HomeCronaca“Aumentano i contagi ma non le ospedalizzazioni”

“Aumentano i contagi ma non le ospedalizzazioni”

L’assessore Razza: “L’aumento dei contagi in Sicilia, grazie al vaccino, non corrisponde all’aumento dei ricoveri”. Contagiata la poliziotta Nunzia Schilirò.

Sono 559 i nuovi casi di covid in Sicilia a fronte di 14.736 tamponi, di cui 4.889 molecolari e 9.847 rapidi. Il tasso di positività è al 3,8%. La regione è al sesto posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 12.208, con un aumento di 361 casi. I guariti sono 192. Le vittime sono state 6, per un totale dei decessi a 7.197. Sul fronte ospedaliero sono adesso 365 i ricoverati ordinari, 6 in più. E quelli in terapia intensiva sono 44, 1 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 102, Catania 154, Messina 94, Siracusa 83, Ragusa 11, Trapani 39, Caltanissetta 16, Agrigento 54, Enna 6. E a seguito dell’aumento dei contagi anche in Sicilia, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, commenta: “L’incremento dei casi covid in Sicilia per fortuna non corrisponde ad un progressivo incremento delle ospedalizzazioni. Ed è il segnale migliore a chi pensa che il vaccino non sia una cosa utile, perchè il vaccino invece ci ha consentito, e lo dicono i numeri, di abbassare in maniera fortissima il numero dei ricoverati. In Sicilia assistiamo ad una crescita progressiva delle terze dosi, e soprattutto della prima dose per chi ancora non l’ha fatta. Io non so se il super Green pass e tutti questi espedienti saranno utili a fare crescere le prime vaccinazioni, ma è importante che i cittadini se ne convincano e che si diffonda una informazione corretta. Basterebbe andare su internet e vedere quanti erano i ricoveri in terapia intensiva un anno fa, e scoprire che il vaccino è stato non solo una scoperta della scienza ma anche l’occasione per tornare alla vita”. E nel frattempo il covid ha colpito anche la catanese, e ormai celebre, Nunzia Schilirò, il vice-Questore sospesa dopo il suo discorso no-Green pass dal palco della manifestazione di piazza San Giovanni, a Roma, ad ottobre. E’ lei stessa ad annunciarlo, “temendo strumentalizzazioni”, sulla sua pagina Facebook, e in video sul suo gruppo aperto su Telegram, ricevendo in poche ore centinaia di auguri di pronta guarigione. Dice di stare “abbastanza bene”: i sintomi sono “febbre alta, mal di testa, stanchezza, tosse, perdita dell’olfatto e dolori alle ossa”. Garantisce poi ai suoi follower che appena sarà guarita “e non pericolosa per la comunità” riprenderà la “battaglia per vedere rispettate la dichiarazione universale dei diritti umani, le norme europee, la Costituzione e, ancor prima, la libertà di tutti gli italiani”. “Ho imparato – scrive nel post – che le terapie, se la persona colpita da covid è in salute, possono essere un’arma per tramutare una malattia che può essere tragica in una situazione totalmente affrontabile. Io – aggiunge – sono una giurista e sono estremamente certa che il diritto non possa essere cancellato per una cura. Dopo la mia esperienza, sono ancora più certa che non si possano superare le regole del diritto per la paura di dover curare le persone”.

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