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“Ferrovie Turistiche”, è legge

E’ stata definitivamente approvata dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato la proposta di legge che istituisce le Ferrovie Turistiche in Italia. Il disegno di legge che ha avuto come prima firmataria l’onorevole Maria Iacono raggiunge il traguardo: l’Italia avrà uno strumento in più per rafforzare la propria offerta turistica. Le nuove ferrovie verranno create tramite il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione, situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. Nel territorio nazionale, 5 tratte interessano la Sicilia. Grande soddisfazione per l’onorevole Maria Iacono che così commenta: “Il Senato della Repubblica non ha ritenuto opportuno modificare il testo inviato dalla Camera dei Deputati, e già esitato favorevolmente lo scorso gennaio. Non possiamo che esprimere soddisfazione per questo importante risultato che, adesso, consentirà di regolamentare un settore in costante crescita, contribuendo allo sviluppo del settore turistico. Questa norma rappresenta per tutto il Paese un’autentica opportunità in termini di sviluppo e ricchezza proprio perché parte dalla riscoperta dell’immenso patrimonio storico-ingegneristico dell’800 e del ‘900, e dalla valorizzazione di tratte ferroviarie in cui si mescolano storia, paesaggio e cultura. L’istituzione delle Ferrovie turistiche è inoltre una tappa molto importante perché permetterà al nostro Paese di colmare quel ritardo normativo che lo ha caratterizzato in questi anni rispetto a quei Paesi Europei nei quali questa realtà è già affermata”. E Maria Iacono aggiunge: “E’ stato un lavoro lungo e faticoso ma che ci ha consentito di confrontarci con tante associazioni e con una realtà in continua espansione che oggi, grazie a questo risultato, si candida a rappresentare una fetta importante del turismo del nostro Paese”. Fra gli attori che si sono adoperati in questa impresa, un grande sostegno è stato ricevuto dalla Fondazione delle Ferrovie dello Stato Italiane, con in testa il suo direttore, l’ingegnere Luigi Cantamessa.

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