Il governo regionale a lavoro affinchè la crisi idrica in Sicilia sia riconosciuta come emergenza nazionale. Tavolo tecnico a Palazzo d’Orleans. L’intervento di Schifani.
In Sicilia è stata già riconosciuta e dichiarata l’emergenza crisi idrica nel settore irriguo, zootecnico e potabile. La siccità flagella l’isola, le previsioni meteo sono del tutto non confortanti se non disastrose, e il presidente della Regione, Renato Schifani, è prossimo ad invocare il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per la crisi idrica in Sicilia. Così è emerso in occasione di un confronto a palazzo d’Orleans. Attorno al ‘tavolo tecnico’, appositamente istituito, si sono seduti anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, il suo dirigente generale, Dario Cartabellotta, il commissario all’emergenza idrica, Leonardo Santoro, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, il dirigente generale all’assessorato Acqua e rifiuti, Mario Cassarà, e gli ingegneri Massimo Burruano e Giuseppe Alesso per Siciliacque. E Schifani spiega: “La situazione è seria e il governo regionale sta facendo tutto il possibile per affrontare l’emergenza coinvolgendo tutti i rami dell’amministrazione competenti e chiedendo adesso il supporto dello Stato. In questo modo avremo non solo le risorse economiche necessarie per gli interventi più urgenti, ma anche lo strumento per accelerare le procedure e sostenere il comparto agricolo e zootecnico. Intanto, abbiamo già attivato gli interventi più urgenti nel breve e nel medio periodo. Occorre, allo stesso tempo, sensibilizzare i cittadini a un uso più consapevole e responsabile delle risorse idriche disponibili. Per questo, nei prossimi giorni, avvieremo un’apposita campagna di comunicazione per un uso intelligente dell’acqua”.