HomePolitica“Regionali”, De Luca e la campagna elettorale

“Regionali”, De Luca e la campagna elettorale

Il candidato presidente della Regione, Cateno De Luca, prosegue il tour tra i Comuni siciliani. L’intervento sulla campagna elettorale e sull’eventuali prospettive di governo.

Il candidato presidente della Regione, Cateno De Luca, si è da tempo ritagliato uno spazio di autonomia e di incondizionata, e non condizionabile, agibilità politica. Ed è ciò che contraddistingue il suo carattere non solo politico ma anche umano. E sull’andamento della campagna elettorale, condotta sulla base di tali caratteristiche, commenta: “Io sono molto soddisfatto di come sta andando. Ho messo in preventivo, già in tempi non sospetti, che avremmo vinto questa competizione con il 41%. Ora dovremo stabilire se dobbiamo aggiungere l’Iva perché i due competitor principali hanno deciso di non confrontarsi con gli altri competitor. E significa che hanno timore di un confronto che svelerebbe alla fine ciò che sanno tutti i siciliani ma che dobbiamo ricordare, cioè che sono entrambi figli di un sistema che ha governato e stuprato questa terra, e che, di fronte alle nostre osservazioni, ovviamente non avrebbe alcun elemento per giustificare la loro stessa candidatura. Noi abbiamo già visitato oltre 250 Comuni, abbiamo programmato di visitarne almeno un altro centinaio. Sono contento perché le piazze sono piene, i nostri collegamenti e le nostre dirette vanno benissimo. Siamo gli unici che alla luce del sole stanno facendo campagna elettorale”. E poi sui primi eventuali primi 100 giorni da presidente della Regione, Cateno De Luca prospetta: “Farò quello che dovrebbe fare un normale inquilino che ha idea della macchina burocratica. Interverrò sull’organizzazione degli uffici e sulla burocrazia, ovvero la premessa strategica indispensabile per occuparsi poi di tutti gli altri settori: è il presidente della Regione, con la sua giunta, che stabilisce quanti dirigenti servono e come vuoi organizzare la macchina amministrativa. Io già l’ho fatto a Messina, sono stato il primo sindaco d’Italia che ha ridotto i dirigenti e anche licenziati. Qui ancora sentiamo l’ex presidente della Regione che abbaia alla luna dopo che è stato cinque anni e non è riuscito a modificare una virgola”. E poi, in conclusione, sul perché votarlo, lui risponde: “Votare significa scegliere una persona che è nelle condizioni di modificare il destino della Sicilia, che non è contaminato da quelli che sono gli elementi che l’hanno ridotta in queste condizioni. C’è la competenza, la storia la determinazione, il coraggio. Io rappresento tutto questo e la Sicilia oggi ha bisogno di un presidente della Regione che effettivamente metta in condizioni i siciliani di poter essere orgogliosi di essere siciliani”.

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