Il mestiere del falegname, è uno di quei mestieri che sembrano essere scomparsi. Eppure, complice la crisi dettata dalla Pandemia Covid 19, questa nobile figura sembra essere stata riscoperta. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Anzalone che ha lanciato anche una proposta alle scuole professionali: “Sono disponibile ad insegnare il mestiere a chi è interessato”.
Iscrizioni on line al via, ieri, per l’anno scolastico 2021-2022. Le famiglie avranno tempo fino al prossimo 25 gennaio per iscrivere i propri figli alle classi prime delle scuole primarie e secondarie di I e II grado. Come ogni anno il Ministero ha messo a disposizione delle famiglie un sito dedicato www.iscrizioni.istruzione.it con tutte le informazioni utili per lo svolgimento della procedura e con una sezione specifica per le domande frequenti. E iscrizioni vuol dire anche open day che quest’anno, a causa della pandemia, si svolgeranno on line: un modo per gli istituti per rendere note le attività che vengono svolte durante l’anno scolastico e anche per presentare il personale docente. Alle prese con le iscrizioni e l’open day anche l’istituto Rita Levi Montalcini di Agrigento , diretto da Luigi Costanza, che comprende ben 8 plessi tra villaggio Mosè, Peruzzo e San Leone. “In consiglio d’istituto per le iscrizioni- dice Costanza- abbiamo approvato dei criteri oggettivi. Hanno precedenza assoluta gli alunni residenti al villaggio Mosè , Peruzzo e San leone , poi, se hanno fratelli o sorelle che provengono dal nostro istituto e ,poi ancora , la vicinanza dal plesso richiesto. Negli anni precedenti , purtroppo , non siamo riusciti ad accettare tutte le iscrizioni. Se ci dovessero confermare i nuovi locali dati in comodato d’uso in quest’anno scolastico – conclude io dirigente del Montalcini – la situazione si potrebbe normalizzare permettendoci di accogliere più studenti”.
Altro incidente stradale mortale in Sicilia. Un ragazzo di 14 anni, Andrea Alabiso, è morto a Comiso, in provincia di Ragusa, in via Biscari. Al ragazzo, in sella alla sua moto, è sfuggito il controllo del mezzo a due ruote, e si è ribaltato fuori strada schiantandosi contro un palo e un muretto. Andrea Alabiso è stato intento a rientrare a casa insieme ai genitori, che lo seguivano in automobile. Il 14enne è stato caricato in ambulanza, ma è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale Guzzardi di Vittoria.
Preoccupa l’escalation di contagi da covid 19 a Menfi, in provincia di Agrigento. In pochi giorni sono stati 69 i casi di infettati dal coronavirus, e adesso sono attesi gli esiti di una quarantina di tamponi. La sindaca Marilena Mauceri ha adottato misure ancor più restrittive firmando un’ordinanza con cui sono stati chiusi al pubblico gli uffici comunali, il cimitero (fino al 10 gennaio) ed è stato sospeso il mercatino settimanale che si svolge il sabato in corso Bilello. E l’ipotesi di istituire la zona rossa nel comune di Menfi è al momento più che un’ipotesi. Se così fosse, Menfi sarebbe il terzo Comune “rosso” in provincia di Agrigento, dopo Sambuca di Sicilia e Camastra.
Il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, è intervenuto nel merito del ritiro di una donna di Forza Italia, l’unica donna nella giunta regionale, Bernardette Grasso. Ed ha affermato: “Forza Italia ha ritirato la donna non perché bisognava ritirare la donna, ma perché ci sono logiche in politica, e se la logica mi porta a mettere una donna io la metto. In questo governo c’è stata solo una donna, messa da Forza Italia, lo ricordo. Ma la demagogia deve avere un limite. Essere sessista significa non considerare la donna nel momento in cui la puoi mettere. A livello nazionale Forza Italia ha quattro parlamentari donne su cinque, ci tengo a ricordarlo”.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha riformato la sentenza emessa dal TAR Sicilia-Palermo, accogliendo il ricorso presentato da una giovane coltivatrice diretta e titolare di una azienda agricola, avverso il provvedimento del Comune di Agrigento che aveva denegato il permesso di costruire avente ad oggetto la realizzazione di un fabbricato da adibire a capannone per la trasformazione e degustazione di prodotti agricoli su un terreno minore di 10.000 mq., che poi la stessa aveva ampliato conferendo altri lotti non confinanti di sua proprietà, raggiungendo così il limite dell’area prevista.
La giovane imprenditrice, rappresentata e difesa dagli Avvocati Gaetano e Vincenzo Caponnetto, aveva richiesto al Comune di Agrigento il permesso per la costruzione, su terreno di sua proprietà, di un capannone con annesso mulino a pietra, facendo valere pertanto tale regola di diritto applicabile anche con l’accorpamento di terreni non confinanti.
Malgrado la stessa si fosse conformata alle prescrizioni dettate in materia, conferendo per il relativo accorpamento previsto dall’art. 31 delle “Norme di Attuazione” del P.R.G. di Agrigento, il Comune aveva denegato il rilascio del permesso di costruire poiché – a suo dire – i fondi accorpati non erano limitrofi o confinanti con quello originario interessato e ripetuto tale opinione negativa anche in giudizio.
A seguito di ricorso, il TAR respingeva, su una errata considerazione dei fatti e di applicazione della norma, la domanda cautelare e – successivamente – dichiarava improcedibile il ricorso introduttivo, liquidando negativamente la controversia.
Ciò posto, la giovane titolare dell’azienda proponeva ricorso in Appello al C.G.A.
