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“Solo una vita” e la scrittrice Mariuccia La Manna in tour per la Festa della Donna

Ancora un altro appassionante tour letterario nell’agrigentino per Mariuccia La Manna, libraia di professione, autrice di “Solo una vita” (Bonfirraro editore) romanzo di formazione molto forte, che narra la storia di Marta, un’irrequieta adolescente che conoscerà ben presto le botte di chi avrebbe dovuto proteggerla. E quale migliore argomento, quella della lotta contro la violenza, per celebrare insieme ai suoi lettori la Festa della donna?
Questa volta la giovane ventiseienne ritorna laddove il suo universo letterario ed emotivo si è formato, tra i banchi del liceo Classico “Empedocle” di Agrigento, dove gli studenti l’accoglieranno con un bouquet di mimose proprio la mattina dell’8 marzo. All’incontro, riservato alle classi terze, parteciperà la dirigente dell’istituto Anna Maria Sermenghi e la blogger Valentina Olivieri.
Nel pomeriggio La Manna sarà ospite della rassegna “Io Donna” al Palazzo di città di Racalmuto, organizzata dalla presidentessa Fidapa Angela Giancani.
È, invece, fissato per il giorno precedente, martedì 7 marzo alle 18, l’incontro con i lettori di Sciacca presso la Mondadori Bookstore di via Garibaldi. Interverranno la giornalista Margherita Ingoglia, Danielle Mancuso, dell’associazione Fenice, e Virginia Sammarco, presidentessa della sezione Fidapa di Sciacca.
L’intreccio di “Solo una vita”, al contempo magnifico e struggente è ispirato a una storia vera, regala, infatti, grandi emozioni di quelle che non si tolgono dalla pelle.

– Mariuccia, Marta è una donna fragile, come di molte ce ne racconta la cronaca ogni giorno. Com’è la sua “sola vita”: è una vita da sola?
«Le vicende non hanno permesso alla mia Marta di potere vivere la vita che aveva in qualche modo desiderato, a causa di quel tunnel buio all’interno del quale era stata adescata con l’inganno, ancora ragazzina. È rimasta come imprigionata all’interno di questa “sola vita” che le è stata concessa di vivere soprattutto a livello sentimentale. La mia è una scelta mirata per far comprendere maggiormente il dramma psicologico della protagonista, focalizzando l’attenzione su questo amore così malato e crudele. Sarà un epilogo inaspettato che le darà la possibilità di riscattarsi forse, in maniera diversa, da ciò che si sarebbe potuto immaginare».

– Torni dai tuoi lettori proprio nel giorno dedicato all’altra metà del cielo. Da libraia e da scrittrice secondo te, quanto incide la letteratura nel percorso di sensibilizzazione che ha intrapreso la società?
«Ho voluto dare un risvolto di speranza per il futuro, proprio in linea con la collana editoriale cui sono entrata a far parte: FUTURA. Sembra che la letteratura sia sempre più autoreferenziale, ma quando si va in giro e si incontra la gente si percepisce come la cultura diventi strumento importantissimo: perché sono ancora tantissime le vittime che invocano giustizia e che spesso si affidano alla forza di una penna per denunciare tutto il loro dolore e sensibilizzare è il primo passo per cambiare!».

– In tema di donne, quanti e quali le autrici che segui particolarmente?
«Sarebbe scontato dire che ho una grandissima passione per la lettura, anche se ho dei gusti particolari in ambito letterario, al commerciale preferisco fare una ricerca accurata e mandare a ritirare dei libri un po’ fuori dal comune, mi vengono in mente i libri sulla grande artista messicana Frida Khalo o su Dalidà. Amo scrittrici come Evita Greco, Concita De Gregorio, Matilde D’Errico, Margaret Mazzantini, insomma delle donne con grande personalità femminile in tema di scrittura».

Dopo il terzo tour nell’agrigentino, Mariuccia La Manna incontrerà i suoi lettori di Palermo presso la libreria Feltrinelli di via Cavour 133, il prossimo 28 marzo alle 18.

Mariuccia La Manna

Redazione
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