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Nuova puntata di Speciale Medicina in onda su Teleacras

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Domani, domenica 24 gennaio, su Teleacras, alle ore 10:30, sarà in onda una nuova puntata di “Speciale Medicina”. Simona Carisi, in collegamento internet, ospita il dottore Antonino Savarino, direttore dell’Oncologia dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Rosa Palermo medico dietologo, e Daniela Ciminisi per l’associazione “Solide Ali Onlus”. Tra gli argomenti affrontati saranno in particolare approfonditi i temi su coronavirus e malati oncologici.

Primavera empedoclina, “Alle Amministrative un nostro candidato”

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Luigi Gino Grillo

A Porto Empedocle il coordinatore cittadino del movimento “Primavera Empedoclina”, Luigi Gino Grillo, interviene nell’ambito del dibattito politico verso le elezioni comunali, e afferma: “Il nostro movimento ha deciso di essere presente alle prossime amministrative empedocline con un proprio candidato. La necessità di dare a Porto Empedocle una guida capace di interrompere il declino sociale ed economico che, nostro malgrado, interessa la città, ci porta ad assumere direttamente l’iniziativa politica. Vogliamo portare avanti un programma di rilancio che faccia leva sulle nostre risorse e sulla possibilità di attingere da fonti esterne con progetti seri e credibili. Contiamo di costruire un gruppo di persone che con la loro capacità e professionalità ci aiutino a far rinascere Porto Empedocle per garantire un futuro ai nostri figli”.

Camionista trucca il crono-tachigrafo, severamente punito

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La Polizia Stradale di Agrigento ha inflitto ad un autotrasportatore una multa di circa 1700 euro, gli ha ritirato e sospeso la patente per 15 giorni con la decurtazione di 10 punti, e gli ha smontato e sequestrato un congegno elettronico sul sensore del crono- tachigrafo al fine di falsarne i risultati. Il crono – tachigrafo testimonia se il conducente è alla guida o a riposo, per il rispetto dei tempi di guida e di riposo osservati dagli autotrasportatori. E così il camionista sarebbe risultato in pausa anche se alla guida.

Sul “Morandi” in senso contrario, sei feriti

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Ad Agrigento un immigrato dalla Tunisia, percorrendo in senso contrario il viadotto Morandi a bordo della sua Matiz Daewoo, si è scontrato frontalmente contro un’automobile, un’Audi A4, con a bordo 5 componenti dello stesso nucleo familiare. I sei hanno subito lievi ferite e sono stati tutti trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento. Al tunisino è stata ritirata la patente di guida e gli è stata inflitta una maxi multa.

Licatese senza patente fugge, sperona l’auto della Polizia, e poi è arrestato

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A Licata una pattuglia della Polizia stradale di Gela, impegnata in un posto di blocco, ha imposto l’alt ad una Fiat Panda sorpresa in violazione al codice della strada. Il conducente invece è fuggito, è stato inseguito, durante la fuga ha speronato l’auto della Polizia, e poi, dopo una corsa alquanto rocambolesca e pericolosa, è stato bloccato. Si tratta di un uomo di 34 anni di Licata che si è giustificato così: “Non ho la patente di guida perché mi è stata revocata, ho voluto evitare sanzioni”. E’ stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e per danneggiamento.

Finanziamenti Avviso 8/2016, il Tar a favore del Centro Studi Pirandello di Bivona

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L'avvocato Girolamo Rubino

Nel 2016, I’Ente di formazione professionale “Centro Studi Pirandello”, con sede a Bivona, partecipava con due distinte istanze alla nota procedura di finanziamento per le attività formative di cui all’Avviso 8/2016 indetta dall’Assessorato regionale alla formazione, dalla quale, tuttavia, l’Ente di formazione veniva escluso per il presunto mancato conseguimento del requisito dell’accreditamento.

Il Centro Studi Pirandello, pertanto, ritenendo illegittima l’esclusione dalla suddetta procedura, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, proponeva un ricorso giurisdizionale innanzi al TAR Sicilia, sede di Palermo, proseguito poi dinanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento con il quale l’Amministrazione regionale aveva ritenuto inammissibili le istanze di partecipazione alla procedura di cui al predetto Avviso 8/2016.

Con ordinanza n. 441/2020, il C.G.A. accoglieva il ricorso in appello proposto dall’Ente di Formazione e, per l’effetto, il Centro Studi Pirandello veniva reinserito nella procedura concorsuale per l’accesso ai finanziamenti riguardanti le attività di formazione professionale di cui al citato Avviso.

