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In giallo dal 2 gennaio?

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L’epidemia covid: la Sicilia in zona gialla dal 2 gennaio. Attesa prima di Capodanno la conferma. Superata la soglia dei ricoveri in area medica.

Il contagio da covid corre anche in Sicilia e l’isola si ritroverà in zona gialla con l’inizio del nuovo anno. L’incidenza è in aumento a 351 casi ogni 100mila abitanti, e l’Rt è stabile ma sopra la soglia dell’1%. I dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia iniziano a preoccupare non poco visto che sono in aumento anche i pazienti che arrivano in terapia intensiva. In Sicilia, in particolare, l’occupazione dei reparti di area medica si attesta al 15,5%. Il contagio ha già superato le soglie per il passaggio di colore e anche l’indice Rt. Manca un solo parametro, quello dell’occupazione delle terapie intensive che a questo ritmo di crescita sarà raggiunto entro la settimana in corso. Anche il Presidente della Regione è cosciente della situazione e lo ha rimarcato rivolgendo gli auguri di Natale ai siciliani, affermando: “Non dobbiamo perdere di vista il rispetto delle regole per combattere la pandemia. Siamo stati bravi nel rispetto delle regole. Con la nuova variante andremo in zona gialla ma sappiamo che questo virus non è così virulento come lo scorso anno”. E tra le novità di rilievo che emergono dal decreto legge di proroga dello stato d’emergenza fino al 31 marzo, appena pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, vi è l’obbligo scolastico delle mascherine FFP2. La Struttura Commissariale dovrà fornire al personale scolastico e agli studenti, anche universitari, mascherine di tipo FFP2 e FFP3. La fornitura è esclusa, come già previsto, per gli studenti under 6 e soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. La mascherina FFP2 è obbligatoria anche al cinema, al teatro, allo stadio, e sui mezzi pubblici. Nel frattempo sono 1.727 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 15.334 tamponi processati. Il tasso di positività aumenta all’11%. La regione è al sesto posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 28.529, con un aumento di 1.454. I guariti sono 263. Le vittime sono 10, per un totale dei decessi a 7.427. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 710, 37 in più, e quelli in terapia intensiva sono 77, 1 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 341, Catania 287, Messina 332, Siracusa 251, Ragusa 127, Trapani 192, Caltanissetta 43, Agrigento 135, Enna 19. Inoltre, da oggi, lunedì 27 dicembre, e fino al 5 gennaio, anche il Comune di Gravina di Catania è in zona arancione, come previsto da un’ordinanza firmata dal governatore Musumeci. Analoghe misure anti-covid, fino al 31 dicembre, proseguono per Butera (provincia di Caltanissetta), Barcellona Pozzo di Gotto, Fiumedinisi, Gualtieri Sicaminò, Milazzo e San Filippo del Mela (Messina). E fino ad oggi per Castrofilippo (Agrigento), Marianopoli (Caltanissetta), Motta Sant’Anastasia (Catania), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina).

Chiesto il giudizio per il “Montante bis”

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La Procura di Caltanissetta ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio per 13 imputati nell’ambito dell’inchiesta bis sul “Sistema Montante”. I dettagli.

