La prima incombenza sul tavolo del neonato governo regionale è l’emergenza rifiuti, eredità della precedente legislatura. Nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina, ricorrono pericolosi sversamenti di percolato: e l’assessore Figuccia ha stanziato 200mila euro per contenere il liquido prodotto dall’immondizia e rimuovere l’inquinante tossico che si è accumulato. E lo stesso Figuccia annuncia che la prossima settimana sarà convocata una conferenza di servizi “per – spiega l’assessore – ricercare soluzioni definitive a problemi che l’incuria del precedente governo ha aggravato. Lavoreremo a un piano utile ad affrontare in maniera strutturale il problema”. Nel frattempo, probabilmente mercoledì, il presidente della Regione volerà a Roma. Nello Musumeci incontrerà Giampiero Galletti, il ministro dell’Ambiente. E l’assessore Figuccia anticipa il motivo della missione romana: “Chiederemo al ministro una seria presa in carico del problema, perché non si può più continuare di proroga in proroga. D’intesa con l’esecutivo nazionale lavoreremo per misure strutturali e per porre fine a una fase controversa della gestione delle politiche di igiene ambientali che ha pesato fortemente sulla Sicilia trascinandola agli ultimi posti per le performance di riciclo e differenziazione dei rifiuti”. Ancora nel frattempo, Musumeci ha firmato un’ordinanza tampone per sbloccare la chiusura delle discariche. E’ un provvedimento d’urgenza, per scongiurare lo stop ai mezzi di raccolta e il dilagare dei rifiuti nelle strade delle città siciliane. Tale proroga è valida per tre mesi, fino al 28 febbraio, e consente il funzionamento in deroga di diversi impianti, soprattutto di biostabilizzazione, ossia la separazione, all’ingresso della discarica, della frazione umida dalla secca. Pertanto, si è riacceso il semaforo verde nelle discariche di Siculiana, Trapani, Ragusa e Bellolampo Palermo. La stessa discarica di Siculiana, gestita dall’impresa “Catanzaro Costruzioni” è gravata, inoltre, da un’ordinanza che limita la quantità di rifiuti conferibili da ciascun comune. E anche tale imposizione è stata prorogata fino alla seconda metà di dicembre.