Il Natale nelle scuole. Manifestazioni ad Agrigento al plesso “Montessori” dell’Istituto scolastico comprensivo “Montalcini” diretto da Luigi Costanza. In proposito oggi al termine del Videogiornale di Teleacras è in onda uno speciale.
Francesco Lo Voi nominato procuratore capo di Roma
In occasione dell’ultima seduta prima della pausa festiva, il Consiglio superiore della Magistratura ha indicato il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, quale Procuratore capo di Roma al posto di Michele Prestipino, scelto nel 2020 a maggioranza come capo dei pubblici ministeri romani, e la cui nomina è stata però annullata dalla Giustizia amministrativa. Lo Voi, che ha impugnato la delibera a favore di Prestipino, è stato votato a larga maggioranza con 19 voti a favore contro i 2 al candidato alternativo, il Procuratore generale di Firenze, Marcello Viola.
Il libro continua ad essere uno degli oggetti più venduti sotto il periodo natalizio. Oggi, intervista al libraio agrigentino, Liborio Tuttolomondo
Il solito Andrea Camilleri, ma anche Carmelo Sardo tra i libri più venduti nell’agrigentino in questo periodo natalizio. Il libro continua ad essere uno degli oggetti più venduti nella festa più importante dell’anno.
Ne abbiamo parlato con un libraio agrigentino, Liborio Tuttolomondo. Oggi, intervista al Vg.
Il sindaco Miccichè batte i pugni sul tavolo dell’Aica
Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, batte i pugni sul tavolo dell’Azienda idrica dei Comuni agrigentini. Ha incontrato i vertici dell’Aica: “Non sono per nulla soddisfatto. Chiederò di essere audito dal Consiglio d’Amministrazione”. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda l’intervento video del sindaco di Agrigento.
“Il Natale è per tutti” dei Fratelli d’Italia agrigentini
Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia di Agrigento, diretto da Daniela Catalano, insieme al commissario provinciale, Calogero Pisano, hanno organizzato l’iniziativa “Il Natale è per tutti”. Nella sede di Fratelli d’Italia, ad Agrigento, al Villaggio Mosè, è stato possibile donare una busta di alimenti. Il raccolto è stato consegnato a don Giuseppe Pontillo, coordinatore del Centro di ascolto della Parrocchia di San Gerlando per la diretta distribuzione alle famiglie bisognose.
Livelli di acqua al massimo negli invasi siciliani: scongiurata la crisi idrica in estate
Le piogge abbondanti negli ultimi trenta giorni hanno riempito al massimo gli invasi, le sorgenti e i pozzi gestiti da SiciliAcque, che annuncia: “I volumi d’acqua accumulati sono sufficienti a scongiurare per tutto il 2022 qualsiasi ipotesi di crisi idrica. Nella diga Garcia ad esempio ci sono oggi 57,3 milioni di metri cubi d’acqua (erano 31,4 milioni nello stesso periodo di dicembre 2020); nel lago Ancipa 21,6 milioni di metri cubi (5 milioni nel 2020); nel Fanaco oltre 17 milioni di metri cubi (6,8 milioni nel 2020); negli invasi Piano del Leone e Regoleto, rispettivamente 3,8 e 11 milioni di metri cubi (2,4 milioni e 12,1 milioni nel 2020). Si tratta di livelli che solitamente si hanno dopo un’intera stagione invernale. Stesso discorso per le fonti profonde (pozzi e sorgenti), che hanno aumentato la loro resa soprattutto quelle che si trovano sull’Etna, nelle Madonie e nei Monti Sicani”. Nel frattempo però l’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia ha provocato fenomeni di dissesto idrogeologico del territorio, che hanno interessato anche un acquedotto gestito da SiciliAcque. E’ il caso del Favara di Burgio, a Ribera, dove una frana ha danneggiato l’adduttore principale, ripristinato in sicurezza in pochi giorni da una task force composta da tre imprese di manutenzione coordinate dai tecnici di SiciliAcque.