A cavallo del Natale, i pubblici ministeri della Procura di Caltanissetta, Claudia Pasciuti e Davide Spina, hanno depositato la richiesta di rinvio a giudizio di tredici imputati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Sistema Montante bis”, ovvero il troncone politico delle indagini sul “Sistema” da cui, tra l’altro, è emerso che l’ex presidente di ConfIndustria Sicilia, Antonello Montante, avrebbe manovrato, assecondando i propri interessi, parte dell’allora governo regionale presieduto da Rosario Crocetta. Si tratta, oltre che di Montante, dell’imprenditore Rosario Amarù, l’ex commissario dell’Irsap Maria Grazia Brandara, l’imprenditore ed ex presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’ex capo centro della Dia, la Divisione investigativa antimafia, di Palermo, Giuseppe D’Agata, l’ex capo della Dia Arturo De Felice, il capo della sicurezza di Montante, Diego Di Simone Perricone, gli ex assessori regionali alle Attività produttive Mariella Lo Bello e Linda Vancheri, il vice questore in servizio allo scalo di Fiumicino, Vincenzo Savastano, l’ex capo centro della Dia di Caltanissetta Gaetano Scillia, e l’imprenditore Carmelo Turco. “Rosario Crocetta – come si legge nel capo d’imputazione – si è reso a disposizione di Montante asservendo, agli interessi suoi e dei soggetti a lui legati, gli apparati dell’amministrazione regionale sottoposti, direttamente o indirettamente, ai suoi poteri di indirizzo, vigilanza e coordinamento”. E Montante sarebbe divenuto quindi un presidente della Regione “ombra”, capace di condizionare le scelte del governo regionale, dalla nomina degli assessori all’adozione di provvedimenti che avrebbero favorito lui, Montante, e gli imprenditori a lui legati. Dunque, Crocetta avrebbe nominato in giunta gli assessori alle Attività produttive, Lo Bello e Vancheri, perché indicate da Montante il quale le avrebbe poi manovrate a suo piacimento, ottenendo provvedimenti a suo favore e nomine in uffici determinanti di persone a lui contigue. In cambio Crocetta avrebbe ottenuto dagli imprenditori Catanzaro, Amarù e Turco fondi in nero per finanziare la sua campagna elettorale del 2012. A sua volta Catanzaro avrebbe ottenuto favori e consigli per la sua società che opera nel settore dei rifiuti. Ad esempio sarebbe stato avvisato da Crocetta che – si legge ancora nel capo d’imputazione – “avrebbe dovuto dotarsi di un impianto di bio-stabilizzazione in assenza del quale non avrebbe più potuto autorizzare l’attività della discarica rassicurandolo comunque sulla possibilità di ovviare alla temporanea indisponibilità della necessaria apparecchiatura mediante sistemi mobili”. E ancora Crocetta avrebbe ottenuto l’intervento di Montante per evitare la diffusione di un video a contenuto sessuale che lo avrebbe ritratto. Crocetta ha sempre negato, così: “Chi ha il video lo pubblichi, sono disposto a pagare”. E ancora nella richiesta di rinvio a giudizio si legge: “Montante ha mantenuto rapporti personalmente o per il tramite di Diego Di Simone Perricone con appartenenti alle forze di polizia, al fine di indirizzare le attività di costoro in maniera tale da garantire i propri personali interessi e quelli di coloro che a lui sono strettamente legati, e di ottenere ai medesimi fini informazioni di natura riservata nonché occupandosi di soddisfare le aspettative di carriera di lavoro degli stessi o di loro familiari”. Prima udienza preliminare il prossimo 22 gennaio, a Caltanissetta, innanzi al giudice Emanuele Carrabotta.

Incidente stradale, morti tre giovanissimi

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Un incidente stradale in provincia di Caltanissetta, appena fuori Niscemi, lungo la strada provinciale 11, nei presso del bivio Paradisa, ha provocato la morte di tre giovanissimi. Si tratta di Gaetano Parisi, 20 anni, Rosario Quinci, 18 anni, e Alessandro Cirrone, 16 anni. A bordo del mezzo ha subito gravi ferite un altro passeggero, di 17 anni, adesso ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Al conducente, per cause in corso di accertamento, è sfuggito il controllo della Citroen, che si è schiantata contro un muretto. L’impatto è stato devastante. Il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, ha affermato: “A Niscemi la notizia della morte dei tre ragazzi ha sconvolto tutti. Ho visto il dolore immenso dei genitori, dei familiari, degli amici. A loro voglio esprimere tutta la mia vicinanza e annunciare che disporrò il lutto cittadino nel giorno dei funerali non appena ci sarà comunicata la data”.

Incidente stradale, morto un docente di 45 anni

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Giovanni Occhipinti

Incidente stradale mortale lungo la Ragusa – Catania. E’ deceduto Giovanni Occhipinti, ragusano di 45 anni. Il sinistro è avvenuto in prossimità dello svincolo di Vizzini, nei pressi di un distributore di carburante. L’auto di Occhipinti, una Opel, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con una Citroen C3. Altre tre persone, ferite, sono state trasportate all’ospedale di Caltagirone. La morte di Occhipinti ha colpito la comunità ragusana: era un volto noto nell’ambiente ibleo per i suoi studi brillanti che lo avevano condotto in Francia, alla prestigiosa Sorbona. Aveva una cattedra in Fisica ed era apprezzato per le sue ricerche di geofisica, e qualche anno addietro era stato premiato nell’ambito della manifestazione “Ragusani nel Mondo”.

