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Campionato calcio Eccellenza, girone A, risultati e classifica

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Il campionato di calcio d’Eccellenza, girone A, la 15esima giornata d’andata. Ecco i risultati:
Enna – Akragas 1-0
Monreale – Castellammare 0-0
Nissa – Mazarese 1-1
Pro Favara – Casteltermini 0-0
Sciacca – Parmonval 2-2
Dolce Onorio Marsala – Don Carlo Misilmeri 0-1
Mazara – Cus Palermo 1-0
Marineo – Canicattì 1-2.

Classifica: Akragas e Don Carlo Misilmeri 30 punti, Canicattì 29, Nissa 28, Marineo 26, Pro Favara 24, Castellammare 23, Mazarese e Mazara 22, Enna e Sciacca 19, Casteltermini 12, Parmonval 11, Monreale 9, Dolce Onorio Marsala 6, Cus Palermo 5.

Aragona volley sconfitta in casa, Fortitudo Agrigento vittoriosa in trasferta

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Il campionato di serie A2 di pallavolo femminile. La Seap – Dalli Cardillo Aragona è stata sconfitta in casa, a Porto Empedocle, al PalaMoncada, 3 a 1 dal Volley Hermaea Olbia. Il sestetto sardo si è imposto con i parziali: 20-25, 25-23, 18-25, 19-25.

La Fortitudo basket Agrigento conquista la decima vittoria consecutiva nel campionato di serie B. I biancazzurri hanno espugnato il campo di Ischia, vincendo 66 a 52. Ottime le prestazioni di Chiarastella, Alessandro Grande e Mait Peterson. Adesso stop: pausa natalizia. Al rientro, il 9 gennaio, lo scontro diretto al vertice della classifica, tra Agrigento e Bisceglie, al PalaMoncada.

Ok al rinnovo del contratto dei dirigenti della Regione Siciliana

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Musumeci e Zambuto

Alla Regione Siciliana, dopo 16 anni, si procede al rinnovo del contratto dei dirigenti regionali. Così ha deciso il governo Musumeci, che ha autorizzato l‘Aran, ovvero l’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione, a riavviare il percorso di certificazione del Contratto collettivo. In termini economici il contratto riconosce esclusivamente l‘adeguamento tabellare in misura identica a quella di tutti i comparti pubblici. In totale si tratta di meno di 10mila euro per ogni dirigente. In termini giuridici, la disciplina della dirigenza è allineata a quella statale ed è introdotto un articolato codice disciplinare, del tutto mancante nel contratto risalente al 2002: ben 9 dei circa 70 articoli del contratto disciplinano puntualmente, per la prima volta, doveri, responsabilità e sanzioni. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “Il rinnovo del contratto è un atto dovuto e lo abbiamo compiuto. In un anno abbiamo dato al personale dell’amministrazione regionale, comparto e dirigenza, quello che altri governi prima di noi hanno cinicamente negato, pur trattandosi non di scelte ma di atti imposti dalla legge. Proprio per questo mi sento legittimato a chiedere di più ai dipendenti: uno sforzo maggiore, più impegno, più partecipazione. Il mio giudizio critico è fin troppo noto su una larga fascia della burocrazia. Spero che tutti adesso vogliano fare fino in fondo il proprio dovere. Dal canto nostro, abbiamo già pronto anche il Piano formativo, che aiuterà il personale ad acquisire nuove abilità e conoscenze. Ringrazio l’assessore regionale agli Enti Locali, Marco Zambuto, per l’impegno con cui ha seguito la definizione delle procedure. Sono convinto che la nuova disciplina negoziale, assieme alla riorganizzazione delle strutture dirigenziali voluta dalla Giunta con il taglio di circa 400 posizioni dirigenziali, possa contribuire ad una svolta nella gestione dell’amministrazione regionale”.

“Dichiarazioni Mangione”, esposto alla Procura

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Al procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, presentato un esposto a fronte delle dichiarazioni del raffadalese Antonino Mangione non confermate dalla compagna.

