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Agrigento, assolta Graziella Ancona, l’intervento di Arnone

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Ad Agrigento, il Giudice d’Appello, Giuseppe Miceli, ha ribaltato la sentenza di condanna emessa in primo grado dal Giudice di Pace, e ha assolto Graziella Ancona dalle accuse di danneggiamenti e minacce che le sono state mosse tramite una querela di parte. Graziella Ancona è difesa dall’avvocato Giuseppe Arnone, che commenta: “La Giustizia ha trionfato. Spero che adesso la smettano di disturbare e molestare Graziella Ancona con queste accuse infondate. Speriamo che i querelanti si dissuadano da ulteriori e simili incredibili e calunniose iniziative.”

Maltempo e danni nell’Agrigentino, vertice in Prefettura

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Ad Agrigento, domani, martedì 14 febbraio, in Prefettura, alle ore 9.30, il prefetto, Nicola Diomede, ha convocato un incontro per la valutazione delle condizioni della viabilità interna dopo i recenti eventi meteo che hanno provocato notevoli danni nell’Agrigentino. Alla riunione sono stati invitati i vertici regionali e provinciali dell’Anas e della Protezione civile, il commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Agrigento, Roberto Barberi, i tecnici del settore Infrastrutture stradali del Libero Consorzio e i sindaci di Bivona, Santo Stefano Quisquina, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Burgio, Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini. Il Commissario Barberi annuncia: “Si farà il punto della drammatica situazione in cui versa gran parte della rete viaria, e che, a prescindere dai sia pur considerevoli eventi di pioggia e neve che hanno ulteriormente danneggiato i vari tracciati, necessita di urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che l’ente non è in grado di effettuare, nonostante le ripetute richieste di finanziamento dei progetti già redatti dai tecnici del settore Infrastrutture stradali che sinora non hanno portato all’effettiva disponibilità delle somme promesse dalla Regione Siciliana.”

Agrigento, Direttivo e programmi “Area Rinnovamento”

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Ad Agrigento, nei locali del bed and breakfast “Città dei Templi”, si è riunito il consiglio direttivo del movimento politico “Area Rinnovamento”, per eleggere le cariche direttive e tracciare le basi organizzative in prossimità delle competizioni elettorali. Presidente del Movimento è stato eletto all’unanimità dei votanti l’agrigentino Marcello Fattori. Vicepresidente, sempre all’unanimità, è stato eletto l’imprenditore ed ex vice Sindaco di Naro, Lillo Burgio. Lo stesso Marcello Fattori commenta: “Abbiamo voluto formare una squadra di persone di valore, che fa politica per passione e con l’unico scopo di servire la propria comunità di riferimento. Area Rinnovamento è nato pochi mesi fa con l’obiettivo di dare un tocco di novità alla vetusta ed inconcludente politica degli ultimi decenni, mettendo in campo gente seria, vicina alle problematiche del territorio e con idee e progetti che mirano alla risoluzione di tanti problemi rimasti irrisolti. Siamo già a lavoro per partecipare da protagonisti, con nostri candidati, alle prossime elezioni Amministrative che si terranno in primavera, alle Regionali di ottobre ed alle politiche.”

Mafia e turbativa appalti in Calabria, ai domiciliari 4 imprenditori agrigentini

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Lo scorso 19 gennaio, la Guardia di Finanza, nell’ ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria, contro affari e presunti affiliati al clan della Ndrangheta dei Piromalli, tra i 35 indagati in arresto ha arrestato anche 4 imprenditori agrigentini. Si tratta di Francesco Migliore, 56 anni, e Filippo Migliore, 47 anni, entrambi di Cammarata. E poi Alessio La Corte, 33 anni, e Vito La Greca, 39 anni, entrambi di Santo Stefano Quisquina. Le indagini hanno scoperto il velo su un presunto impero economico, costruito tramite un cartello di 60 imprese colluse con la Ndrangheta che avrebbero controllato e turbato gli appalti pubblici nelle province di Reggio Calabria e Cosenza, il tutto contando sui solidi legami con la potente cosca dei Piromalli di Gioia Tauro. Ebbene, oggi, ancora la Guardia di Finanza e la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria, nell’ambito di una seconda inchiesta, ha ristretto ai domiciliari 25 indagati tra cui, ancora, gli stessi quattro imprenditori agrigentini. Le indagini, come nel primo caso, ruotano intorno ad una presunta associazione per delinquere di stampo mafioso, operante nella Piana di Gioia Tauro, finalizzata alla turbativa di gare d’appalto nel settore pubblico.

Bambina di 5 anni affetta da meningite a Trapani

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A Trapani una bambina di 5 anni è affetta da meningite del ceppo B. La piccola, che frequenta la scuola dell’infanzia Umberto primo, dopo le prime cure nell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è stata trasferita nell’Ospedale del Bambini, a Palermo. Non sarebbe in pericolo di vita. L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha avviato la profilassi a carico delle persone che sono state a contatto con la bambina. Tra i genitori dei compagni di scuola vi è molta preoccupazione anche perché si è appena svolto l’Open Day dell’Istituto che ospita anche le elementari.

