Il Comune di Agrigento informa che l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha diffuso tramite l’Anci, l’Associazione dei Comuni, le nuove direttive per la ripresa delle attività didattiche in presenza negli istituti d’istruzione di secondo grado. Dunque, dall’8 gennaio prossimo la ripresa delle lezioni in presenza sarà limitata al 50% dell’utenza studentesca, oltre i portatori di disabilità o di bisogni educativi speciali ai quali dev’essere comunque assicurato il quotidiano accesso alle lezioni. Dal 18 gennaio, invece, qualora confermato da conformi provvedimenti a carattere nazionale, l’affluenza dell’utenza studentesca sarà elevata al 75%. Gli orari d’ingresso e uscita degli studenti devono essere articolati in due fasce orarie differenziate (orientativamente 8-13 / 9-14/ 9,30-14-/ 9,30-14,30) a decorrere dal 18 gennaio. L’Azienda sanitaria valuterà l’opportunità di procedere al monitoraggio sanitario delle condizioni di epidemiologia, attraverso apposite attività di screening. Alle amministrazioni locali è affidato il compito di prevedere idonea sorveglianza in entrata e in uscita dai mezzi di trasporto.
Naro, una svastica sulla facciata di una Chiesa
A Naro, verosimilmente con una bomboletta spray, una mano ignota ha disegnato una svastica sulla facciata della chiesa del Carmine. In proposito è intervenuta sui social la sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara, che ha affermato: “Ho già dato disposizioni affinché sia rimossa completamente. Naro condanna senza se e senza ma tali rigurgiti di antisemitismo e manifestazioni di spregio contro le vittime di ogni forma di dittatura”.
Covid-19, in aumento il numero dei contagi
I contagi in Sicilia tornano a salire, così come i ricoverati (47 in più rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore, registrati 1.047 nuovi positivi, a fronte di 6.319 tamponi effettuati. E ci sono stati altri 26 decessi. I dati emergono dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, aggiornato alle 15 di oggi, domenica 3 gennaio.
Questa la suddivisione dei nuovi casi nelle province siciliane: 55 ad Agrigento, 301 a Catania, 297 a Palermo, 189 a Messina, 53 a Ragusa, 46 a Trapani, 16 a Siracusa, 87 a Caltanissetta.
Covid-19, un morto e 55 nuovi casi nell’agrigentino nelle ultime 24 ore
C’è un deceduto a San Biagio Platani, 55 nuovi casi positivi, 3 nuovi ricoverati, e 2 guariti, in provincia di Agrigento. Lo riporta il report diffuso dall’Asp di Agrigento. Complessivamente i casi di Covid-19, da marzo in poi in tutto l’Agrigentino, sono 3.736 (1 marzo 2020 – 2 gennaio 2021). Gli attuali positivi in provincia di Agrigento sono 527, di cui 21 ricoverati (16 in ospedale, 3 in strutture lowcare, e 2 in terapia intensiva), 3.075 guariti, mentre i deceduti sono a 113. I soggetti ricoverati si trovano: 9 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, 6 all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, e 1 all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta. I pazienti ricoverati in strutture lowcare: 2 a Canicattì hotel Covid (ex Ipab), e 1 altro hotel Covid fuori provincia. Due pazienti sono ricoverati in terapia intensiva al “San Giovanni di Dio” di Agrigento. In totale dall’inizio della pandemia, in provincia di Agrigento, processati 41.623 tamponi.
Un incendio ha distrutto il gazebo del Caffè Nobel al Viale della Vittoria
Non c’è pace per i bar pasticcerie del Viale della Vittoria. Già provate da una grave crisi a causa della Pandemia Covid-19, dopo il crollo del tetto della palazzina che ha distrutto il gazebo dello storico bar Saieva, la scorsa notte un incendio ha distrutto il gazebo e alcuni arredi del Bar Caffè Nobel. Le cause del rogo sono ancora da accertare. Ad accorgersi delle fiamme una pattuglia delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, i carabinieri della Radiomobile e i poliziotti delle Volanti. L’opera di spegnimento è durata alcune ore.
Saranno le perizie ad accertare se si è trattato di un corto circuito o di un attentato. Sul posto comunque non sarebbero state rinvenute tracce di liquido infiammabile.
