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Agrigento, ConfCommercio: “Urgente intervenire al Viale della Vittoria”

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Francesco Picarella

Ad Agrigento ancora interventi in riferimento al degrado e alla condizione di pericolo in cui versa il Viale della Vittoria, tra alberi non potati che disperdono in quantità sul marciapiedi annerito e scivoloso dei frutti olivastri. Il presidente della ConfCommercio, Francesco Picarella, afferma: “Si tratta di un biglietto da visita squallido, che viene proposto ai turisti in visita alla città ed ai tanti fedeli che si apprestano a vivere una delle festività più sentite dall’intera cittadinanza, San Calogero. Conosciamo la difficile situazione delle casse comunali che probabilmente non hanno permesso la potatura degli alberi, ma alla luce del risultato visibile e sotto gli occhi di tutti, si rende necessario che l’amministrazione si attivi urgentemente affinché sia prevista, nel più breve tempo, una pulizia straordinaria anche in virtù dell’avvicinarsi della festa di San Calogero. Pur con grandi difficoltà le attività commerciali della zona provvedono quotidianamente a rendere vivibile la zona limitrofa alle proprie attività, ma occorre un deciso intervento per rendere nuovamente presentabile una così importante via”.

Piera Maria Loiacono candidata presidente Regione Sicilia

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Piera Maria Loiacono
Un altro, anzi un’altra, candidata a Presidente della Regione Sicilia alle prossime elezioni del 5 novembre. Si tratta della democristiana e autonomista Piera Maria Loiacono, per anni impegnata nell’attività politica a favore del suo paese, Campofelice di Fitalia, in provincia di Palermo, come consigliere e assessore. Piera Maria Loiacono sarà sostenuta dalla coalizione “Libertà e Democrazia” di cui sono parte il Movimento politico “Libertas”, il movimento politico “Veritas”, il Partito Liberale Italiano, Rinascita Socialdemocratica e la Lista civica “Per il Lavoro”. La stessa Loiacono afferma: “Intendo allargare la compagine anche alle forze liberal-socialiste e sinceramente autonomiste presenti in Sicilia con l’obiettivo di creare una forte coalizione di unità regionale. Tra i temi al centro del mio programma vi sono il lavoro, e il rilancio dell’autonomia statutaria della Sicilia, affinchè sia una Regione sempre più entità politica e non meramente amministrativa, e poi il federalismo fiscale e la lotta agli sprechi e alla corruzione”.

Immigrazione e ipotesi delittuose, due arresti a Menfi

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A Menfi sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza due incensurati che avrebbero fornito alloggio e supporto logistico ad un’associazione criminale, adoperandosi personalmente, insieme ad altri responsabili originari della Tunisia, per lo svolgimento di più traversate tra la Tunisia e l’Italia. Si tratta di Felice Montalbano, 59 anni, e Pietro Bono, 64 anni. Nell’abitazione di uno dei due arrestati si sarebbe rifugiato un tunisino ritenuto elemento di spicco del gruppo criminale, e che è stato arrestato lo scorso 6 giugno al culmine di un inseguimento che ha provocato la caduta e il grave ferimento di un finanziere. Il Tribunale di Palermo adesso ha disposto misure di custodia cautelare per tutti i 13 presunti responsabili delle ipotesi delittuose.

Lesioni personali aggravate, severe condanne a Casteltermini

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice monocratico del Tribunale, Alessandra Tedde, ha condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno Calogero, Stefano e Giuseppina Circo, e Vincenzo Militello, tutti di Casteltermini, imputati di lesioni aggravate in concorso perché nel 2012, in un appezzamento di terreno, avrebbero sfregiato, con un coltello, il volto dell’ex fidanzato della Circo, Stefano Severino.

Porto Empedocle, sviluppi nelle indagini dopo la morte di Lucrezia Pagliari

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A Porto Empedocle proseguono le indagini a seguito della morte di Lucrezia Pagliari, 68 anni, scoperta cadavere lo scorso 12 giugno nella sua abitazione, nel centro cittadino. Sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Agrigento sono state iscritte due donne che sono state badanti della Pagliari. Nel frattempo è stata ispezionata la cassaforte dentro la casa della donna, ma non è stato trovato nulla, né un testamento e nemmeno altri gioielli oltre i preziosi di cui invece non vi sarebbe più traccia dal momento della morte. Le due badanti sono indagate per il furto dei gioielli, e una delle due li ha restituiti in parte.

