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Prima delle vacanze natalizie, concerto degli alunni del plesso Rizzo di Porto Empedocle alla presenza della preside Anna Gangarossa. Oggi, al Vg, una breve rappresentazione

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Gli alunni della scuola secondaria di primo grado Rizzo di Porto Empedocle, facenti parte dell’Istituto comprensivo Pirandello di Porto Empedocle, diretto da Anna Gangarossa, hanno suonato (perché la scuola è anche ad indirizzo musicale) mentre gli alunni delle classi quinte della scuola primaria hanno cantato, in un progetto di continuità.
Vediamo una breve rappresentazione.

La Uil di Agrigento prospetta un nuovo anno pieno di sfide. Oggi, i dettagli al Vg delle 14:05

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La Uil di Agrigento prospetta un nuovo anno pieno di sfide. Il segretario generale, Gero Acquisto, ha tracciato un bilancio molto negativo in quasi tutti i settori economici e, la Pandemia, ha purtroppo colpito moltissime famiglie. Oggi, i dettagli al Vg delle 14:05

A Scala dei Turchi, domani, giovedì, “si libera la bellezza”

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A Realmonte, domani, giovedì 23 dicembre, al Belvedere di Scala dei Turchi, alle ore 10, il Comune di Realmonte, in collaborazione con la Delegazione FAI di Agrigento ed il Comitato FAI Realmonte Città della Scala dei Turchi, seminerà i primi due pini marittimi dei cinque previsti nell’ipotesi di progetto Luoghi del Cuore del FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo. Il Capo delegazione FAI Agrigento, Giuseppe Taibi, afferma: “Si completa, così, un percorso iniziato nel 2013 con l’abbattimento dell’eco-mostro sulla spiaggia, proseguito, poi, con l’abbattimento del secondo immobile che sorgeva a picco sulla scogliera. Il Fai ha finanziato l’operazione di ripristino dei luoghi, e nel 2016 è stato inaugurato il belvedere, poi ampliato. Con la piantumazione del verde si conclude il progetto del FAI denominato emblematicamente ‘Liberare la bellezza’. Si aggiunge, dunque, un altro fondamentale tassello per la promozione, fruizione e conservazione dell’importante sito ambientale agrigentino”.

Ad Agrigento cerimonia premiazione Eccellenze al Liceo “Politi”

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Liceo Politi Agrigento

Ad Agrigento, oggi, mercoledì 22 dicembre, nell’aula magna del Liceo scientifico e delle scienze umane “Raffaello Politi”, si è svolta la cerimonia di premiazione delle Eccellenze per gli allievi maturati con il massimo del punteggio negli anni scolastici 2019/2020 e 2020/21. Si tratta di 130 studenti, insigniti di una targa onorifica. La dirigenza del Liceo commenta: “Con questa iniziativa, ormai tradizione e vanto dell’istituto, il Liceo Raffaello Politi punta a riconoscere e a valorizzare il merito, strumento principe per raggiungere i più ambiziosi traguardi formativi e concorrere a contrastare atteggiamenti remissivi e fatalistici nei confronti dell’insuccesso scolastico”.

Incidente stradale, morto un uomo di 44 anni

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Gaetano Benincasa

Un incidente stradale ha provocato la morte di Gaetano Benincasa, 44 anni, sposato e padre di un bambino, originario di Palagonia ma residente a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, molto conosciuto essendo l’attuale vice segretario regionale della Confederazione Italiana Federazioni Autonome, ed ex assessore comunale a Palagonia, nonché segretario dell’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Nel 2017 si candidò alle elezioni Regionali nella lista dell’Udc, appoggiando la candidatura dell’attuale presidente Nello Musumeci. L’incidente è avvenuto lungo la “Orientale Sicula”, in territorio di Vaccarizzo, nei pressi del villaggio Delfino. Lui, alla guida di un’automobile, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un camion. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha scritto su Facebook: “E’ una notizia che non avrei mai voluto ricevere. Muore tragicamente a 44 anni un appassionato di politica, un valente amministratore, un padre e un marito attento e generoso. Porterò nel cuore e nella mente il suo entusiasmo, il suo sorriso, la gioia di vivere e l’amore per l’impegno civile e sociale, il suo altissimo senso del dovere, testimoniati dalle azioni quotidiane e dai suoi trascorsi”.

La bimba morta a Palma di Montechiaro: avviata un’inchiesta (video e foto)

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Altra tragedia nell’Agrigentino dopo Ravanusa. A Palma di Montechiaro un incendio divampato in una palazzina ha ucciso una bambina di poco più di due anni.