Giochi, buco di 4 miliardi nelle casse dello Stato
Effetto Covid sulla spesa e sulle entrate erariali dei giochi. La chiusura prolungata dei punti fisici nel 2020 e la crisi economica hanno portato a un calo del 35% delle giocate, con una spesa complessiva – secondo i dati dell’industria elaborati da Agipronews – crollata da 19,4 a 12,5 miliardi di euro. Il primo lockdown di marzo aveva visto la chiusura di sale giochi e scommesse su tutto il territorio nazionale per oltre tre mesi. A questo, si è aggiunto un secondo stop, scattato lo scorso ottobre e tuttora in corso. In totale, nel 2020, il settore retail (agenzie di scommesse, sale slot, Bingo) ha registrato un calo del 43%: a subire il danno maggiore sono gli apparecchi (slot e Vlt), che registrano un crollo del 54% rispetto al 2019 (a 4,7 miliardi di euro). A seguire, le scommesse, con una diminuzione del 36% della spesa, che si assesta a 800 milioni di euro, mentre lotterie e Bingo hanno perso il 25%, fermandosi a 4,4 miliardi. La chiusura del retail ha “spostato” parte dei giocatori verso l’offerta online, che registra nel 2020 un aumento della spesa del 39% a quota 2,5 miliardi. Il blocco della raccolta nei punti fisici , prosegue agipronews,si è tradotto in un drastico calo delle entrate: nel 2019 gli incassi statali dai giochi avevano superato gli 11 miliardi di euro, secondo i dati del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane. Considerando la chiusura dei punti gioco per oltre cinque mesi nel corso del 2020, alla fine dell’anno la stima dei ricavi fiscali per lo Stato è di poco superiore ai 7 miliardi, con un “buco” di 4 miliardi di euro.
Agrigento, incendia un’automobile, denunciato
Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Volanti hanno sospettato, ricercato, intercettato in via Pirandello e denunciato per danneggiamento a seguito di incendio un tunisino di 35 anni che poco prima avrebbe incendiato un’automobile Lancia Y di proprietà di un agrigentino posteggiata in via Callicratide.
Canicattì, denunciato sparatore di Pitbull
Il pitbull non è solo una razza di cane ma è anche la denominazione di un pericoloso petardo illegale. Ed a Canicattì la Polizia ha sorpreso un uomo originario della Romania intento ad esplodere pitbull in via Umberto primo. E’ stato denunciato e gli si contesta il reato di accensione ed esplosione pericolose. E, perquisito, gli sono stati sequestrati altri 10 petardi pitbull.
Porto Empedocle, prorogati 56 contratti precari
Al Comune di Porto Empedocle è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 il contratto a tempo determinato. Si tratta di 56 lavoratori precari. La sindaca Ida Carmina commenta: “In costante coordinamento con la Regione, con senso di responsabilità, per garantire le funzioni dell’ Ente ed i lavoratori, abbiamo deliberato tra i primi, tra i Comuni dissestati, la prosecuzione che permette a 56 famiglie di trascorrere un sereno fine anno e guardare al futuro con ottimismo. Il riequilibrio definitivo e la richiesta di stabilizzazioni restano nostri primari obiettivi per l’anno che verrà, a compimento del grandissimo lavoro fatto”.
Nato il primo Gruppo storico intercittadino di Cammarata e San Giovanni Gemini
Creato il primo Gruppo storico intercittadino: Abatellis Branciforti, di Cammarata e San Giovanni Gemini.
“Un Gruppo Storico nasce per onorare la storia del proprio territorio attraverso la rievocazione dei propri antenati e per promuoverlo”, ci ha detto la Presidente fondatrice Irene Catarella che ci spiega la novità introdotta: “Abbiamo voluto rendere intercittadino il nostro Gruppo Storico che da oggi si chiamerà Abatellis Branciforti Conti di Cammarata-Duchi di San Giovanni Gemini per onorare i nostri due paesi dell’entroterra dell’agrigentino. Il paese di Cammarata era divenuto Contea nel 1451 con Federico Abatellis che, nello stesso anno, aveva fondato il primo nucleo di quello che in futuro diventerà San Giovanni Gemini, ottenendo il privilegio dello “jus aedificandi” attorno alla Cappella di San Giovanni Battista. Gli stessi Abatellis ottennero nel 1507 la “licentia populandi” nel territorio pianeggiante al di là del fiume Turibolo. Nel 1536 Margherita Abatellis sposò Blasco Branciforti e gli portò in dote, tra l’altro, la Contea di Cammarata che includeva il cosiddetto “nuovo habitato” di San Giovanni. Come ci dice lo storico Monsignor Domenico De Gregorio, però, nel 1587 Ercole Branciforti, con atto ufficiale divenuto esecutivo nel 1588, divise il territorio di Cammarata da quello di San Giovanni trasformando quest’ultimo in Ducato autonomo dalla Contea sia dal punto amministrativo che religioso, grazie a un privilegio ricevuto dal re Filippo II. Da quel momento Ercole Branciforti fu Conte di Cammarata e Duca di San Giovanni. Non potevamo ignorare questi fondamentali passaggi storici ed è per questo che abbiamo ampliato la nostra denominazione. Inoltre, per non creare confusione nel riconoscimento dei paesi, anche se il termine “Gemini” fu inserito negli anni 70 del 1800, dopo varie denominazioni poste accanto a San Giovanni e puntualmente eliminate, impossibili da citare tutte in un gonfalone o nel nome di un gruppo, abbiamo voluto aggiungere Duchi di San Giovanni Gemini per evitare qualsiasi equivoco”. Diverse le sorprese che il Gruppo Storico Abatellis Branciforti, fiero di fare parte dell’Usars, Unione Siciliana Associazioni Rievocazioni Storiche, ci riserverà per il prossimo anno.