Quanto vale un parere? Un disegno di legge appena approvato dal Governo Musumeci provoca la reazione delle Soprintendenze. Gli interventi.
Il governo regionale presieduto da Nello Musumeci lo scorso 19 settembre ha approvato un disegno di legge che recepisce la legge Madia di riforma della Pubblica amministrazione e che, oltre la legge Madia, assegna alla giunta regionale la facoltà di rendere un parere positivo anche a fronte e in presenza del parere negativo di un ente in conferenza di servizi. Tradotto: l’ultima parola spetta alla giunta regionale. Ciò solleva un vespaio di polemiche soprattutto da parte dei Soprintendenti ai beni culturali e ambientali, che temono per le proprie prerogative e mansioni. Il soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto, reagisce così: “Se la Regione non ha fiducia nei propri uffici periferici, allora che ci sopprima. Bisogna approfondire e capire qual è il perimetro d’azione, ma se non si ha fiducia in noi, lo ribadisco, ci chiudano: ce ne andremo alla Motorizzazione, al Genio civile, ma se dobbiamo fare il nostro lavoro ci si deve lasciare liberi di farlo, senza pressioni. Con tutto il rispetto per la politica, loro non sono esperti del settore, noi sì”. Condivide e rilancia il soprintendente di Messina, Orazio Micali, che commenta: “Sono molto rammaricato. Non sono un costituzionalista, e mi potrei sbagliare, ma mi pare evidente che il disegno di legge approvato dalla giunta regionale sia in contraddizione con la Costituzione il cui articolo 9 recita che la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” – conclude Micali. Peraltro, nel Messinese cova il progetto dell’azienda bresciana A2A di costruzione di un termovalorizzatore nella Valle del Mela, e si è in attesa del parere finale del Consiglio dei ministri. E in tale ambito è più schietto e radicale il deputato regionale del Movimento 5 Stelle ed esperto di diritto ambientale, Giampiero Trizzino, che tuona: “Questo è il risultato delle pressioni che riceve il governo. A preoccuparmi è soprattutto la questione rifiuti. In un momento in cui parecchi impianti devono ricevere i pareri, e molti di questi potrebbero avere il diniego, ed in assenza ancora di un piano di rifiuti, si permette ai privati di rivolgersi alla giunta nel caso di un parere negativo di un ente pubblico. Questo è un autogol politico e un grande favore ai privati”. Conclude il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo: “Il governo Musumeci già durante l’esame della finanziaria aveva tentato di sopprimere le Soprintendenze, facendo poi sapere che quella norma era finita per sbaglio nel testo, era solo un refuso. Adesso però ci riprova. La giunta non può sostituirsi alle Soprintendenze: quando il disegno di legge sarà esaminato in commissione all’Assemblea chiederemo ogni verifica possibile e l’audizione di tecnici ed esperti”.