Scagionato direttore di banca a Campobello di Licata

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A Palermo, al palazzo di giustizia, il giudice per le indagini preliminari del tribunale, Cesare Vincenti, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Francesco Sillitti, 43 anni, di Campobello di Licata, difeso dall’avvocato Salvatore Manganello, che, nella qualità di Direttore dell’Agenzia di Palermo, la numero 8, della Banca Nazionale del Lavoro, è stato imputato di falso, allorchè avrebbe contravvenuto alle disposizioni concernenti l’obbligo di identificazione e di apposita verifica dell’identità dei clienti, senza che gli stessi clienti fossero presenti, nell’attivazione di 13 conti correnti presso l’Agenzia da lui diretta. L’avvocato Manganello, che ha citato, tra l’altro, la depenalizzazione del reato dal 6 febbraio 2016, ha ottenuto dal giudice l’archiviazione delle accuse.

Confisca definitiva dei beni ad Andrea Puntorno

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Andrea Puntorno
La Corte di Cassazione ha emesso la sentenza definitiva di confisca dei beni di Andrea Puntorno, 41 anni, di Agrigento, residente ad Agrigento ma domiciliato a Torino. A carico di Puntorno è stata inoltre confermata l’applicazione della misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 3 anni e il versamento di una cauzione di 2mila euro. Gli sono stati confiscati un appartamento a Torino del valore di 300 mila euro (intestato a lui e alla moglie), un’abitazione ad Agrigento, del valore di 200 mila euro (intestata alla moglie), e una moto del valore di 7.500 euro. Puntorno è stato inquisito nell’ambito di un’inchiesta su un presunto traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania e giunte sulle piazze di spaccio di Agrigento e Torino.

Mafia, chiesta in appello conferma condanna imprenditore Romano

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Calogero Romano
A Palermo, al palazzo di giustizia, in Corte d’Appello, la Procura Generale, tramite Rita Fulantelli, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la conferma della condanna inflitta in primo grado, a 6 anni e 6 mesi di reclusione, a carico dell’imprenditore di Racalmuto, Calogero Romano, 61 anni, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo la Dda di Palermo, Romano avrebbe intrattenuto rapporti d’affari con gli ex capimafia di Racalmuto, Maurizio Di Gati e Ignazio Gagliardo, che è stato dipendente dello stesso Romano, oggi pentiti e che lo accusano, e poi sarebbe stato in contatto con il già capo di Cosa nostra, Giuseppe Falsone. Romano, difeso dagli avvocati Salvatore Pennica e Nino Caleca, è stato in primo grado condannato a risarcire l’ex Provincia di Agrigento e la Regione Siciliana che si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Daniela Posante e l’Avvocatura di Stato. Prossima udienza il 30 ottobre per le arringhe difensive.

Agrigento, Spataro: “In via Nenni marciapiedi o foreste?”

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Ad Agrigento, dopo il Viale della Vittoria, con gli alberi che attendono da anni di essere potati e il percorso infestato da frutti olivastri che hanno annerito e reso pericolosamente scivoloso l’intero marciapiedi, e dopo le discariche, anche con materiali tossici, incombenti tra Cannatello e le Dune, lungo via Ruggero secondo e dei Giacinti, il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, interviene ancora e ha diffuso alla stampa delle fotografie – testimonianza del grave stato di degrado che ricorre in un’altra zona del centro cittadino, in via Pietro Nenni, ex Porta di Mare, dove la vegetazione ha invaso del tutto il marciapiedi rendendo impossibile il transito ai pedoni. Spataro afferma: “Quanto accade in via Pietro Nenni, con arbusti e piante che hanno interamente ostruito il percorso pedonale, e che sono prossime a rendere impossibile anche il posteggio dei mezzi, è la inoppugnabile prova di quanto la gestione e la manutenzione dell’ambiente e del verde pubblico siano del tutto ignorate dagli amministratori Firetto e Fontana, sindaco e assessore all’ambiente. Si tratta di una condotta omissiva, un oltraggio alla pubblica decenza e una grave mancanza di rispetto verso i cittadini contribuenti. In via Pietro Nenni bisognerebbe riuscire a volare per poter percorrere a piedi il tratto di strada. E ci si trova a due passi dal Municipio, dal teatro Pirandello, e dal centro storico, a danno, pregiudizio e beffa della vocazione turistica della città. E’ avvilente constatare a che livello di indifferenza si è giunti. L’Amministrazione ne tragga le dovute conseguenze. Diffidiamo invece che si assuma finalmente le sue responsabilità” – conclude Spataro.

Al Kaos “Caddi come una lucciola”

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Oggi mercoledì 28 giugno, ad Agrigento, nei pressi della casa natale di Pirandello, in contrada Kaos, il Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano, il Parco letterario Kaos di Bernardo Barone, e il Centro di promozione sociale Cepasa di Paolo Cilona, hanno organizzato l’evento “Caddi come una lucciola”, alle ore 3,30 della notte, alla stessa ora e a 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello. In proposito un servizio è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.