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Sicilia rossa, “i sì e i no”

Misure ancora più restrittive nell’ordinanza di Musumeci in Sicilia rispetto al Dpcm appena emesso. I dettagli su limiti e divieti.

Dunque, come già previsto e annunciato, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, senza indugi, ha subito firmato l’ordinanza con la quale si recepisce il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri appena emesso, e quindi l’accoglimento da parte del ministro Speranza della richiesta dello stesso Musumeci d’istituire in tutta la Sicilia la zona rossa. E il presidente, a seguito di tante polemiche, commenta: “I dati sono allarmanti e purtroppo non c’è altra soluzione perché non si può giocare con la vita e la salute delle persone”. Quindi, alle regole previste dalla normativa nazionale per la “zona rossa”, nell’ordinanza di Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive. Una su tutte: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti. Per quanto riguarda le scuole, come prevede il Dpcm, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia, ovvero gli asili nido, la scuola dell’infanzia, la primaria, ossia le elementari, e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, dicasi prima media. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado varrà la didattica a distanza. Il presidente della Regione ha inoltre sottolineato che l’ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile e per tale motivo ha rivolto un appello a prefetti e sindaci affinché forze dell’ordine e polizia municipale possano essere mobilitate per questo tipo di attività. L’ordinanza è in vigore da domani, domenica 17 gennaio, fino a domenica 31 gennaio. Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 22 per i ristoranti e fino alle 18 per i bar, l’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali. Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, e con autocertificazione. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre. Chiusi teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

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