Nella splendida cornice del Teatro Pirandello di Agrigento, venerdì 25 giugno alle ore 17.00, sarà presentato l’evento “Dall’Antica Akragas all’Agrigento Innovativa”. Alla presenza di illustri esperti del settore, in un momento di arricchimento reciproco nato dalla fusione tra la tecnologia più avanzata e la cultura locale, si discuterà di uso consapevole delle moderne tecnologie, di competenze professionali e di valorizzazione della cultura del lavoro nella propria regione. Nel corso dell’incontro sarà, inoltre, presentato il libro “L’Addestratore di Robot”. L’affascinante thriller, scritto da Giuseppe Bordi e ambientato nelle campagne agrigentine, si propone di introdurre i giovani in modo divertente e creativo nel mondo dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un’iniziative istituzionale, non a scopo di lucro, di TopNetwork Spa. Parte del ricavato della vendita sarà, infatti, devoluto in beneficenza. L’evento promosso ed organizzato da TopNetwork e patrocinato dal Comune di Agrigento, vuole essere un’occasione per ringraziare le istituzioni locali e la Regione Sicilia per l’accoglienza ricevuta nell’ambito del progetto Datafactor. Progetto, cofinanziato dal Mise e dalla Regione, che sta cambiando il volto di Agrigento, trasformandola nel panorama europeo, in un polo informatico di eccellenza nel settore della Data Science.
Catanzaro e Ciancio: “La biblioteca dell’Ars è fruibile dal pubblico”
I deputati regionali del Partito Democratico, Michele Catanzaro, e Gianina Ciancio, del Movimento 5 Stelle, rispettivamente presidente e componente della Commissione vigilanza sulla Biblioteca Comitato parlamentare Archivio storico, annunciano una modifica dell’apposito regolamento che consentirà la fruizione pubblica della biblioteca interna all’Assemblea Regionale. Gli stessi Catanzaro e Ciancio commentano: “La fruizione del nostro patrimonio bibliotecario è un passo importante e di alto valore divulgativo utile a promuovere un maggior raccordo tra cittadini e istituzioni. Così facendo sarà possibile intensificare collegamenti con il mondo della scuola e dell’Università attraverso la fruizione del patrimonio documentale custodito”.
La pandemia coronavirus nella provincia agrigentina, i dati in dettaglio
La pandemia coronavirus nella provincia agrigentina secondo i dati diffusi dall’Azienda sanitaria provinciale. Sono 35 i nuovi positivi, su 209 tamponi effettuati. I guariti sono 31. Ad Agrigento città vi sono 20 contagiati. Poi Cammarata: 3; Campobello di Licata: 3; Canicattì: 52; Casteltermini: 11; Castrofilippo: 5, Favara: 2; Licata: 80; Menfi: 1; Palma di Montechiaro: 20; Raffadali: 4; Ravanusa: 43; Sambuca di Sicilia: 1; San Biagio Platani: 1; Santo Stefano Quisquina: 4; Siculiana: 6. Sulle navi quarantena vi sono 31 migranti positivi.
Buon compleanno Comitini: sono 349 gli anni compiuti. Ed il sindaco, Contino, sassofonista dedica alla sua città il brano “Imagine” di John Lennon. Oggi al Vg delle 14:05
“Girgenti Acque”, le presunte omissioni sulla depurazione
Il coordinatore dell’associazione ambientalista “MareAmico” di Agrigento, Claudio Lombardo, che per tanti anni si è battuto contro il malfunzionamento o il non funzionamento degli impianti di depurazione tra Agrigento e provincia, ritiene opportuno rilanciare alcuni dettagli emersi nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte omissioni di Girgenti Acque nel settore della depurazione.
Ecco l’elenco delle omissioni contestate:
• non provvedendo alla attivazione, prevista dalla convenzione, di tutti gli impianti;
• non provvedendo alla realizzazione degli allacci dei centri abitati non raggiunti dalla rete idrica che va agli impianti;
• non provvedendo ad un censimento degli scarichi agli impianti;
• non provvedendo al calcolo degli allacci e dei volumi effettivamente erogati;
• non provvedendo al completamento della struttura degli impianti (mediante la realizzazione della prevista condotta sottomarina, prevista e mai realizzata a Licata e Realmonte, rotta e, dunque, inutile a Porto Empedocle);
• non provvedendo alla ordinaria manutenzione degli impianti, con particolare riferimento alle attività di sorveglianza e monitoraggio, di pulizia delle vasche, di estrazione e smaltimento dei fanghi;
• non munendo tutti gli impianti di presidi necessari, quali i misuratori di portata e gli autocampionatori;
E, al contrario:
• lasciando gli impianti operare attraverso macchinari talvolta assenti, altra non funzionanti e, comunque insufficienti all’esercizio dell’impianto;
• realizzando o mantenendo la permanenza di bypass, naturali e/o artificiali volti a deviare il refluo in entrata all’impianto, in modo da ridurre il carico del depuratore, ma causando uno sversamento illecito sul suolo o sul corpo recettore;
• realizzando un deposito incontrollato di fanghi, all’interno delle stesse vasche di depurazione, da cui i fanghi non venivano estratti, o dei pressi delle stesse, ove venivano deposti all’interno di grosse buche praticate sul suolo o in big bags che venivano accatastate per anni;
• consentendo che i fanghi presenti all’interno delle vasche, quali quelle di sedimentazione, fuoriuscissero sino al collettore in uscita dall’impianto unendosi al refluo depurato, nullificando il trattamento depurativo e attuando un illecito smaltimento;
• utilizzando, al fine di dissimulare la carica batterica e gli indici di contaminazione cloacale dei reflui e dei fanghi da essi prodotti, additivi chimici in grado di alterarne la natura, in modo da renderli rifiuti speciali, che – comunque – conferivano in mancanza dei dovuti controlli;
dunque, non adempiendo con frode agli obblighi stabiliti dalla Convenzione di gestione del 27.11.2007 (artt. 4 e 9) e dal Disciplinare Tecnico dell’A.T.O. di Agrigento (parte I nn. 3, 4 e 5), facevano mancare, quale livello minimo di servizio che doveva essere garantito, un adeguato sistema di depurazione delle acque di fognatura che venivano scaricate nei corpi idrici recettori (taluni dei quali soggetti alla Tutela delle Acque perché balneabili o adiacenti zone di Riserva naturale), senza autorizzazione allo scarico e frequentemente con superamento dei valori limite fissati dal D.lgs. n. 152/2006.