L’avvocato Salvatore Pennica
L’avvocato Salvatore Pennica, difensore nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Kerkent” di Gabriele Miccichè, 30 anni, di Agrigento, e poi, in altro procedimento, di Angelo D’Antona, 36 anni, di Raffadali, ha presentato al Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, un esposto. Pennica assiste Miccichè innanzi alla sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato. E assiste D’Antona innanzi al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Sfefano Zammuto, al quale la Procura, tramite il pubblico ministero Sara Varazi, ha chiesto la condanna all’ergastolo dello stesso D’Antona, imputato dell’omicidio di Pasquale Mangione, 69 anni, di Raffadali, assassinato il 2 dicembre del 2011. L’avvocato Pennica si riferisce a quanto emerso nel corso dell’udienza del processo a carico di Gabriele Miccichè che si è svolta lo scorso 13 dicembre. Gli imputati Gabriele Miccichè e Angelo D’Antona sono stati raggiunti da dichiarazioni rese da Antonino Mangione, 41 anni, di Raffadali. Pennica scrive nell’esposto: “Angelo D’Antona, compagno di merende di Antonino Mangione, ha sempre sostenuto che Mangione è stato pagato per accusare”. Dunque, il 13 dicembre scorso è stata ascoltata la compagna convivente di Antonino Mangione, che, secondo quanto dichiarato da Mangione, sarebbe stata vittima di sequestro di persona e di violenza sessuale, consumata innanzi allo stesso Mangione, da parte di Gabriele Miccichè e di altri imputati che hanno scelto di essere giudicati in abbreviato e che sono stati assolti. Ebbene, innanzi ai giudici, la donna, che è parte civile contro Gabriele Miccichè, anziché confermare le accuse mosse dal compagno, Antonino Mangione, ha invece dichiarato di essere a conoscenza che il compagno Mangione ha ordito, concordato e intascato soldi per dichiarare il falso. Dunque, a fronte della richiesta di condanna all’ergastolo di Angelo D’Antona, accusato da Antonino Mangione dell’omicidio di Pasquale Mangione, e a fronte del processo in corso a carico di Gabriele Miccichè, accusato da Mangione di sequestro di persona e violenza sessuale in concorso, l’avvocato Pennica ha chiesto l’acquisizione del verbale dell’udienza del 13 dicembre in cui è stata ascoltata la compagna di Antonino Mangione. Pennica denuncia l’accaduto, e sollecita l’accertamento penale su circostanze inerenti la collaborazione di Mangione.

Altro caso Omicron e green pass studenti

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Riscontrato un secondo caso di variante Omicron in Sicilia, subito sequenziato e identificato. Parecchi sindaci propongono l’obbligo green pass per gli studenti.

In Sicilia è stato riscontrato un secondo caso di variante Omicron. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, butta acqua sul fuoco: “La variante è stata subito identificata grazie al sequenziamento nei laboratori di Palermo”. E poi Razza aggiunge due considerazioni: “Ottimo il sistema di sorveglianza che, in 5 giorni, a tempi record, ha consentito l’identificazione della variante, benché due casi siano ancora pochi per una valutazione organica. E poi: si conferma che la variante sui soggetti vaccinati non alza le possibilità di ospedalizzazione. Quindi: vaccinatevi”. Il contagio a causa della variante sudafricana ricorre in una donna di 31 anni giunta nei giorni scorsi a Palermo con un volo da Londra. Lei, vaccinata con doppia dose di AstraZeneca, è in quarantena a casa con pochi sintomi. E’ risultata positiva al test antigenico eseguito all’aeroporto “Falcone e Borsellino”, ed è stata sottoposta al molecolare. Il suo tampone è stato poi oggetto di sequenziamento nel laboratorio Crq (Centro controllo rischio chimico e qualità). Il commissario per l’emergenza covid a Palermo, Renato Costa, assicura: “Continuiamo a vigilare per identificare e isolare subito i casi sospetti. I controlli in aeroporto funzionano. Al momento non mi pare che ci sia grande diffusione di Omicron in Sicilia. Noi sequenziamo tutti i tamponi positivi eseguiti alla Fiera e in aeroporto e abbiamo intercettato solo due casi”. Il paziente zero è un uomo di 41 anni di Palermo, dipendente pubblico in smartworking, anche lui con pochi sintomi. “Omicron – conferma Costa – è molto diffusiva ma poco incisiva dal punto di vita della sintomatologia clinica”. E in tanti altri Comuni le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse, come a Noto e ad Avola, in provincia di Siracusa. Il sindaco di Noto, Corrado Figura, afferma: “Dovendo interrompere la catena del contagio, abbiamo disposto la didattica a distanza per tutte le scuole allo scopo di tutelare la salute pubblica e limitare le circostanze che possano contribuire all’incremento del contagio”. E a fronte di ciò parecchi sindaci hanno proposto di introdurre il green pass anche per gli studenti, dopo l’obbligo vaccinale imposto al personale scolastico. E spiegano: “Il rischio è di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi, vaccinati e non vaccinati. Con il green pass nelle scuole, prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, preserveremmo la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell’istruzione”. Nel frattempo sono 1.212 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 26.781 tamponi processati. Il tasso di positività è al 4,5%. La regione è all’ottavo posto per numero di nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 20.787 con un aumento di 912. I guariti sono 339. Le vittime sono state 10, per un totale dei decessi a 7.349. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 575, 26 in più, e quelli in terapia intensiva sono 61, 6 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 194, Catania 274, Messina 242, Siracusa 125, Ragusa 61, Trapani 206, Caltanissetta 107, Agrigento 28, Enna 24.