L’Amministrazione Regionale, tuttavia, a causa di un errore materiale commesso nell’indicazione dei corsi valutabili, attribuiva erroneamente un punteggio inferiore, rispetto a quello spettante allo stesso Ente proprio alla luce dei progetti presentati, che non permetteva al Centro Studi Pirandello di collocarsi in posizione utile per l’accesso ed ottenere così l’erogazione ai finanziamenti previsti con la procedura del predetto Avviso.

L’Ente di formazione, pertanto, si vedeva costretto ad instaurare un nuovo contenzioso dinanzi al T.A.R., con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Massimiliano Valenza ed Ina Glorioso, al fine di ottenere l’annullamento, previa sospensione, della graduatoria definitiva relativa all’avviso n. 8/2016, nella parte in cui i progetti della ricorrente erano stati erroneamente collocati in posizione non utile.

Secondo la difesa dell’Ente, infatti, l’Amministrazione avrebbe dovuto tenere conto dell’errore materiale commesso nell’indicazione dei corsi valutabili, in quanto conclusi e finanziati.

Con ordinanza n. 20/2021, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, definendo la fase cautelare del giudizio, ha accolto l’istanza presentata dagli Avv.ti Rubino, Valenza e Glorioso ai fini del riesame del punteggio attribuito ai due progetti presentati dall’Ente di Formazione, fissando per la trattazione di merito del ricorso la prima udienza pubblica del mese di gennaio 2022.

Nelle more, in ottemperanza alla suddetta pronuncia, l’Amministrazione dovrà procedere alla correzione del punteggio attribuito ad entrambi i progetti presentati dal Centro Studi Pirandello, i quali, per effetto della nuova quantificazione, potranno così accedere al finanziamento di cui all’Avviso 8/2016.

Musumeci incontra le Camere di Commercio

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Il presidente della Regione incontra i vertici delle Camere di Commercio siciliane sulle prospettive di sviluppo dell’Isola. L’intervento di Nello Musumeci.

“Elaborare un modello di sviluppo per i prossimi venti anni che metta la Sicilia al centro del Bacino euro-afro-asiatico. Non possiamo più pensare di far crescere il Prodotto interno lordo della nostra Isola puntando solo sui tradizionali settori produttivi e sul rilancio del turismo. Non basterebbe. Per recuperare la marginalità rispetto al continente europeo dobbiamo lavorare tutti insieme per rendere la nostra regione competitiva nel Mediterraneo ed anche base logistica per le navi che arrivano dal Canale di Suez”. Così ha affermato il presidente della Regione, Nello Musumeci, incontrando a Palazzo d’Orleans i vertici delle Camere di Commercio siciliane: Alessandro Albanese (Palermo ed Enna), Piero Agen (Catania, Ragusa e Siracusa), Ivo Blandina (Messina), Giovanna Candura (Caltanissetta), Giuseppe Pace (Trapani) e Giuseppe Termine (Agrigento). Nel corso della riunione, a cui ha partecipato anche l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano, Musumeci ha ribadito come tra gli obiettivi ai quali guarda il governo regionale ci sia quello di “avere un ruolo nella logistica internazionale per consentire alle merci di muoversi con celerità”. In questa logica non può “non esserci in Sicilia un porto-hub che intercetti il traffico mercantile che attualmente va al Nord Europa attraverso lo Stretto di Gibilterra”. Per il presidente della Regione sono dunque prioritarie le infrastrutture strategiche come il “collegamento stabile nello Stretto di Messina, la velocizzazione del trasporto ferroviario, il completamento dell’anello autostradale da Castelvetrano a Gela e un porto-hub: poche opere, ma necessarie allo sviluppo dell’Isola. Ecco perché assume importanza fondamentale il Recovery Plan, per il quale ancora le richieste della Sicilia a Roma restano inascoltate, nonostante la proposta di un Tavolo di confronto al ministero dei Trasporti già dallo scorso giugno. Martedì prossimo – ha concluso Musumeci – incontrerò il presidente Conte e riproporrò la richiesta”. I rappresentanti delle Camere di Commercio hanno condiviso la linea di Musumeci, dichiarandosi disponibili a redigere e sottoscrivere un documento comune da inviare al governo centrale per un confronto sulle opere essenziali da realizzare, a supporto di un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con il nuovo ruolo centrale che la Sicilia è chiamata ad assumere nel bacino mediterraneo.

