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Covid, è emergenza pediatrica

Incidenza dei positivi in Sicilia al 3,1%. Aumentano i ricoveri dei bambini nell’Isola. Anche casi gravi. Pochi giorni prima di Natale sarà disponibile il vaccino.

Ancora in aumento i nuovi positivi al coronavirus in Sicilia. Sono 777 i contagiati, a fronte di 24.785 tamponi processati. L’indice di positività è al 3,1%. La regione è sesta per nuovi contagi giornalieri in Italia. Le vittime sono state 4, per un totale dei decessi a 7191. I guariti sono 302. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 359, 8 in meno, e quelli in terapia intensiva sono stabili a 45. Ecco la distribuzione dei nuovi infettati tra le province: 153 a Palermo, 275 a Catania, 110 a Messina, 87 a Siracusa, 54 a Trapani, 27 Ragusa, 27 a Caltanissetta, 31 ad Agrigento e 13 ad Enna. Nel frattempo in tutta Sicilia aumentano i ricoveri di bambini dovuti al covid. Così conferma il professor Giovanni Corsello, primario di Pediatria al Policlinico di Palermo e docente all’Università, che afferma: “Non è una situazione semplice, sarà un lungo inverno, una stagione difficile da gestire, in tutti i sensi, non solo per il covid ma anche perchè c’è una recrudescenza di tutta una serie di virus respiratori che lo scorso anno, a causa lockdown e precauzioni più stringenti, avevano risparmiato i bambini. I sistemi immunitari erano come dormienti e ora sono costretti ad un super lavoro. Vediamo tanti ricoveri dovuti anche a casi non covid, e questo può generare confusione tra i genitori”. Corsello conferma che tra i casi covid ce n’è anche qualcuno grave, e aggiunge: “Qualche bambino ha avuto bisogno dell’ossigenoterapia. Per il resto, si può uscire, ma con le precauzioni necessarie. Evitare ambienti chiusi e affollati, e proteggersi riducendo i contatti a rischio”. Ed ancora in riferimento al vaccino per i bambini, il presidente del Comitato tecnico scientifico nazionale, Franco Locatelli, ha spiegato: “Il vaccino dai 5 agli 11 anni serve per tutelare la loro salute, per favorire la frequenza scolastica e per mantenere le attività sociali. I vaccini pediatrici saranno disponibili qualche giorno prima di Natale e si procederà con un dosaggio che è pari a un terzo rispetto a quello degli adulti, somministrando due dosi a distanza di tre settimane”. Dunque un virus, che fino ad ora non era mai stato un vero e proprio pericolo per i bimbi, adesso, come confermato dall’Istituto Superiore di Sanità, si sta trasformando anche in un’emergenza pediatrica.

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