Il trascorrere della notte tra il primo giorno d’inverno e il 22 dicembre si rivela funesto per Palma di Montechiaro. In via San Giuseppe, nel centro cittadino, a poca distanza dal Monastero, in una casa è divampato un incendio, forse a causa di un corto circuito elettrico ad un albero di Natale. Le fiamme, veloci e incontenibili, hanno divorato un appartamento all’interno di una palazzina di due piani. Una bambina di due anni e sette mesi, Ginevra Manganello, è morta. La madre ha lanciato l’allarme, perché la sua figlioletta è stata nello stesso appartamento travolto dal fuoco, a dormire, nel letto matrimoniale. Lei avrebbe dormito al piano superiore. Invece la madre, con la zia della bimba e altri cinque fratellini, al piano inferiore, dove si sarebbe scatenato il rogo. Loro avrebbero tentato disperatamente di raggiungere la piccola, ma le vampate si sono rivelate insormontabili. L’intera famiglia è stata sgomberata. Sul posto hanno lavorato i Vigili del Fuoco e la Protezione civile. Indagano i Carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro e della Compagnia di Licata, e i poliziotti del locale Commissariato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento. L’inchiesta è affidata al magistrato di turno, il sostituto procuratore, Maria Barbara Cifalinò, che ha subito disposto il sequestro dell’immobile. Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, ha annunciato che il Comune sosterrà le spese del funerale di Ginevra e dei lavori necessari per restituire alla famiglia la palazzina. Inoltre, grazie alla cooperativa “Il sole”, diretta da Angelo Romano, è stato reperito un alloggio temporaneo per gli otto familiari sfollati. Nel paese del “Gattopardo”, il giorno delle esequie sarà lutto cittadino. Nel frattempo sono state sospese tutte le iniziative natalizie in calendario.

Vaccino ai bambini, iniziativa dei pediatri

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In Sicilia primi pediatri di libera scelta pronti alle vaccinazioni dei propri assistiti. Allarme rientri natalizi: molti provenienti dal Nord sono positivi.

In Sicilia passi avanti, più che nel resto d’Italia, nell’ambito della campagna vaccinale dei bambini dai 5 agli 11 anni, appena iniziata. Infatti, i pediatri di libera scelta della provincia di Catania, primi fra tutti, si sono dichiarati pronti per le vaccinazioni anti-covid ai loro piccoli assistiti. Così è emerso da una riunione alla Direzione dell’Azienda sanitaria provinciale, a cui hanno partecipato anche i sindacati di categoria. E’ stata raggiunta un’intesa, definendo le modalità di adesione alla campagna, tipologia di utenti e fasce di priorità, nonché gli aspetti logistici e organizzativi. Inizialmente i pediatri di libera scelta somministreranno il vaccino nelle Unità operative complesse di Pediatria degli ospedali di Acireale, Biancavilla e Caltagirone. I genitori potranno mettersi direttamente in contatto con il pediatra dei propri figli per ricevere informazioni e prenotare la vaccinazione. I vertici dell’Azienda sanitaria etnea commentano: “Abbiamo avvertito l’esigenza di anticipare i tempi per questa intesa in modo da consolidare tempestivamente la rete per le vaccinazioni pediatriche. Ringraziamo i pediatri di libera scelta per l’attenzione e la disponibilità espresse e per l’impegno condiviso nel garantire gli obiettivi di salute pubblica per tutta la popolazione. Il rapporto di fiducia dei pediatri con le famiglie farà la differenza sul vaccino per bambini e adolescenti”. Dunque, il Natale è alle porte e oltre 70mila siciliani, studenti e lavoratori, tornano come di consueto nella loro terra natìa per riabbracciare i propri cari. Ebbene, come rivelato dai controlli negli aeroporti e porti siciliani, i molti provenienti dal Nord Italia risultano positivi. A confermarlo è il commissario all’emergenza Covid di Palermo, Renato Costa, che spiega: “Chi si sottopone ai tamponi in aeroporto, e proviene da Lombardia e Piemonte, in molti casi risulta positivo. Il tracciamento c’è ma non deve mai mancare la precauzione e lo scrupolo da parte di chi vuole passare un Natale in tranquillità. Anche a Catania, da tempo la provincia con più contagi in Sicilia, è stata segnalata la stessa problematica”. Nel frattempo sono 1.432 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 31.904 tamponi processati. Il tasso di positività è al 4,4%. La regione è al settimo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 21.934, con un aumento di 866. I guariti sono 548. Le vittime sono state 9, per un totale dei decessi a 7.364. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 605, 14 in più, e quelli in terapia intensiva sono 67, 4 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 168, Catania 331, Messina 264, Siracusa 136, Ragusa 65, Trapani 92, Caltanissetta 139, Agrigento 125, Enna 103.