Porto Empedocle, sequestrata una casa di riposo per anziani abusiva
La Guardia di Finanza ha sequestrato una casa di riposo per anziani abusiva a Porto Empedocle, perché sprovvista delle autorizzazioni amministrative e sanitarie come è stato riscontrato nel corso di un sopralluogo con il supporto di funzionari dell’Azienda sanitaria di Agrigento. In particolare i finanzieri hanno accertato la mancata iscrizione all’albo regionale degli enti privati di assistenza, gestiti anche ai fini di lucro. Inoltre, la residenza, che all’atto dell’intervento ospitava 18 persone, è risultata sovraffollata rispetto alla capienza definita in base alle norme del settore, nonché carente delle specifiche figure professionali, sociali e sanitarie necessarie per l’assistenza degli anziani ospiti, alcuni dei quali non autosufficienti. Gli ospiti sono stati riaffidati ai familiari. Il sequestro d’urgenza è stato confermato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Francesco Provenzano. Sono in corso approfondimenti sulla posizione fiscale dell’impresa e sugli adempimenti in tema di lavoro dei dipendenti della struttura, dove sono stati trovati anche farmaci scaduti. Due gli indagati: si tratta dei titolari, gli agrigentini G.M.L. e G.G. (sono le iniziali dei nomi).
Buongiorno tristezza
Il Cartello sociale agrigentino in affanno tra un’emergenza e l’altra, tra peccati in pensieri, parole, opere e omissioni. Contento Draghi, contenti tutti.
Mario Draghi ha appena annunciato in conferenza natalizia che tutti gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza finora prefissati sono stati raggiunti. Ai cittadini di Agrigento e provincia tale risultato non è pervenuto, non li ha nemmeno sfiorati. Il Cartello sociale composto dall’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Agrigento, diretto da don Mario Sorce, e da Cgil, Cisl e Uil, si arrampica tra le emergenze strade, rifiuti, lavoro e adesso anche idrica. In riferimento alle strade basterebbe che Mario Draghi visitasse la strada tra l’ospedale e la zona industriale di Agrigento per le cui condizioni di pericolo mortale non si comprende ancora perché la Procura della Repubblica di Agrigento non sia intervenuta per sequestrare la carreggiata e ordinare il ripristino sicurezza ai signori amministratori locali dei Comuni soprattutto di Aragona e di Favara. Sì perché menti raffinatissime dell’urbanistica hanno disegnato tale meno di mezzo chilometro di strada che appartiene un tratto ad Aragona e un altro a Favara. Gli amministratori locali di tal Comuni non sono a conoscenza, o fingono di non essere a conoscenza, che se un’altra Chiara La Mendola (pace e gloria all’anima sua), ad esempio uno dei tanti studenti sulle due ruote che raggiungono una scuola nella zona industriale, incappano in una delle decine di buche mortali e muoiono, loro, gli amministratori, sono responsabili penalmente e civilmente, e saranno condannati in nome del popolo italiano sia in primo che in secondo grado, come lo sono stati alcuni amministratori comunali di Agrigento per la morte di Chiara La Mendola. Nonostante tanti appelli della stampa e dei cittadini, ciò non interessa ai sindaci, e loro non sono nemmeno interessati al progetto esecutivo gratis che i costruttori edili di Carmelo Salamone hanno offerto per recuperare il tratto di strada. Il procuratore Patronaggio ha sequestrato una parte della Scala dei Turchi perché il costone di marna è a rischio crollo a danno della pubblica incolumità. Nel frattempo però incombe un rischio morte in un tratto di strada così trafficato. Patronaggio: forza! No: “tutti gli obiettivi finora prefissati del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono stati raggiunti”. In riferimento all’emergenza idrica il Cartello sociale si è recato in Prefettura, e ha pianto sul tavolo del prefetto Maria Rita Cocciufa. La gestione pubblica del servizio idrico è a corto di soldi. Già l’estate scorsa il commissario Gervasio Venuti, subentrato a Marco Campione, ha denunciato l’imminente collasso finanziario e, di conseguenza, anche del servizio, non solo la distribuzione ma anche la manutenzione della rete e il pagamento del personale. La Regione ha prestato 10 milioni di euro per svezzare l’Aica, l’Azienda idrica del Comuni agrigentini, strapparla dalle mammelle e consentirle di camminare da sola. Invece ancora nulla di positivo si profila all’orizzonte. E il presidente dell’Assemblea territoriale idrica, il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, si affida alla divina provvidenza manzoniana e si rammarica così: “Come ogni azienda appena nata, anche l’Aica soffre della difficoltà per la mancanza di liquidità. Per tale ragione si era chiesto alla Regione l’anticipo, attraverso i Comuni, di 10 milioni di euro che avrebbe consentito di avviare l’azienda senza andare sin da subito in sofferenza, e avere la possibilità di effettuare interventi urgenti e indifferibili. Purtroppo, solo due Comuni hanno ricevuto tali risorse e solo 10 hanno avuto approvata la richiesta dai propri Consigli comunali. Ci chiediamo quali siano le reali intenzioni di tutti gli altri sindaci che ad oggi non hanno provveduto a depositare una proposta di delibera in Consiglio comunale, e per tale ragione è stata sollecitata la Prefettura a convocare un tavolo alla loro presenza”. Nel frattempo il Cartello sociale ha annunciato che, in mancanza di soluzioni, sarà organizzata una manifestazione pubblica, con il seguente programma: ci si raduna, si sollevano al vento le bandiere di Cgil, Cisl e Uil, ci si intrattiene per una o due ore, una delegazione incontra il Prefetto e ripete le stesse doglianze, dopodiché ci si saluta. Ed è tutto come prima, e così sempre sarà. In conclusione: nel 2008 il presidente della Regione, Lombardo, annunciò il finanziamento di più o meno 50 milioni di euro per il recupero della rete idrica agrigentina. Il sindaco Zambuto si fidò, e lo accolse al Municipio con tanto entusiasmo tanto da proporre per lui la cittadinanza onoraria. Adesso, a dicembre 2021, il presidente della Regione, Musumeci, ha appena annunciato il finanziamento di più o meno 50 milioni di euro per il recupero della rete idrica agrigentina. E il sindaco Miccichè, fidandosi, ha commentato entusiasta. Bene così. Avanti popolo, alla riscossa. Chiu pilu pi tutti.
