Il commissario straordinario della società Girgenti Acque, Gervasio Venuti, ha incontrato i sindacati di Cgil, Cisl, Uil ed Rsa. I dettagli del confronto.
All’ufficio di Gervasio Venuti sono venuti i sindacati di categoria. Il commissario straordinario della società Girgenti Acque, nominato dal prefetto Dario Caputo e già commissario all’Azienda sanitaria, l’ingegnere Venuti, ha accolto l’invito ad essere ricevuti da parte dei segretari provinciali Munda, Piraino, Manganella e Russotto, rispettivamente della Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ed Rsa. All’ordine del giorno della riunione vi sono stati numerosi argomenti, tra la condizione strutturale degli impianti idrici e fognari, la qualità del servizio all’utenza, il pagamento degli stipendi, la vertenza in corso a seguito dei 26 licenziamenti per ragioni economiche, l’orario di lavoro, e l’applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro nel settore acqua e gas. A conclusione del confronto gli stessi sindacati riferiscono: “Il commissario Venuti ha rilevato che non si può avere la soluzione immediata a tutte le criticità, ed è quindi necessario trovare il giusto equilibrio, anche in considerazione della recente risoluzione contrattuale notificata dall’Ati, l’assemblea territoriale idrica. Non sembra facile individuare a breve un nuovo soggetto disponibile a gestire il servizio idrico integrato. Il commissario Venuti ritiene che non si potrà avere uno scenario chiaro se non nel giro di alcuni mesi”. Attorno allo stesso tavolo, oltre ai sindacalisti e a Gervasio Venuti si sono seduti anche alcuni dirigenti di Girgenti Acque, tra il direttore generale Giandomenico Ponzo, il direttore del personale Marisa Macaluso, il direttore amministrativo Angelo Cutaia e il direttore tecnico di esercizio Francesco Barrovecchio. Le parti in causa si riuniranno ancora una volta il prossimo 10 gennaio, e, nel frattempo, non si attenderà con le mani in mano. Infatti, ancora nel verbale a consuntivo dell’incontro si legge: “Girgenti Acque gestisce il patrimonio idrico dei Comuni e nel prossimo periodo deve continuare a gestirlo con l’obiettivo di migliorare il servizio. Per questo motivo è stato ritenuto necessario aprire il dialogo a tutti i livelli: Regione, Ati, fornitori e utenti, chiarendo che la società vuole operare nell’interesse pubblico impiegando al meglio le risorse disponibili e concordando, con i vari soggetti istituzionali, un nuovo piano industriale. Le professionalità della società sono elevate, sarà necessario investire sull’automazione dei processi sia nella gestione delle reti e impianti, sia nei rapporti con l’utenza, così da migliorare efficienza e qualità del servizio”.