Borgo de Chiusi ad Agrigento senz’acqua da oltre due settimane
Da oltre 15 giorni, nel quartiere Borgo de Chiusi di Via Enrico La Loggia di Agrigento, non risulta attivo il servizio idrico, presumibilmente (da informazioni assunte) a causa di un guasto alla rete idrica di adduzione con gravissimi disagi per tutti i residenti.
Stamani, gli abitanti, esasperati hanno inviato una lettera alla Gestione Commissariale del Serivzio Idrico integrato ATI AG9 e per conoscenza al sindaco, Franco Micciché e al prefetto Cocciufa, al fine di provvedere, con la massima urgenza, al ripristino della rete idrica per garantire il servizio essenziale.
Riecco la discarica all’interno dell’ospedale di Agrigento. L’intervento di Pullara
Riecco la discarica incontrollata e a cielo aperto all’interno dell’ospedale di Agrigento, segnalata e documentata in foto del deputato regionale e vice presidente della Commissione Sanità, Carmelo Pullara, che afferma: “Persiste la situazione di degrado dentro l’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Agrigento, diventato ormai una discarica a cielo aperto. Cumuli di rifiuti, che riguardano non soltanto materiale sanitario o proveniente dagli uffici dell’azienda sanitaria ma anche rifiuti solidi urbani, continuano a fare bella mostra in barba ai controlli. E’ una situazione vergognosa e intollerabile. Si intervenga immediatamente. Nonostante le mie reiterate segnalazioni e i miei numerosi interventi sulla questione, nulla ad oggi è cambiato”.
Forza Italia all’Ars: “Fiducia e vicinanza a Gianfranco Miccichè”
Il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale, Tommaso Calderone, a nome di tutto il partico, esprime sostegno al coordinatore regionale e presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, indagato nell’ambito dell’inchiesta su “Girgenti Acque”. Calderone afferma: “Massima fiducia e vicinanza da parte di tutto il partito al presidente Miccichè. Siamo certi che saprà chiarire nel rispetto della legge e nelle sedi opportune la propria posizione”.
La Provincia di Agrigento ha premiato i volontari anticovid
Ad Agrigento, nel corso di un’apposita cerimonia a cui ha partecipato anche il prefetto, Maria Rita Cocciufa, la Provincia, retta dal commissario Vincenzo Raffo, ha consegnato dei riconoscimenti ai volontari delle associazioni di Protezione civile agrigentine per il loro impegno anticovid. Sono stati premiati: Giubbe d’Italia di Santa Elisabetta, Aragona e Raffadali, S.D.A.V. di Agrigento, AEOP di Porto Empedocle e di Ribera, Falchi di Palma di Montechiaro, Compagnia Giubbe Verdi di Castrofilippo e Casteltermini, ai Vigili del Fuoco in congedo di Naro e Sciacca, al GISE di Agrigento, alla Confraternita di Misericordia di Realmonte, all’associazione Grifoni di Favara, ai Finanzieri d’Italia, al Gruppo Comunale di Palma di Montechiaro, alla SERLANCE CB, alla Emergency Life, alla P.A. Procivis, e alla Croce Rossa di Agrigento.
Vertici Sanità, a lezione a Caltanissetta
E’ iniziato al Cefpas di Caltanissetta, nella Sala Garsia, il corso di 300 ore di Formazione Manageriale in materia di Sanità Pubblica per Direttore Generale, Direttore Amministrativo e Sanitario. Il Direttore del Centro, Roberto Sanfilippo, oltre ai saluti di rito, ha illustrato ai 25 partecipanti le modalità e gli step delle attività formative per le quali il Cefpas è stato autorizzato in esclusiva dalla Regione Siciliana per lo svolgimento del corso. L’obiettivo è sviluppare le competenze manageriali e gestionali per poi accedere all’Albo nazionale di Direttore Generale delle Aziende del Servizio sanitario nazionale e all’albo regionale per quanto concerne le figure di Direttore Sanitario e Amministrativo. Sono intervenuti inoltre, da remoto, Francesco Ripa di Meana, Presidente Fiaso (Federazione delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere), e, presenti in sala, Pier Sergio Caltabiano, Direttore della Formazione del Cefpas, e Nicola Pinelli, Direttore Generale Fiaso. Il corso terminerà il 30 novembre e gli esami finali si svolgeranno entro il 16 dicembre.