Sicilia sempre più arancione
Altri Comuni siciliani in zona arancione da domani fino a Capodanno. I dati sui contagi a confronto e l’andamento della campagna vaccinale. Si aggrava l’epidemia.
Le restrizioni arancione imperversano ancora in Sicilia. I Comuni di Butera (in provincia di Caltanissetta), Barcellona Pozzo di Gotto, Fiumedinisi, Gualtieri Sicaminò, Milazzo e San Filippo del Mela (in provincia di Messina), da domani venerdì 24 dicembre a venerdì 31 dicembre, compreso, saranno in “zona arancione”. Così dispone un’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta dell’assessorato regionale alla Salute. Le misure restrittive anti-covid sono attualmente in vigore (fino al 27 dicembre) anche a Castrofilippo (Agrigento), Marianopoli (Caltanissetta), Motta Sant’Anastasia (Catania), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina). L’epidemia si aggrava. Dal 13 dicembre scorso si è registrata un’ulteriore sensibile crescita del contagio con un incremento di oltre il 44 per cento dei nuovi casi positivi (pari a 9.147) rispetto alla settimana precedente. L’incidenza cumulativa settimanale si è attestata al valore di 189 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il rischio più elevato in termini di nuovi casi su popolazione residente si è registrato nelle province di Messina (281), Caltanissetta (274), Trapani (243) e Catania (206). L’indice Rt è all’1,19. Le fasce d’età che continuano a sostenere la curva epidemica risultano ancora quelle tra i 6/10 anni (381 su 100.000) e 11/13 anni (333 su 100.000), seguite da quella fra i 3 ed i 5 anni (247) e i 14 e i 18 anni (241). I focolai sono 2.726, in aumento rispetto ai 2.109 della settimana precedente. L’andamento dei contagi si è accompagnato ad un incremento di nuove ospedalizzazioni settimanali (330) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. L’80% degli ospedalizzati risulta non vaccinato o con ciclo di vaccinazione incompleto. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, con riferimento al target over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano all’84,18%, gli immunizzati all’ 81,53%. Nel frattempo adesso sono 1.410 i nuovi casi di covid a fronte di 35.091 tamponi processati. Il tasso di positività è al 4%. La regione è all’ottavo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 22.404 con un aumento di 470. I guariti sono 963. Le vittime sono 17, per un totale dei decessi a 7.381. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 634, 29 in più. E quelli in terapia intensiva sono 73, 6 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 203, Catania 386, Messina 193, Siracusa 180, Ragusa 57, Trapani 144, Caltanissetta 152, Agrigento 11, Enna 124.
Altro proscioglimento per Carola Rackete
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, accogliendo quanto richiesto dalla Procura, ha archiviato l’inchiesta a carico della comandante della nave umanitaria “Sea Watch”, Carola Rackete, indagata di essere entrata senza autorizzazione nelle acque territoriali italiane, dirigendosi a Lampedusa, nonostante l’ordine di dietrofront impartito da una motovedetta della Guardia di Finanza. Secondo il Gip, la donna tedesca ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mare. Lei è già stata prosciolta una prima volta lo scorso aprile dalla contestazione di resistenza a Pubblico ufficiale, violenza a nave da guerra, e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per avere introdotto in Italia 53 migranti. L’episodio si riferisce al presunto speronamento di una motovedetta delle Fiamme Gialle, e risale al 29 giugno del 2019, giorno dell’arresto della Rackete.