Home Blog Pagina 3069

Comune Agrigento e buoni spesa

0

Conferenza dell’assessore comunale di Agrigento alle Politiche sociali, Marco Vullo, sul Buono spesa – terzo pilastro. In proposito l’intervista all’assessore Vullo è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Droga e violazione norme anti – covid a Canicattì

0

A Canicatti la Polizia ha controllato due trentenni provenienti da un altro Comune del circondario. Insospettiti dalle loro giustificazioni, i due sono stati perquisiti, e addosso a uno dei due sono state scoperte 5 dosi di cocaina. Lui è stato denunciato per detenzione illegale di sostanza stupefacente. Loro sono stati multati perché in spostamento da un Comune ad un altro senza motivo.

Violazione sigilli Scala dei Turchi, condannato palermitano

0

La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha emesso un decreto penale di condanna a 2 mesi di reclusione convertiti in 4.550 euro di multa a carico di Angelo Ippolito, 33 anni, di Collesano, in provincia di Palermo, imputato di avere violato i sigilli posti alla Scala dei Turchi. L’uomo è stato denunciato lo scorso 5 luglio dalla Capitaneria di Porto Empedocle e dalla Polizia.

Droga ad Agrigento, arrestati due nigeriani

0

Ad Agrigento i Carabinieri hanno arrestato in carcere due immigrati dalla Nigeria di 40 e 29 anni. Nell’abitazione dei due, in via 25 aprile, i Carabinieri hanno scoperto 350 grammi di eroina e cocaina in ovuli. Indagini sono in corso al fine di risalire a monte alla fonte di rifornimento della droga.

Ars, fine anno rovente

0

Entro domani l’Assemblea Regionale dovrà approvare l’esercizio provvisorio del bilancio. Polemiche su un altro disegno di legge “omnibus”. I dettagli.

A meno di due giorni dalla conclusione dell’anno 2020 la Sicilia non ha il bilancio di previsione per il 2021 e nemmeno una legge che autorizzi l’esercizio provvisorio. Il relativo disegno di legge è stato approvato dalla giunta Musumeci e poi è stato trasferito a Palazzo dei Normanni dove l’Assemblea Regionale dovrà approvare l’esercizio provvisorio al fotofinish, ovvero entro domani, giovedì 31 dicembre. Si tratta di un esercizio provvisorio per due mesi, gennaio e febbraio, in attesa del giudizio di parifica della Corte dei Conti sul rendiconto 2019 della Regione atteso il 29 gennaio. Nel frattempo a Sala d’Ercole giace il disegno di legge 893/A, battezzato “omnibus”, nel senso che contiene parecchia roba al suo interno, racchiusa tutta in un unico testo. Dunque, una sorta di stralcio, di collegato della Finanziaria. Contro tale disegno di legge “omnibus” tuonano le opposizioni. Il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, lo boccia senza mezzi termini, così: “L’Assemblea Regionale è bloccata perché i gruppi parlamentari di maggioranza ed il governo insistono per la discussione urgente del disegno di legge 893/A che poco o nulla ha a che vedere con la crescita del sistema produttivo regionale. È l’ennesima conferma di come il governo Musumeci abbia perso la bussola sfuggendo persino alle precise prescrizioni costituzionali in materia di contabilità pubblica”. E i deputati del Movimento 5 Stelle rilanciano così: “Dalla logica dei collegati dello scorso anno a quella degli stralci, solo per consentire ad alcuni deputati di piazzare qualche bandierina prima della chiusura dell’anno. Poco o nulla di veramente urgente che andasse approvato con urgenza. Si tratta dell’ennesimo disegno di legge omnibus zeppo di scampoli di fine anno e di norme spot che nulla hanno a che fare con la chiusura del 2020. Gli accordi raggiunti in sede di capigruppo erano ben diversi. Si dovevano fare norme solo per assicurare gli stipendi e quelle a carattere di somma urgenza e invece si è tirato fuori dal cilindro l’ennesimo escamotage per consentire a qualche norma che sta a cuore a qualcuno di imboccare una corsia preferenziale rispetto a tante altre che restano al palo. Non capiamo infatti che urgenza legata alla chiusura dell’anno abbiano norme spot come quella sulle facoltà di assunzione della Regione o sullo svolgimento delle procedure di concorso, solo per fare qualche esempio”.

Regione, approvato il Defr

0

L’Assemblea Regionale ha approvato il Documento di economia e finanza regionale. Stima a meno 8 sul Prodotto interno lordo del 2020.

