Da martedì prossimo 14 novembre, che è la Giornata Mondiale del Diabete, a lunedì 20 novembre, le farmacie italiane offriranno gratuitamente l’autoanalisi della glicemia ai cittadini che lo vorranno, e li sottoporranno a un questionario anonimo, convalidato dalla comunità scientifica internazionale. Il risultato del test sarà elaborato in tempo reale: il cittadino potrà così sapere immediatamente quale rischio ha di sviluppare la malattia e sarà eventualmente invitato a rivolgersi al medico. Le farmacie che hanno aderito all’iniziativa cosiddetta “DiaDay”, riconoscibili dalla locandina che promuove la campagna, sono 7.600 sul territorio nazionale. E i cittadini possono trovare quella più vicina tramite il sito internet www.federfarma.it . Attualmente sulle reti Mediaset è in corso una campagna pubblicitaria, che ha come testimonial il famoso attore Pino Insegno, per invitare i cittadini ad effettuare lo screening in farmacia. Il presidente di Federfarma Agrigento, Claudio Miceli, commenta: “Nella nostra provincia partecipano alla campagna DiaDay 44 farmacie. È un’importante iniziativa di educazione sanitaria e di prevenzione sul territorio, che sfrutta appieno la capillarità della rete delle nostre farmacie, che confermano così il proprio ruolo di primo presidio del Servizio sanitario nazionale”.
Agrigento, scarcerati Massimino e Militello
Sono scaduti i termini di custodia cautelare, e il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Fabrizio Molinari, impegnato nel processo preliminare, ha concesso gli arresti domiciliari ad Antonio Massimino, 49 anni, di Agrigento, che indosserà il braccialetto elettronico. E a Liborio Militello, 50 anni, anche lui di Agrigento, è stato imposto il divieto di dimora in provincia di Agrigento. Massimino e Militello, imputati di tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso, sono difesi dagli avvocati Salvatore Pennica, Giovanni Castronovo e Carmelita Danile.
Processo “Chiara La Mendola”, ha deposto l’onorevole La Russa
Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, si è svolta un’altra udienza del processo per l’incidente stradale lungo via Cavaleri Magazzeni che il 30 dicembre 2013 ha provocato la morte di Chiara La Mendola, 24 anni. Ha testimoniato l’onorevole Angelo La Russa, suocero dell’ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. La Russa, tra l’altro, a fronte dell’accusa rivolta da alcuni familiari della vittima di avere tentato di rabbonire i La Mendola offrendo lavoro e denaro, ha affermato: “Ignazio La Mendola nella mia famiglia era trattato come un figlio, lo abbiamo aiutato dopo la tragedia perché era in una condizione drammatica e non perché temevamo una sua rappresaglia, anche perchè, peraltro, è una persona di una bontà estrema. È vero che diedi dei soldi a Ignazio La Mendola nella camera mortuaria, poche ore dopo la morte di Chiara, ma l’ho fatto per aiutare un uomo in difficoltà. Mio genero ha fatto solo il suo dovere di sindaco, tentando di trovare un lavoro al fratello minore di Ignazio e facendo stipulare un contratto alla moglie di Ignazio che collaborò durante la campagna elettorale per le Europee di Marco Zambuto all’imbustatura delle lettere”. Prossima udienza il 4 dicembre.
“Spacciatore durante i domiciliari”, condannato empedoclino
A fronte della richiesta di condanna a 4 anni di carcere da parte della Procura di Agrigento, il Tribunale ha condannato a 1 anno di reclusione James Burgio, 24 anni, di Porto Empedocle, arrestato lo scorso 2 febbraio dalla Polizia perché sorpreso in flagranza di reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. James Burgio, già detenuto ai domiciliari per altra causa, è stato sottoposto ad una perquisizione domiciliare indotta dalla presenza nell’abitazione di un soggetto pregiudicato. Ebbene, i poliziotti hanno scoperto addosso a Burgio e sequestrato 2 involucri con dentro complessivamente circa 75 grammi di cocaina. L’ empedoclino è difeso dagli avvocati Rosario Fiore e Salvatore Pennica.
