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“Messina Denaro”, l’affiliazione e il “venerdì nero”

L’8 ottobre ’81 dell’affiliazione di Messina Denaro e la coincidenza del “venerdì nero” a Palermo con 5 omicidi lo stesso giorno. No ai domiciliari al secondo Bonafede.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha risposto “no” all’istanza di concessione degli arresti domiciliari ad Andrea Bonafede, l’operaio comunale di Campobello di Mazara, cugino omonimo dell’alias di Matteo Messina Denaro Andrea Bonafede, già condannato in primo grado a 6 anni e 8 mesi per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena a Messina Denaro. La Procura invece gli ha contestato il reato di associazione mafiosa, poi derubricato in sentenza. Ecco perché la difesa di Bonafede ha proposto i domiciliari, ed ecco perché la Procura palermitana ha presentato ricorso in appello depositando nuovi elementi che dimostrerebbero il ruolo di associato mafioso, e non solo di favoreggiatore, di Bonafede, che sarebbe stato il ‘postino’ delle ricette e delle prescrizioni mediche dal dottor Tumbarello a Messina Denaro, e tra l’altro lo avrebbe accompagnato al ristorante o per i tatuaggi a Palermo, frequentandosi strettamente. E uno dei tre tatuaggi rilevati sul braccio sinistro dopo la cattura, si riferirebbe – secondo la Procura – al giorno di affiliazione a Cosa nostra di Messina Denaro. Nei numeri romani tatuati si legge: “8 ottobre 1981”, all’età di 19 anni e mezzo. Il giorno dopo, il 9 ottobre, è ricordato dalle cronache giudiziarie come il “venerdì nero” a Palermo della guerra di mafia tra i corleonesi di Riina e i palermitani di Stefano Bontate, ucciso da Riina il precedente 23 aprile, il giorno del suo compleanno come “regalo di compleanno”. Furono 5 gli omicidi commessi il 9 ottobre, tanto che il ministro degli Interni dell’epoca, Virginio Rognoni, inviò in Sicilia il vice capo della Polizia. Si ipotizza che si sia trattato del battesimo di fuoco di Messina Denaro dopo l’affiliazione. Sull’8 ottobre 1981 tatuato, Messina Denaro, colloquiando in carcere con le sorelle dopo l’arresto, sottolineò: “Per me è una data importante”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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