L’Assemblea regionale ha approvato con ampia maggioranza il Documento di economia e finanza regionale 2021-23 e la relativa nota di aggiornamento. Dai documenti contabili emerge l’attuale condizione socio-economica dell’isola a fronte degli effetti della pandemia covid. La crisi economica ha colpito la Sicilia quando ancora non erano stati superati gli effetti di quella del 2010-2012, rendendo, come si evince dal documento approvato, ancora più pesante il mancato recupero di produttività quando l’Italia e molte regioni, anche del Sud, hanno invece conseguito significativi incrementi tra il 2013 e il 2018. La pandemia da Covid19 e gli effetti economici congiunturali hanno determinato un drammatico aggravamento. Infatti le stime dei dati regionali prevedono una diminuzione del Prodotto interno lordo per il 2020 che si attesta a -8 , mentre per il 2021 si prevede una crescita del 7,6, poi del 4,7 per il 2022 e del 3,3 per il 2023. Si tratta di una crescita molto consistente per il prossimo triennio che tiene conto nelle previsioni delle misure strutturali e straordinarie regionali di sostegno all’economia, ed, in parte, degli investimenti previsti dal Recovery Plan. Per invertire la tendenza sono necessari sostegni finanziari efficienti e tempestivi, proprio per fronteggiare gli effetti più devastanti e paralizzanti della chiusura delle attività e della vita sociale, ma soprattutto investimenti che rimettano in moto l’economia regionale che, altrimenti, corre il rischio di contorcersi in una sindrome depressiva. Ecco perché è essenziale da parte del Governo di Roma il riconoscimento di un rilievo particolare al Sud ed alla Sicilia nel Recovery plan. Il vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao, commenta: “L’economia della Sicilia è oggi appesantita dalla grave crisi economica determinata dalle misure di contrasto alla diffusione del Covid19. Una crisi il cui esito deve poter essere una nuova opportunità di lavoro, di impresa, di innovazione per i siciliani. Questo obiettivo si può raggiungere, ma soltanto con uno sforzo straordinario e corale. Il Governo Musumeci punta alla ricostruzione a partire dalle ingenti risorse convogliate dalla legge di stabilità per il 2020, che in quanto extraregionali necessitano del tempestivo riscontro statale, e dal pieno impiego delle risorse europee. Anche se non va posta in secondo piano la questione delle necessarie misure di riequilibrio e perequazione a tutela del Sud e della Sicilia delle quali i documenti sottolineano carenze e ritardi. E ciò a partire dalla condizione di insularità che, come puntualizzato nel Documento di economia e finanza appena approvato, costa ai siciliani 6,5 miliardi di euro l’anno”.

Concluso il “rimpastino” alla Regione

0
Scilla e Zambuto

Concluso il cosiddetto “rimpastino” nella Giunta regionale. I due assessori di Forza Italia, Edy Bandiera all’Agricoltura e Bernardette Grasso agli Enti locali, sono stati sostituiti rispettivamente dall’ex deputato di Mazara del Vallo, Toni Scilla, e dall’ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. Bernardette Grasso è stata nominata coordinatrice provinciale di Forza Italia a Messina. Con la Grasso fuori dalla giunta, il governo Musumeci ha il fianco scoperto in termini di presenze femminili. Ecco perché si è ipotizzato di sostituire la Grasso con l’ex assessore di Sciacca e coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Maria Antonietta Testone.

Piano d’ambito Ati, salvaguardati i livelli occupazionali

0

L’Ati, l’Assemblea territoriale idrica di Agrigento, ha approvato all’unanimità il nuovo Piano d’ambito, scongiurando il commissariamento e procedendo verso la costituzione di un nuovo ente di gestione del servizio idrico in provincia. Il nuovo Piano d’ambito, così come già annunciato nei giorni scorsi dalla presidente dell’Ati, Francesca Valenti, garantisce la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti dell’ex Girgenti Acque e dell’Hydortecne. Più nel dettaglio si prevede il trasferimento delle stesse risorse umane dalla società privata al nuovo gestore pubblico.

Reati nettamente in calo, in provincia di Agrigento, nel 2020 caratterizzato dal Covid 19

0
Maria Rosa Iraci

Nell’anno del Covid-19, è nettamente in calo il trend dei reati commessi in provincia di Agrigento. Omicidi e furti con un meno 33% rispetto all’anno scorso, rapine addirittura meno 35%, e in calo anche le lesioni personali con meno 12%. Sono cresciute invece le truffe e le frodi informatiche visto che, a causa dei “lockdown”, i cittadini hanno effettuato più acquisti online. Stabili invece i danneggiamenti e gli incendi.

I dati vengono fuori dal bilancio dell’anno 2020, della Questura di Agrigento, divulgati nel corso di un incontro da remoto con la stampa, dal questore Rosa Maria Iraci. “Abbiamo avuto un trend di delitti in ribasso – ha detto il Questore della provincia di Agrigento -. L’indice di delittuosità nazionale e regionale si assesta al 3,67%, noi siamo al di sotto, al 2,93%”. Ad Agrigento e provincia si è percepita una maggiore sicurezza”.