Agrigento, il Bilancio partecipato, “Insieme per gioco” propone un’area fitness

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Il lungomare di San Leone

Ad Agrigento, come nel 2016, anche per il 2017 il 2% dell’Irpef nel bilancio del Comune sarà destinato, tramite il sistema del “Bilancio partecipato” o della “Democrazia partecipata”, a delle iniziative a favore della comunità proposte dai cittadini. Sul sito internet del Comune è possibile, entro mercoledì prossimo 15 febbraio, scegliere uno dei progetti in lista. Ebbene, il comitato “Insieme per gioco”, che, come si ricorderà, ha meritoriamente allestito il parco giochi al lungomare a San Leone, ha proposto la realizzazione di un’area fitness ancora al lungomare a San Leone. In proposito oggi lunedì 13 febbraio al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista alla vice presidente del comitato “Insieme per gioco”, Daniela Adragna.

Sicilia, non decolla la Formazione

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La prima notizia sullo sblocco della Formazione professionale in Sicilia e del relativo bando risale al giugno 2016. Poi, l’annuncio della possibilità di presentazione dei progetti formativi, e del conseguente avvio delle attività, è stato diffuso dall’assessorato regionale lo scorso gennaio. Ebbene, adesso, rituali intoppi e ritardi impediscono ancora il decollo dell’assetto formativo predisposto dall’assessore Bruno Marziano. Infatti, degli 8250 dipendenti degli Enti, almeno 4700 non hanno un lavoro. E gli occupati sono appena un migliaio. Peraltro, lo scorso 30 gennaio, a causa di scandali e inchieste in corso, è stato revocato l’accreditamento ad uno degli enti storicamente più capienti, l’Anfe. In proposito è attesa una decisione definitiva entro il mese di marzo, e sono in bilico circa 660 addetti ai lavori. Anche l’Avviso 8, ultima “chiamata d’imbarco” dell’assessorato, è tormentato dagli altrettanto rituali ricorsi contro la graduatoria. E la conseguenza inevitabile è che le lezioni non potranno iniziare prima di marzo, a meno di altri imprevisti. In tale ambito saranno impiegati circa 3700 lavoratori, per i quali poi insorgerà il problema, onnipresente, del pagamento. E l’assessore Bruno Marziano conferma e commenta: “È certo che la coperta è corta: in passato il sistema si reggeva su 480 milioni di euro. Adesso ce ne sono 136. Se l’Assemblea regionale ci autorizzerà a usare i fondi comunitari dell’Fse, il Fondo sociale europeo, diventeranno 167, ma saremmo comunque a un terzo di quanto sarà necessario.” L’ancora di salvataggio, come preventivato l’estate scorsa, dovrebbe essere l’esodo dei lavoratori in esubero tramite l’anticipo pensionistico che ha introdotto il Parlamento nazionale ma la trattativa con il Governo, così come accaduto per la proroga dei precari a fine anno, si è arenata a causa dell’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre. E ciò ricorre nonostante il governo Gentiloni abbia confermato lo stesso ministro al Lavoro, Poletti, che domani, martedì, incontrerà sulla questione l’assessore Marziano, in missione a Roma alla ricerca di rimedi. Il traguardo è il prepensionamento di 2500 persone, “e se fosse accordato sarebbe una svolta”, come auspicano i sindacati di categoria.

Due medici del 118 arrestati per assenteismo

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A Letojanni in provincia di Messina due medici del servizio di emergenza sanitaria del 118 si sarebbero assentati dal posto di lavoro, simulando false presenze. E ciò per circa 2 anni, dal 2014 fino all’agosto del 2016. La Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Messina. I due medici avrebbero simulato la presenza in servizio, sottoscrivendone l’apposito registro, con una serie di artifici e raggiri. La magistratura ha disposto inoltre un sequestro preventivo di somme di denaro a carico di ciascuno dei medici, in ragione dell’ingiusto profitto accertato ai danni della pubblica amministrazione.

Dispersione scolastica, 500 denunciati nel Siracusano

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A Siracusa e provincia, dall’inizio dell’anno scolastico, sono quasi 500 i genitori di ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni denunciati dai Carabinieri per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori dall’inizio dell’anno scolastico. Sono circa 350 gli studenti, la maggior parte maschi, coinvolti. E il fenomeno, secondo i Carabinieri, è sicuramente più ampio. I controlli infatti non sono a tappeto e riguardano gli studenti iscritti che non frequentano. E vi è anche una fascia di studenti che non sono iscritti a scuola. I Carabinieri hanno operato in collaborazione con il settore politiche sociali del Comune, e hanno accertato che numerosi bambini si assentavano dalle lezioni per lunghi periodi, senza che i genitori o gli esercenti la potestà genitoriale fornissero plausibili risposte alle richieste di giustificazioni avanzate da insegnanti e dirigenti scolastici.

“Cara Mineo”, chiesto processo per 17 compreso Castiglione

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Il Cara di Mineo

La Procura distrettuale di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio di 17 persone imputate di turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sulla concessione dell’appalto dei servizi, dal 2011 al 2014, al Cara, il Centro accoglienza richiedenti asilo, di Mineo. Tra i 17 vi è l’attuale sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, in qualità di soggetto attuatore del Cara, imputato a fianco del suo accusatore Luca Odevaine, già coinvolto nell’inchiesta “Roma Capitale”. E poi il sindaco di Mineo, Anna Aloisi, ex presidente del consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’ Accoglienza”, e l’ ex direttore del consorzio, Giovanni Ferrera. L’udienza preliminare è in calendario il 28 marzo prossimo, davanti al Gup, Santino Mirabella. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dai sostituti Raffaele Vinciguerra e Marco Bisogni.