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La nuova rete ospedaliera in Sicilia

Assume gradualmente forma concreta la nuova mappa della rete ospedaliera in Sicilia tracciata dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. In termini generali, la nuova rete consentirà l’attivazione di 170 posti letto in più: dai 16.336 attivi al primo gennaio del 2016 ai 18.051 già previsti dalla precedente programmazione. Saranno ridotte invece le Unità complesse, quindi le strutture dirette da primari: dalle 1024 previste dalla rete del governo Crocetta alle 873 previste nel documento di Razza. Nell’ambito palermitano, confermata la separazione tra gli ospedali palermitani Villa Sofia e Cervello: saranno entrambi di primo livello. Le strutture di massima dimensione saranno invece l’Arnas Civico e il Policlinico. Il “Giglio” di Cefalù è confermato di primo livello, così come l’Ingrassia. Sono invece “presidi di base” gli ospedali di Partinico e Termini Imerese, e come presidi in zone disagiate vi sono Corleone e Petralia Sottana. A Caltanissetta è confermato struttura di massima dimensione l’ospedale “Sant’Elia”. Poi Gela come primo livello, e presidi in zone disagiate sono Mazzarino, Mussomeli e Niscemi. Ad Agrigento confermati di primo livello il “San Giovanni di Dio”, e poi l’ospedale riunito di Sciacca e Ribera. Conferme anche per i presidi ospedalieri di base di Canicattì e Licata, quindi con un loro pronto soccorso.

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