Gli arresti e fermi di Polizia Giudiziaria, nel 2020 in tutto l’Agrigentino, sono stati 478 (erano stati 256 nel 2019), mentre i denunciati sono passati da 1.257, a 1.380. In questi numeri ci sono anche gli arresti e denunce per del fenomeno dell’immigrazione.

In materia di Polizia Anticrimine, entrando nel dettaglio, applicati 60 rimpatri con Fogli di via Obbligatori; 159 gli “avvisi orali” del Questore; 32 le Sorveglianze speciali di Pubblica sicurezza proposte all’Autorità giudiziaria; 2 i sequestri patrimoniali; 1 confisca patrimoniale; 94 Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive); 25 Dacur (divieto di accesso alle aree urbane); 30 ammonimenti orali; 1.030 collocamenti di minori stranieri non accompagnati.  “L’aumento dei Dacur – ha sottolineato il Questore -, è dovuto ai fenomeni del centro storico, di via Pirandello e via Atenea, soprattutto nei fine settimana, le norme ci hanno permesso che venissero applicati questi provvedimenti di esclusiva competenza del questore”.

La sezione Pasi, nel 2020, ha denunciato 4 persone, mentre 10 sono stati i sequestri penali. I controlli agli esercizi pubblici sono passati da 42 nel 2019, a 72 nell’anno che va a concludersi, ed elevate 44 sanzioni amministrative, per un ammontare di 120.767 euro. Emessi 12 provvedimenti di revoca, sospensione licenza di Pubblica sicurezza, e 12 provvedimenti di cessazione e diffida. Rilasciate 168 licenze di polizia, e 468 licenze di porto d’armi. Inoltre 40 sono stati i dinieghi per il rilascio di porto d’armi e 37 i provvedimenti di revoca dei porto d’armi.  Sono state 122 le armi ritirate (soprattutto fucili e pistole in rottamazione, in custodia, e a norma articolo 39 del Tulps). I passaporti rilasciati 2.800.

Nell’ambito del fenomeno migratorio: in aumento gli sbarchi a Lampedusa, passati da 196 nel 2019, a 801 nel 2020; 41 il numero degli sbarchi su costa (18 l’anno passato); il totale dei migranti sbarcati a Lampedusa 19.253 (nel 2019 erano stati 4.930); totale migranti sbarcati sulla costa 1.719 (erano stati 274 l’anno passato); totale migranti sbarcati 20.972 ( l’anno scorso erano stai 5.204).

Tra le principali operazioni di polizia effettuate nel 2020. Primo fra tutti l’operazione in congiunta effettuata da polizia di Stato e Arma dei carabinieri con  l’arresto per usura di due fratelli di Canicattì, e il sequestro di 420 mila euro, indagini. A febbraio l’operazione denominata “Bed & Babies”, contro il favoreggiamento della prostituzione, che ha portato all’arresto di 3 soggetti, tutti componenti di una famiglia di Agrigento. A giugno, c’è stata l’operazione antidroga “Casuzza” con 15 misure cautelari, quasi tutte a Favara. A luglio l’operazione “Torturatori Bangladesh”, con l’arresto di 2 bengalesi, ritenuti responsabili di associazione per delinquere, finalizzata alla gestione in Africa di un illegale centro di prigionia, tratta di essere umani, sequestro di persona a scopo di estorsione, e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (Squadra Mobile di Agrigento e Ragusa e Sco). Sempre a luglio, è stata fatta luce sull’omicidio Azzarello, avvenuto il 22 agosto del 2017, e sono state trovate responsabilità anche per l’omicidio di Enrico Rallo avvenuto nel 2015, entrambi a Palma di Montechiaro. A settembre la squadra Mobile ha risolto il cosiddetto omicidio ‘cold case’ del raffadalese Pasquale Mangione, avvenuto a Raffadali nel dicembre del 2011, con l’arresto di tre soggetti. E sempre a settembre l’operazione “Mosaico”, della Mobile e Sco di Agrigento, che ha permesso di ricostruire omicidi e tentati omicidi sull’asse Favara -Belgio.

Covid 19, in Sicilia in aumento i nuovi positivi

0

In Sicilia, nelle ultime 24 ore, i contagi tornano a salire. Accertati 995 nuovi positivi, a fronte di 8.807 tamponi effettuati. E ci sono stati altri 26 decessi. I dati emergono dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, aggiornato alle 15 di oggi, martedì 29 dicembre.

Questa la suddivisione dei nuovi casi nelle province siciliane: Catania 185, Palermo 225, Messina 287, Ragusa 33, Trapani 105, Siracusa 42, Caltanissetta 57, Agrigento 26, Enna 35.