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Un certo Julio, vita di Julio Cortàzar

Di Julio Cortàzar possiedo e ho letto quasi tutto, per questo quando mi trovo davanti un suo testo non ancora nella mia libreria quasi mi commuovo.
Aprendo il libro scopro di averne letto già metà anni fa, quando – mentre con El Aleph si portava fieramente avanti il vessillo del fantastico sudamericano – nell’ansia predatoria di approfondimento trovai questa conversazione fra Julio Cortazar e la studiosa Sara Castro-Klaren estratta dai “Cuadernos Hispanoamericanos”. Se masticate un po’ lo spagnolo la trovate qui, fruibile, non richiede un livello alto.
Altrimenti potete procurarvi questo tomo edito da edizioni sur, in cui alla biografia del Grande Cronopio – sapientemente illustrata da Miguel Rep – fa da contorno (si fa per dire) questo dialogo in cui il Nostro discetta di humour (distruggendo quello nero canonizzato da André Breton), loda Felisberto Hérnandez e disdegna Mauriac, teorizza la “letteratura ereditata” e sfata il mito dell’originalità dell’autore, identificandosi infine con Oblomov e ricordando di essere, più che uno scrittore professionista, “un dilettante che scrive racconti e romanzi”.
E ad avercene di dilettanti così, pensi alla fine del libro, oggi che di dilettanti siamo così pieni.

Gero Miccichè
Gero Miccichèhttps://livellosegreto.it/web/@Eragal
Development Director di Electronic Arts, dove ha lavorato su GRID Legends, Need for Speed e adesso Battlefield. Vanta una lunga esperienza nella produzione in ambito televisivo, editoriale e audiovisivo, ricoprendo anche il ruolo di General Manager e Direttore Editoriale dell’emittente Teleacras. Per Gameloft ha prodotto Dragon Mania Legends e Disney Getaway Blast, anche qui partecipando attivamente alla produzione narrativa. Tra i fondatori del magazine letterario El Aleph, ha pubblicato racconti su diverse riviste e dal 2011 al 2017 è stato Direttore Artistico della rassegna letteraria televisiva ContemporaneA, dedicata alle nuove voci della letteratura italiana. Ha scritto e condotto svariate trasmissioni TV, fra cui la rubrica "Libri da ardere" e lo show videoludico GameCompass, del quale è stato direttore della testata giornalistica online. Giurato dei prestigiosi BAFTA Awards, è docente di Produzione e sviluppo di videogiochi presso la Digital Bros. Game Academy. Nel 2011, è stato insignito del premio Ignazio Buttitta e del premio Telamone per l'attività culturale, e nel 2022 ha vinto il DStars Awards, categoria “Far Star”, "per il suo contributo straordinario nello sviluppo da italiano in uno stato estero”. È fra i 100 sviluppatori italiani più importanti secondo la classifica di StartupItalia.
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