HomeCronacaMessina Denaro e il “Pokerino beverino”

Messina Denaro e il “Pokerino beverino”

Sono state depositate le motivazioni della sentenza di condanna di Emanuele Bonafede e della moglie Lorena Lanceri, presunti vivandieri e fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.

Lo scorso 12 gennaio il Tribunale di Palermo ha condannato Emanuele Bonafede, 50 anni, terzo dei Bonafede arrestati dai Carabinieri, e sua moglie Lorena Ninfa Lanceri, 48 anni, con il nome in codice “Diletta”, entrambi di Campobello di Mazara, detenuti dal 16 marzo del 2023 e imputati di avere protetto e favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro, soprattutto ospitandolo a casa loro per il pranzo e per la cena, adoperandosi, come vedette, affinchè lui entrasse e uscisse indisturbato. La coppia (lei imputata di associazione mafiosa e lui di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena) ha scelto di essere giudicata in abbreviato. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Stefania Brambille, ha inflitto a Lorena Lanceri 13 anni e 4 mesi di reclusione, e ad Emanuele Bonafede 6 anni e 8 mesi di prigione. Adesso il giudice ha depositato le motivazioni della sentenza. E tra l’altro ha scritto: “Un rapporto di anni e non solo di carattere personale e sentimentale ha legato Matteo Messina Denaro a Lorena Lanceri. Le attenzioni della Lanceri – che insieme al marito Emanuele Bonafede ha provveduto ai bisogni del capomafia, ne ha smistato la corrispondenza e ha vigilato sulla sua sicurezza – hanno consentito al capomafia di permanere anche fisicamente nel territorio mafioso da lui diretto. Il rapporto tra i due risale a molto prima della cattura di Messina Denaro, almeno al 2017, anno in cui ‘lest’, uno dei nomi in codice della donna, già appare stabilmente nei rendiconti mensili e annuali di spesa del capomafia acquisiti durante le indagini. Si tratta quindi almeno di sei anni, un arco temporale nel quale Messina Denaro, grazie al prezioso aiuto della sua rete di protezione, di cui faceva parte la Lanceri, è riuscito a perpetrare la sua latitanza continuando ad operare indisturbato sul territorio campobellese quale vertice della consorteria mafiosa. Sono condotte che permettono di tracciare e ricostruire quello che è l’apporto tipico del concorrente esterno”. E a margine delle motivazioni firmate dal giudice Brambille, dalle indagini dei Carabinieri del Ros e della Procura di Palermo è emerso che da latitante, ricercato in ambito internazionale, Matteo Messina Denaro ha trascorso almeno una serata a settimana al tavolo del poker. Nei telefoni cellulari sequestrati a Lorena Lanceri è stata infatti scoperta una chat di gruppo su whatsapp intitolata “Pokerino beverino”, a cui hanno partecipato Messina Denaro con il nome di Francesco Salsi, e altre persone. Infatti, a proposito del nome “Francesco Salsi”, marito e moglie, Bonafede e Lanceri, hanno raccontato ai Carabinieri, recandosi loro in caserma dopo l’arresto di Messina Denaro: “Abbiamo conosciuto il latitante, ignorando la sua vera identità: ci è stato presentato da un parente come un medico in pensione di nome Francesco Salsi. Con quest’uomo avevamo una frequentazione sporadica”. E a testimonianza che Bonafede e Lanceri, come scrive il giudice Brambille, avrebbero conosciuto Messina Denaro almeno dal 2017, dall’inchiesta emerge ancora che il 2017 è l’anno in cui il boss è stato padrino di cresima al figlio dei Bonafede, al quale si rivolgeva appellandolo “Figlioccio”, e lui rispondeva “Parrino”. E il boss regalò alla coppia 6.300 euro per comprare al ragazzo un Rolex. L’orologio è stato trovato in casa dei Bonafede: è stato comprato l’11 gennaio del 2017 alla gioielleria “Matranga” a Palermo. E nella nota delle spese di Messina Denaro si legge: “6.300 orol”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it