Fiorello e la parodia di Musumeci
A poche ore dalla sua elezione, il nuovo presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha già una parodia. A proporla è stato il conterraneo Rosario Fiorello nel corso del suo show ‘social fonico’ Il Socialista, in diretta su Facebook e, ogni mattina alle 7, anche su Radio Deejay. Eccola dal minuto 16° in poi…
Pubblicato da Fiorello su Martedì 7 novembre 2017
“Regionali”, l’intervento di Forza Italia Giovani Agrigento (video intervista)
Le elezioni Regionali e, in particolare, i risultati nell’Agrigentino. Oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista alla coordinatrice provinciale di Agrigento e vice coordinatrice regionale di Forza Italia Giovani, Lilly Di Nolfo.
Prossima la 41° edizione del Premio “Telamone” nell’Agrigentino (video intervista)
Martedì prossimo, 14 novembre, a Favara, al Castello Chiaramonte, alle ore 16:30, iniziano le manifestazioni organizzate in occasione della 41esima edizione del Premio “Telamone”, promosso dal Cepasa, il Centro di promozione e azione sociale, diretto dal professor Paolo Cilona. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Cilona.
Luigi Genovese: “I 17mila voti sono merito mio”
Il terzo nella classifica dei candidati all’Assemblea regionale più votati in Sicilia è Luigi Genovese, 21 anni, figlio di Francantonio, eletto nella lista di Forza Italia nel collegio di Messina con 17.359 preferenze. Grazie al padre? Come si è più volte malignato? “No” – risponde Luigi Genovese, che aggiunge: “I voti sono stati dati a me, me li sono guadagnati sul campo conoscendo tanta gente e coinvolgendo i giovani che sono estranei alla politica. Conosco coloro che mi hanno votato, per prendere tante preferenze bisogna conoscere almeno il doppio delle persone. Silvio Berlusconi è un sole che illumina, come dimostra la sua ‘discesa in campo’ in Sicilia”.
Omicidio Di Stefano, 30 anni a Priolo
A Catania, al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale ha condannato a 30 anni di carcere Luca Priolo, 26 anni, che il 6 ottobre 2015 ha ucciso con 42 colpi di coltello la sua ex convivente, Giordana Di Stefano, 20 anni, da cui ha avuto una bambina oggi di 4 anni. Il giudice ha riconosciuto un risarcimento civile ai genitori, alla sorella e alla figlia di Giordana Di Stefano, assistiti dall’avvocato Ignazio Danzuso, e al centro antiviolenza ‘Galatea’, con l’avvocato Mirella Viscuso. Luca Priolo, che ha confessato il delitto, dopo l’omicidio è fuggito ma, grazie alle indagini dei Carabinieri di Catania, è stato rintracciato a Milano e arrestato alla stazione ferroviaria. Il giovane continua a negare la premeditazione, ribadendo che il movente è da collegare a un raptus provocato dalla volontà di lei a non revocare la denuncia per stalking nei suoi confronti.
Altra contestazione di calunnia per Massimo Ciancimino
Ancora indagini, nell’ambito di ulteriori contestazioni di reato, a carico di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino. Dopo l’imputazione di calunnia a danno dell’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, adesso gli è contestata la stessa ipotesi di reato a danno di Ugo Zampetti, attuale segretario generale del Quirinale. L’inchiesta è stata avviata dalla Procura di Palermo dopo la querela presentata da Zampetti. In un verbale di interrogatorio alle Procure di Palermo e Caltanissetta, Massimo Ciancimino ha indicato in una persona corrispondente a Ugo Zampetti il ‘signor Franco’, il fantomatico 007 che, secondo Ciancimino, avrebbe mantenuto i rapporti tra il padre e le Istituzioni, avallando il presunto accordo con Cosa Nostra a cavallo delle stragi mafiose. La circostanza riferita da Ciancimino non è mai stata ritenuta credibile dalle Procure siciliane.