Dopo essere stata minacciata e picchiata, Asia, la ragazza stuprata a Palermo lo scorso 7 luglio, è stata trasferita nuovamente in una località protetta. I dettagli.
Asia è stata minacciata e picchiata. E adesso è protetta in una struttura riservata. Lei è la ragazza di 20 anni che lo scorso 7 luglio a Palermo in un cantiere fatiscente al Foro Italico è stata stuprata da sette coetanei. Asia lunedì di Pasquetta è stata insieme al fidanzato. Da un bar in via Maqueda hanno camminato fino a Ballarò. Un altro ragazzo e la madre di lui li hanno minacciati con un coltello. E poi hanno trascinato lei a casa loro. Il ragazzo è lo stesso che Asia ha già denunciato per un tentativo di violenza sessuale prima dello stupro del 7 luglio. Lei riuscì a svincolarsi da lui spruzzandogli contro dello spray al peperoncino. E lui è sotto procedimento penale. Il fidanzato di Asia ha avvertito i Carabinieri, alla caserma in piazza Verdi, dove poco dopo madre e figlio si sono presentati insieme ad Asia. Sono indagati. La Procura, subito informata, gli contesta i reati di minacce e violenza privata. Il ragazzo presunto aggressore è giunto in piazza, a Ballarò, si è accorto di Asia tra la folla, e ha iniziato ad insultarla. Dopo un breve botta e risposta lui se ne è andato. Poi è ritornato insieme a sua madre. Asia ha raccontato: “Mi gridavano: ti ammazziamo, ci hai rovinato la vita, mentre mi picchiavano e mi portavano a forza a casa loro. Poi mi hanno portata in caserma. Volevano che io cambiassi versione sulla violenza subita la primavera scorsa”. E il fidanzato di lei ha aggiunto: “Ci hanno puntato un coltello. Sono stato immobilizzato. Volevo chiamare le forze dell’ordine, ma anche le persone che si trovavano in piazza me l’hanno sconsigliato, perché quel ragazzo era armato e poteva avventarsi su di lei”. Asia, finora ospite di una zia, è stata trasferita in una località protetta. E’ assistita dall’avvocato Carla Garofalo, che conferma: “Dopo la nuova aggressione nei suoi confronti, la mia assistita è stata portata in una località segreta per tenerla al riparo da ulteriori minacce”. Il prossimo 19 aprile si svolgerà l’udienza in abbreviato a carico dei sei maggiorenni imputati dello stupro del 7 luglio. Il settimo del branco, l’ex minorenne, adesso 18enne, lo scorso 5 marzo è stato già condannato in primo grado, anche lui in abbreviato, a 8 anni e 8 mesi di reclusione.