateno De Luca, eletto nel collegio di Messina, per evasione fiscale. Il già candidato presidente della Regione con il Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, afferma: “Musumeci chieda scusa ai siciliani per quest’onta indelebile, De Luca dovrebbe avere la dignità di dimettersi subito assieme a tutti gli altri impresentabili eletti il 5 novembre. I voti raccolti da condannati, arrestati e indagati per fatti gravi sono secondo i dati oltre 97 mila: ossia senza di loro il Movimento 5 Stelle sarebbe alla guida della Regione siciliana”. E Claudio Fava, anche lui candidato presidente della Regione con la Sinistra, afferma: “Noi lo avevamo detto a Musumeci: era meglio decidere di non candidarli gli ‘impresentabili’ anzichè invitare soltanto a non votarli: avremmo evitato l’umiliazione dell’arresto post-elezioni più veloce nella storia dell’Assemblea regionale siciliana”. E il presidente della Regione, Nello Musumeci, afferma: “Se nella fase di composizione delle liste qualcuno non ha seguito i miei reiterati inviti alla prudenza, tutte le scelte che dipenderanno da me, invece, saranno improntate a questo criterio, nel rispetto delle mie convinzioni e in coerenza con la mia storia personale, a cominciare dalla formazione della giunta. Per il resto, i provvedimenti della magistratura, alla quale rinnovo fiducia e apprezzamento, si rispettano e non si commentano, e la legge vigente mette le istituzioni al riparo da casi come quello odierno e la sua applicazione sarà garanzia di legalità”. Infine, la presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi, afferma: “Questo è un fatto gravissimo ma non è il primo, auguriamoci che possa essere uno degli ultimi. Il nome di De Luca era un nome non solo segnalatoci dal candidato Cancelleri, ma anche dalla Prefettura e dalla Procura competente. E’ l’ennesima dimostrazione che gli strumenti di cui disponiamo per tutelare l’elettorato attivo e passivo nel nostro Paese sono insufficienti”.

Arrestato un ras del pesce in Sicilia

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La Guardia di Finanza ha arrestato l’imprenditore di Gela, Emanuele Catania, 69 anni, uno dei nomi più conosciuti del settore ittico siciliano. Catania avrebbe intrattenuto un legame quasi ventennale con il clan dei Rinzivillo, così come hanno raccontato numerosi collaboratori di giustizia che hanno indicato l’imprenditore da sempre al servizio dello stesso clan fin dai primi anni 90 allorchè il boss Salvatore Rinzivillo avrebbe deciso di intraprendere un rilevante import-export di pesce tra la Sicilia, il Marocco, il Lazio e la Germania, in collaborazione con Francesco Guttadauro, già condannato per associazione mafiosa e figlio del boss di Brancaccio Giuseppe. Secondo gli inquirenti, Emanuele Catania avrebbe ottenuto l’intervento del clan Rinzivillo nei rapporti con altri imprenditori vicini ad altre famiglie mafiose siciliane. E i vertici del clan avrebbero utilizzato alcune floride attività commerciali locali per riciclare il denaro proveniente dai traffici di droga e dalle estorsioni.