Covid, sospese tutte le manifestazioni natalizie ad Agrigento

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A seguito dell’emanazione del Decreto Festività, ovvero del nuovo Decreto anti Covid del Governo Draghi sullo svolgimento di esibizioni o spettacoli all’aperto, gli eventi previsti del programma “Destinazione Agrigento – Natale 2021” sono sospesi a cominciare dallo spettacolo previsto per oggi, 26 dicembre, alle 18 a San Leone in Piazzale Giglia. Si sta pensando alla possibilità di proporre iniziative in alternativa da quelle all’aperto e in linea con la normativa e le restrizioni imposte dal Covid con il quale bisogna continuare a convivere.

Ambulanza fuori strada sulla 189, autista ferito

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Alla guida di un un’ambulanza è rimasto ferito in un incidente stradale, che non ha coinvolto nessun altro veicolo. Un quarantottenne di Casteltermini, autista di un’autoambulanza dell’associazione Madre Teresa di Calcutta Onlus, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Ha riportato alcune fratture ed è stato ricoverato nel reparto di Ortopedia. L’ambulanza è uscita fuori strada sulla strada statale 189 Agrigento-Palermo. Scattato l’allarme, sul posto si sono precipitati i carabinieri della Stazione di Aragona. Ancora al vaglio la dinamica dell’incidente stradale.

Covid, numeri ancora alti in Sicilia. Oltre 1700 positivi

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Ancora alto il numero di nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore sono stati 1727 su 15334 tamponi processati e l’indice di positività è salito all’11%. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 2446 i nuovi casi su 48351 tamponi e il tasso di positività era al 5,1%. Sono 10 i decessi e 263 i guariti. In aumento i ricoveri in regime ordinario (+37 sul dato di ieri) e quelli in in terapia intensiva (+1). L’Isola, oggi, si trova al sesto posto per contagi.

Covid, Natale amaro in Sicilia, 2446 nuovi casi

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Ancora alto il numero di nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore sono stati 2446 su 48351 tamponi processati e l’indice di positività è salito al 5,1%. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 2131 i nuovi casi e il tasso di positività era al 4,3%. Sono 13 i decessi (3 il 24 dicembre, 8 il 23 dicembre, uno il 22 dicembre e uno il 3 dicembre) e 523 i guariti. In aumento i ricoveri in regime ordinario (+6 sul dato di ieri) e quelli in in terapia intensiva (+3). L’Isola, oggi, si trova all’ottavo posto per contagi, al primo c’è la Lombardia con 17.332.

A livello provinciale, 702 i nuovi casi a Catania. 489 a Palermo, 388 a Messina, 187 a Trapani, 61 a Caltanissetta, 120 a Ragusa, 202 a Siracusa, 174 ad Agrigento, 123 a Enna.

Covid, exploit di contagi nell’agrigentino

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Nessuna nuova vittima, ma in provincia di Agrigento, è un Natale di contagi, ben 198 nuovi casi positivi di Covid-19, su 585 tamponi effettuati. Emerge dal bollettino di Asp, sull’andamento della pandemia da Covid in provincia di Agrigento.  Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i casi di Coronavirus, in tutto l’Agrigentino, sono 20.300 (1 marzo 2020 – 24 dicembre 2021). In totale i guariti sono 18.536.  Gli attuali positivi salgono a 1.387, di cui 1.348 in isolamento domiciliare, e 39 ricoverati in ospedale. Sono 7 le persone che si trovano in terapia intensiva, all’ospedale “Parlapiano” di Ribera. Gli altri ricoverati: 29 pazienti al presidio ospedaliero riberese, 2 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, e uno in struttura lowcare, all’hotel Covid ex Ipab di Canicattì. In totale dall’inizio della pandemia, in provincia di Agrigento, 158.582 tamponi processati.

Covid, in Sicilia altri 2.131 casi

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Sono 2.131 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 43.199 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.078. Il tasso di positività scende al 4,9% ieri era al 5%. L’isola è all’ottavo posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 16.044 casi, al secondo posto il Veneto con 5.074 casi, al terzo il Piemonte con 4.609 casi, al quarto la Campania con 4.541 casi, al quinto posto il Lazio con 3.475 casi, al sesto la Toscana con 3.337 casi, al settimo posto l’Emilia Romagna con 3.067 casi.

Gli attuali positivi sono 25.165 con un aumento di 1.530 casi. I guariti sono 593 mentre le vittime sono 8 e portano il totale dei decessi a 7.404. Sul fronte ospedaliero sono 664 ricoverati, con 20 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 73, 3 casi in meno rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 437 casi, Catania 765, Messina 257, Siracusa 174, Ragusa 84, Trapani 157, Caltanissetta 142, Agrigento 13, Enna, 102.