“Mi candido, anche attraverso le primarie”

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Claudio Fava

Con un breve video-messaggio sulla sua pagina Facebook, Claudio Fava, attualmente presidente della Commissione regionale antimafia, ha annunciato che si candiderà il prossimo anno a presidente della Regione Siciliana. Fava, già candidato alla presidenza della Regione alle scorse elezioni del 2017, afferma: “Non giro attorno alle parole, mi candido, attraverso le primarie, se ci saranno. Mi candido per rappresentare le forze politiche democratiche e le esperienze di civismo che abbiamo conosciuto in questi anni”.

Ravanusa, D’Angelo: “Occorrono almeno fino a 15 milioni di euro”

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Carmelo D'Angelo

La Regione ha stanziato da subito 1 milione di euro per interventi di recupero a Ravanusa. Il sindaco, Carmelo D’Angelo, ritiene che ne occorrano molti di più. E spiega: “Ci sono edifici andati completamente persi, totalmente inagibili, ma altri che potranno essere recuperati con la manutenzione. Ci sono danni che vanno dai 10 ai 15 milioni di euro per la ricostruzione. Bisognerà programmare gli interventi da attuare. E’ possibile che gli sfollati non potranno più tornare nelle loro case, in quel quartiere, e quindi si dovranno spostare in un’altra zona del paese”.

Bivona, rissa tra giovani, trentenne accoltellato

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Un trentenne è stato accoltellato nel corso di una zuffa scoppiata, nella notte, in via Falcone e Borsellino, nel centro di Bivona. Il giovane è stato soccorso, e trasferito all’ospedale, “Giovanni Paolo II” di Sciacca, dove e’ stato portato in sala operatoria, e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Sulla rissa i carabinieri della Stazione di Bivona, e della Compagnia di Cammarata, hanno avviato le indagini. A quanto pare, ma non ci sono conferme ufficiali al riguardo, i militari dell’Arma starebbero sentendo qualcuno dei giovani coinvolti nel parapiglia. Forse una discussione, per motivi poco chiari, ha innescato la scintilla iniziale, poi trasformatasi in una violenta e sanguinosa rissa.

Covid, sempre alto il numero dei nuovi positivi

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Scendono, anche se di poco, i nuovi casi in Sicilia, con 1368 positivi rilevati nelle ultime 24 ore. I guariti sono 601, dieci invece le vittime. Salgono i ricoveri in ospedale, arrivati a 549, di cui 55 in terapia intensiva. Il tasso di positivita’ scende al 4,4%( ieri era al 4,9%). L’isola resta al settimo posto per contagi, al primo posto c’e’ la Lombardia con 6.119 casi, al secondo il Veneto con 4.016, al terzo l’Emilia Romagna con 2.451, al quarto il Lazio con 2.409, al quinto il Piemonte con 2.326 e al sesto la Campania con 2.256 casi.

Gli attuali positivi sono 19.875 con un aumento di 757 casi. I guariti sono 601 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 7.339. Sul fronte ospedaliero sono 549 ricoverati, con 16 casi in piu’ rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 55, 7 casi in meno rispetto a ieri.

Il contagio nelle singole province vede Palermo con 189 casi, Catania 351, Messina 336, Siracusa 110, Ragusa 34, Trapani 89,
Caltanissetta 115, Agrigento 106, Enna, 38.

Covid, oltre 1.300 i nuovi positivi in Sicilia

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I casi aumentano e sono sempre oltre mille al giorno, e crescono anche i ricoveri, soprattutto quelli in terapia intensiva. E’ quanto emerge dal bollettino di sabato 18 dicembre del Ministero della Salute. I nuovi positivi al Covid-19 sono stati, nelle ultime 24 ore, 1.368 (ieri erano stati 1.522) a fronte di 30.836 tamponi processati. Il tasso di positività scende leggermente e passa dal 4,9% di ieri, al 4,4% di oggi.

Cresce il numero dei ricoverati in ospedale complessivamente 551 persone (più 18 rispetto a ieri), delle quali, 494 in area medica con sintomi e 55 in terapia intensiva (ieri erano 48). I morti sono stati dieci, e il numero delle vittime siciliane sale a 7.339.

I nuovi casi nelle nove province siciliane: Palermo: 189, Catania: 351, Messina: 336, Siracusa: 110, Trapani: 89, Ragusa: 34, Caltanissetta: 115, Agrigento: 106, Enna: 38.