All’ospedale di Agrigento eseguito un altro prelievo multiorgano da un paziente in morte encefalica a seguito di un ictus. I dettagli.
Ad Agrigento, in ospedale, al “San Giovanni di Dio”, nel reparto di Rianimazione e terapia intensiva, diretto dal primario Gerlando Fiorica, è stato eseguito un altro prelievo multiorgano, reni e fegato, da un paziente ottantenne in morte encefalica a seguito di un grave ed esteso ictus ischemico. Gli organi sono stati già trapiantati, perfettamente funzionanti. L’attività di procacciamento di organi e tessuti all’ospedale di Agrigento, già curata dall’Azienda sanitaria e dai sanitari della Terapia intensiva, è oggi maggiormente organizzata tramite l’istituzione, su indicazione dell’assessorato regionale alla Sanità, di un ufficio di coordinamento aziendale, tra pochissimi in Sicilia. E che si avvale di tutte le figure necessarie: il coordinatore, Rosa Provenzano, il dirigente psicologo, Emanuela Solombrino, e tutto il personale che gradualmente sarà destinato al potenziamento della stessa attività di reperimento di organi e tessuti, incoraggiata e sostenuta con attenzione e determinazione dal manager Giuseppe Capodieci. Lo stesso Fiorica commenta: “Un ringraziamento particolare va alle famiglie che sempre più mostrano sensibilità al tema della donazione. Grande merito a tutto il personale afferente ai reparti di terapia intensiva, blocco operatorio, neurologia e tutti quanti rendono possibile la realizzazione di un ‘miracolo post mortem’ “.