Ance Agrigento, allarme Ance, ribassi del 50%, l’intervento di Carmelo Salamone

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Carmelo Salamone

L’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, della provincia di Agrigento, tramite il presidente, Carmelo Salamone, lancia un allarme: “Le imprese propongono ribassi di quasi il 50%. Qualcosa non quadra”. Salamone prosegue: “Se è possibile ottenere una riduzione di questo tipo dei costi, nonostante gli aumenti, significa che gli importi possono essere ridotti o mancano i controlli. Se ci sono imprese così scriteriate da essere in grado di offrire un ribasso di quasi il 50% sul costo degli appalti pubblici, significa che chi deve controllare non fa il suo lavoro per incapacità o, peggio, per insipienza, oppure che i prezzi inseriti negli appalti, derivanti dal prezzario regionale, sono esageratamente superiori a quanto dovrebbero essere, e per questo bisogna chiederne una revisione al ribasso. La mia può apparire come una provocazione, ma lo è fino a un certo punto. Nonostante il costo delle materie prime sia schizzato alle stelle, tanto che il Governo è dovuto intervenire con un apposito capitolo di spesa per supportare le imprese. E nonostante vi sia un tetto minimo per il costo della manodopera. E nonostante vi siano misure assolutamente dannose per le aziende come l’anticipazione dell’Iva con lo split Payment e vi siano dei tetti che individuano la soglia di anomalia delle offerte, i dati degli appalti in Sicilia ci dicono che ancora oggi vengono aggiudicati bandi pubblici con un ribasso che arriva anche a quote del 46%. Da imprenditore, prima ancora che come presidente provinciale di Ance, non riesco a comprendere in che modo si riesca a fare profitto e coprire i costi per l’acquisto delle materie prime, per pagare i lavoratori e, ancora, metterli nelle condizioni di lavorare in sicurezza. La verità dei fatti è che c’è chi continua ad approfittarsi delle pieghe, anzi, delle piaghe del sistema, e chi, tra coloro che dovrebbero essere deputati al controllo, semplicemente fa finta di nulla. Un mix che non solo danneggia gli imprenditori più rispettosi delle regole, ma rischia di provocare danni al “sistema Paese”, con lavori che vengono interrotti a metà, o realizzati al‘risparmio’, con pericoli per i cittadini. La domanda che, quindi, ci poniamo, volendo essere provocatori ma anche conseguenti logicamente ai fatti, è: se è possibile offrire un ribasso della metà degli importi stanziati, perché non tagliare le somme stanziate e utilizzarle per effettuare altri lavori? Ma soprattutto, perché si continuano ad attuare misure che non vengono in nessun modo discusse con i rappresentanti delle categorie?”.

Incidente stradale, morta una donna, tre i feriti

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Incidente stradale mortale a Messina, a seguito di un tamponamento in tangenziale prima dello svincolo per Messina centro, in direzione Catania, nei pressi della galleria Spadalara. Una donna, di 68 anni, Elvira Rifici, è morta. Tre sono i feriti, non gravi. Si sono scontrate due automobili, una Fiat Punto e una Bmw. La donna è stata seduta sul posto passeggero della Fiat Punto e, a seguito dell’impatto, è stata sbalzata fuori dall’abitacolo, contro il guardrail. E’ deceduta sul colpo. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia Stradale.

False vaccinazioni a Palermo, il rammarico di Costa: “Siamo stati traditi”

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Renato Costa

Ancora interventi a seguito del raccapricciante caso dell’infermiera che, in cambio di denaro, avrebbe somministrato finti vaccini all’Hub della Fiera del Mediterraneo di Palermo. Il commissario per l’emergenza covid a Palermo, Renato Costa, afferma: “Si chiude un capitolo triste e, insieme, sconcertante. Stiamo già esaminando la costituzione come parte civile in un eventuale processo. A maggiore chiarezza: non solo non sono indagati medici e responsabili della Fiera del Mediterraneo, ma fin dall’inizio delle indagini io, il referente dell’hub vaccinale Rosario Iacobucci, e altri membri dello staff abbiamo fornito agli investigatori tutto il supporto possibile. Era innanzitutto nostro interesse che fossero individuati i responsabili, per mettere fine a un raggiro che, per quanto episodico, è tanto più odioso perché si svolge tra le mura di un hub vaccinale, un luogo dove le persone cercano protezione dal virus. In questa vicenda io e, mi sento di dire, tutti i lavoratori della Fiera del Mediterraneo ci sentiamo traditi e danneggiati, perché le accuse ai tre indagati, qualora confermate, remerebbero contro tutto ciò per cui ci spendiamo quotidianamente, passando intere giornate in questo hub: convincere, rassicurare, sensibilizzare al vaccino, che è il solo modo per uscire dalla pandemia”.