Forse, ma molto forse, entro la settimana in corso il presidente della Regione, Nello Musumeci, nominerà gli assessori e assegnerà le deleghe, verosimilmente nel rispetto delle quote rosa, e quindi, anche se lo Statuto non lo obbliga, garantendo la presenza di donne in giunta. E tardi, ma molto tardi a fronte delle previsioni, l’Assemblea regionale, frutto delle elezioni dello scorso 5 novembre, si riunirà in prima seduta non prima dell’8 dicembre, e sicuramente dopo il giorno dell’Immacolata che, peraltro, come di consuetudine, taglia il nastro di partenza delle festività natalizie e di fine anno. E ciò perché tutti gli uffici delle Corti d’Appello sono impegnati nel lavoro necessario, e non breve, per la proclamazione degli eletti, che saranno i nuovi inquilini, 70 e non più 90, di Sala d’Ercole a Palazzo dei Normanni. Al momento non è in carica, ovviamente, il presidente dell’Assemblea Regionale, e quindi a convocare la seduta inaugurale dell’Assemblea sarà il presidente della Regione. E in occasione del battesimo, il primo atto parlamentare sarà l’elezione del presidente. E il più accreditato sarebbe il coordinatore regionale e neo deputato regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, che è stato già presidente dell’Assemblea Regionale dal 2006 al 2008. La maggioranza è forte di 36 seggi su 70, e dunque Miccichè, contando sui voti della maggioranza, ha l’elezione in tasca. Tuttavia la prudenza non è mai molta, anche perché si vota con il voto segreto, la storia insegna che non sempre i candidati presidente hanno ottenuto tutti i voti della maggioranza, e lo spettro dei “franchi tiratori” è sempre in agguato. Per blindare l’elezione, allora, non vi è arma migliore che l’accordo, o quanto meno il dialogo, con l’opposizione, a cui spetta una delle due vicepresidenze. In tale contesto è arduo e azzardato contare sui 20 voti dei 20 deputati del Movimento 5 Stelle. Più ragionevole sarebbe contrattare con gli 11 deputati del Partito Democratico, e al Pd garantire la vicepresidenza. Poi, in occasione di una successiva seduta dell’Assemblea, si procederà alla composizione dell’ufficio di presidenza, tra due vicepresidenti, tre questori e due segretari, in rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari. Ancora in occasione della prima seduta dell’Ars, Sala d’Ercole sarà presieduta dal deputato più anziano, che è Riccardo Savona, di Forza Italia. E i deputati segretari saranno i più giovani, che sono Luigi Genovese, 21 anni, di Forza Italia, ed Elena Pagana, 26 anni, del Movimento 5 Stelle. Entro cinque giorni dall’insediamento dell’Assemblea, i deputati dovranno comunicare a quale gruppo parlamentare intendono aderire. Ricapitolando, nella 17esima legislatura vi sono nel centrodestra 14 deputati di Forza Italia, 6 di Popolari e Autonomisti, 6 Udc, 6 Diventerà Bellissima, 5 Fratelli d’Italia-Noi con Salvini. Poi nel centrosinistra: 11 Partito Democratico, 2 Sicilia Futura, e 1 I Cento Passi. E poi i 20 del Movimento 5 Stelle.