Gli avvocati Gaetano e Vincenzo Caponnetto, hanno infatti dedotto l’irragionevolezza di quanto dedotto dal Comune e l’erroneità della sentenza del giudice di primo grado rilevando la legittimità di una lettura più propria artt. 20 e l’art. 31 delle Norme di Attuazione del PRG, avendo le stesse natura giuridica ed effetti diversi in relazione alla suddivisione delle zone omogenee previste dal D.M. 02/04/1968 n. 1444.
All’uopo hanno sostenuto i difensori che l’art. 20 delle “Norme di Attuazione” stabiliva caratteri generali valevoli, quindi, per le zone omogenee del territorio diverse da quelle agrarie (zona E1) nelle quali l’accorpamento dei terreni era ammissibile anche per quelli non confinanti per il raggiungimento della estensione ai fini edificatori.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, accogliendo dapprima l’istanza cautelare, ha ritenuto validi i motivi della difesa e, ribaltando l’interpretazione data dal TAR nel merito, con la sentenza appellata ha statuito che nessuna contraddizione sussisteva e sussiste tra le due norme (artt. 20 e 31 di attuazione del P.R.G.), per la loro diversa finalità giuridica, evidenziando così un principio di diritto fondamentale.
Ed infatti, i giudici d’appello hanno considerato errata l’interpretazione prospettata dal Comune di Agrigento e, in linea con le tesi difensive proposte dagli Avvocati Gaetano e Vincenzo Caponnetto, hanno riformato la sentenza del giudice di primo grado, statuendo l’ammissibilità dell’accorpamento dei fondi “non contigui” per l’edificazione nella zona agraria.
Con tale decisione, peraltro il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha posto un principio di fondamentale rilevanza, secondo cui – in relazione alla fattispecie in esame – porre nel dubbio una lettura giuridica diversa delle due norme di attuazione, avrebbe significato la violazione delle regole generali dettate dal Codice Civile “per le quali le singole disposizioni di un provvedimento devono essere interpretate le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che deriva dal complesso dell’intero provvedimento (art. 1363 c.c.); utilizzando il principio di conservazione degli atti giuridici e quindi interpretando le singole disposizioni in guisa da ricavarne un effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno o ne avrebbero uno del tutto irragionevole”.
La decisione del C.G.A. ha posto, dunque, chiarezza su una questione giuridica in ordine alla quale il Comune di Agrigento aveva manifestato una opinione negativa, compiutamente confutata dai difensori Avv.ti Gaetano e Vincenzo Caponnetto, consentendo così alla ricorrente – con la decisione di cui sopra – di realizzare il complesso produttivo del proprio fondo agricolo, con l’accorpamento dei terreni non confinanti, sul quale come pare la stessa prevede anche l’installazione di un mulino a pietra per la macina del frumento, coltivazione codesta di notevole interesse per la nostra terra di Sicilia.
Non vi sono solo i furbetti del reddito di cittadinanza. I Carabinieri hanno denunciato 28 furbetti dei buoni spesa di età compresa tra i 25 e i 68 anni, residenti tra Viagrande e Aci Bonaccorsi, nel Catanese. I 28 avrebbero falsificato le carte per beneficiare dei ristori contro la povertà, accedendo alla graduatoria e percepire buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari, emessi dallo Stato allo scopo di fornire un ristoro agli indigenti che, nel corso dell’emergenza Covid, non hanno ricevuto nessun altro tipo di sostegno pubblico. I 28 risponderanno di falsità in scrittura privata, rilascio di dichiarazioni mendaci, produzione di atti falsi, e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Finalmente, con l’avvento del nuovo anno, è stato attivato il servizio di raccolta rifiuti differenziata porta a porta nella la zona recentemente interessata dalla rettifica dei confini cosiddetta “Favara Ovest”. Così annuncia l’assessore alla nettezza urbana di Favara, Giuseppe Bennica, che aggiunge: “Pertanto tutti i cittadini residenti in tale quartiere dovranno osservare il calendario di raccolta comunale in vigore nel Comune di Favara. Tutti i servizi, compreso lo spazzamento delle strade ed il ritiro dei rifiuti quindi non incideranno più nelle casse del Comune di Agrigento”. Essendo venuto meno il quartiere Favara Ovest, l’Amministrazione comunale di Agrigento ha chiesto al raggruppamento d’imprese che hanno in appalto la nettezza urbana ad Agrigento di potenziare i servizi in altre zone della città dove è necessario”.
In Sicilia è stata raggiunta quota 18mila persone vaccinate. Si tratta di un risultato brillante, e il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “In questi giorni siamo tra le prime cinque regioni italiane per numero di vaccini somministrati. Abbiamo superato il 40% della dotazione a disposizione. Siamo assolutamente nella media nazionale e in certi casi anche al di sopra. Se da Roma dovessero arrivare puntualmente le dosi che sono già pianificate potremo rispettare i tempi e quindi a fine estate completare la campagna di vaccinazione, coinvolgendo tutte le fasce d’età che vanno dagli anziani fino ai sedicenni. I centri di stoccaggio sono stati finora riforniti puntualmente, con il personale che lavora giorno e notte”.
Ricorrendo l’evidenza della prova, il sostituto procuratore a Sciacca, Michele Marrone, ha disposto il giudizio immediato, scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, a carico di Attilio Manici, 34 anni, di Ribera, già arrestato dai Carabinieri perché avrebbe venduto una dose killer di metadone che ha ucciso Alessio Cusumano, 21 anni, scoperto morto all’interno del suo appartamento. Tra le prove vi sono le telefonate tra Manici e Cusumano, poco prima della vendita della dose fatale. Inoltre a casa di Manici sono stati sequestrati metadone e un bilancino di precisione.