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“Disabili”, le intenzioni del governo

Come annunciato alcuni giorni addietro, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha avviato gli incontri interlocutori con le associazioni di assistenza ai disabili maggiormente rappresentative nel territorio, al fine di concordare e predisporre interventi concreti a favore del settore, recentemente alla ribalta dell’opinione pubblica a causa della carenza di fondi e dei conseguenti disagi. E Crocetta ha già lanciato una proposta alquanto concreta: 2mila euro al mese da destinare ai 2.400 disabili gravissimi residenti in Sicilia, a decorrere dal prossimo mese di aprile. Al momento vi sono a disposizione 49 milioni di euro tra fondi regionali e statali destinati ai disabili gravissimi, e da ciò Crocetta intende prelevare i 2mila euro al mese in questione. I soldi serviranno a sostenere “progetti di vita individuali”, disegnati appositamente e adatti per ciascun disabile. E a tale assegno si dovrebbe aggiungere un’altra disposizione normativa: il vincolo del 10 per cento dei trasferimenti dei fondi regionali agli enti locali per l’assistenza alle persone disabili. E il governatore commenta: “Cercherò di recuperare il dialogo che è mancato in questi anni. La Sicilia deve diventare la capitale dei diritti e dell’assistenza delle persone disabili, da affermare come la priorità della Regione. Chiedo scusa alle famiglie per quello che non è stato fatto fin’adesso. La proposta dei 2mila euro al mese sarà valutata dalle associazioni che la pensano diversamente a riguardo. Alcune sono d’accordo con l’assegno mensile, altre puntano ai servizi di assistenza. Quello che mi interessa in ogni caso è che le persone disabili abbiamo finalmente la libertà di scegliere come gestire la loro vita.” E il presidente regionale dell’associazione Anffas, Pippo Giardina, condivide e rilancia: “Per noi è un nuovo inizio dopo tempo che chiediamo di essere ascoltati. Come famiglie di persone disabili chiediamo che ci sia il rispetto della dignità di queste persone a cominciare dai servizi, dall’assistenza e dalla scuola.”

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