“Ndrangheta stragista”, le motivazioni

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Depositate le motivazioni della condanna all’ergastolo del boss palermitano Giuseppe Graviano per i due Carabinieri uccisi in Calabria nel ’94. I dettagli.

In Calabria, innanzi alla Corte d’Assise di Reggio Calabria, al processo cosiddetto ‘Ndrangheta stragista’, il boss palermitano di Brancaccio, Giuseppe Graviano, ed il capomafia della ‘Ndrangheta, Rocco Santo Filippone, uomo di fiducia dei Piromalli, sono stati condannati all’ergastolo, imputati dell’omicidio di due Carabinieri, Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, assassinati da un commando della ‘Ndrangheta il 18 gennaio del 1994 sulla corsia sud dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Scilla, dove furono impegnati in un’operazione di controllo del territorio. Ebbene, adesso sono state depositate le motivazioni della sentenza. E tra l’altro i giudici della Corte d’Assise scrivono: “Nel 1994, l’attentato ai Carabinieri in Calabria e la tentata strage allo stadio Olimpico a Roma sarebbero avvenuti in un momento in cui le organizzazioni erano alla ricerca di nuovi e più affidabili referenti politici, disposti a scendere a patti con la mafia, che furono individuati nel neopartito Forza Italia di Silvio Berlusconi in cui erano confluiti i movimenti separatisti nati in quegli anni come risposta alle spinte autonomistiche in Sicilia e Calabria”. Ancora tra le motivazioni, i magistrati affrontano anche il presunto caso dell’incontro che, secondo il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, sarebbe avvenuto nel gennaio 1994 tra Graviano e Marcello Dell’Utri in via Veneto a Roma. In sintesi ecco le parole di Spatuzza: “I due avrebbero discusso del nuovo partito politico che stava per nascere, Forza Italia”. Altrettanto ebbene, a tal proposito i giudici della Corte d’Assise calabra scrivono: “Può ragionevolmente ritenersi che il Graviano il 21 gennaio 1994, prima di incontrare lo Spatuzza per discutere degli ultimi dettagli riguardanti l’attentato, poi fallito, allo stadio Olimpico, avesse avuto modo di colloquiare con il Dell’Utri che nello stesso giorno si trovava a Roma poco distante dal bar Doney”. Nel corso del dibattimento, a domanda dei giudici giudicanti, Giuseppe Graviano ha risposto: “Marcello Dell’Utri? Non lo conosco. E poi se continuate con queste domande, a cui ho già risposto al pubblico ministero, va a finire che mi stanco. Non ho mai avuto a che fare con le stragi e non so di contatti con la ‘Ndrangheta.”. E poi, ancora, a domanda del difensore delle parti civili, l’avvocato Antonio Ingroia: “Vuole dirci se Silvio Berlusconi fu il mandante delle stragi?”, Graviano ha risposto: “Per il momento non lo ricordo”.

Il Garante blocca Tik Tok

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto nei confronti del social Tik Tok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica. Così annuncia la stessa Autorità, intervenuta a seguito della tragica morte della bambina di 10 anni di Palermo morta soffocata durante una sfida sul social. La bambina aveva diversi profili su Facebook e Tik Tok, e nel telefonino potrebbe essere stato registrato il video degli ultimi momenti della sua vita che sarebbe poi stato trasferito sul social cinese come prova della partecipazione alla sfida. L’assurda gara, la cosiddetta black-out challenge, impazza tra i ragazzi che si sfidano a chi resiste di più stringendosi attorno alla gola una cintura.

“Positivo al covid”, il senegalese sarà denunciato

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Sarà denunciato all’Autorità giudiziaria l’immigrato dal Senegal che ieri ha seminato il panico in un laboratorio d’analisi al Viale della Vittoria ad Agrigento. L’uomo, risultato positivo al covid, ed intenzionato a non osservare la quarantena, è rientrato minaccioso nel laboratorio ed ha preteso animosamente la restituzione di quanto pagato per l’esecuzione del tampone. I titolari del laboratorio hanno telefonato alla Polizia. I poliziotti della Squadra Volanti sono subito intervenuti, e l’immigrato è stato allontanato a bordo di un’ambulanza, e, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, è stato riaccompagnato nella propria abitazione.